Oggi è toccato anche a Stefano Andrini dare le dimissioni. Andrini si è prima sospeso, poi dimesso da Amministratore Delegato dell'AMA Ambiente. L'AMA non è una piccola cosa: è l'azienda municipalizzata romana per i "servizi ambientali. Insomma, quella roba che una volta si chiamava "Nettezza Urbana". Con, in più, la gestione dei Cimiteri (ben 11), che hanno sempre rappresentato un buon terreno di caccia per "affari sotterranei". Ricordate le imprese di Armanini, a Milano, all'epoca di Mani Pulite? Si, il Caro Estinto, sotto ogni latitudine, è sempre stato un buon affare... Insomma,
Ma non è questo il problema... il problema è che questo Stefano Andrini, più che vantare esperienze manageriali, poteva vantare un curriculum da naziskin violento di primo piano. Insomma, un violento nazifascista a tutto tonto. Io non chiedo conto ad Andrini di essere stato nominato AD di un'azienda da 6.300 persone (forse la più grande di Roma), ma mi permetto di chiedere conto a chi a capo di questa azienda lo ha messo: tale Gianni Alemanno, Primo Cittadino di Roma, genero di Pino Rauti, 8 mesi di galera per uso disinvolto di bombe molotov, una militanza nel Fronte della Gioventù, ed altre cosette poco commendevoli, come i suoi strani rapporti con tale Callisto Tanzi...
Ma vediamo cosa scrive di Stefano Ardini Indymedia
"...Andrini inizia presto la sua attività politica, in compagnia sempre del gemello Germano. Nella metà degli anni '80, giovanissimi, bazzicano «Fuori dai banchi», un collettivo - e nome di una trasmissione di Radio Onda Rossa - vicino agli studenti dell'Autonomia Operaia. Da lì vengono allontanati, come ricorda un «compagno», «per l'eccessiva violenza e per la loro ambiguità». Dal 1988 i gemelli iniziano a frequentare il neonato movimento skinhead d'estrema destra che va alla riscoperta dei valori nazisti. La polizia nello stesso anno segnala un loro fermo nella cittadina tedesca di Wunsiedel, in occasione di una commemorazione a Rudolf Hess, delfino di Hitler. A Roma frequentano i naziskin di Piazza di Spagna e le aggressioni a migranti e «zecche» diventano routine. Il 10 giugno 1989 esagerano: insieme ad altri aggrediscono fuori dal cinema Capranica, a suon di spranghe di ferro, due ragazzi, Andrea Sesti (che finirà in coma) e Giannunzio Trovato.
Identificati, gli Andrini vengono subito denunciati ma, mentre viene avviata l'inchiesta giudiziaria, riescono a lasciare l'Italia e a recarsi in Svezia. Vengono estradati dopo 3 mesi e condannati a 4 anni e 8 mesi per tentato omicidio e lesioni aggravate. Tra condizionale e sconto di pena, in carcere ci staranno poco tempo. Usciti, la loro condotta non cambia. Si avvicinano prima alla componente skin del Movimento politico, gruppo fondato da Maurizio Boccacci, e poi militano in Alternativa Nazionalpopolare di Stefano Delle Chiaie, la destra elitaria dello «spiritualismo evoliano».
Si vocifera che in questi anni Stefano Andrini abbia anche «visitato» la Croazia per dar man forte ai «nazionalisti» Ustasha. Nel 1994 poi diventa caporedattore del giornale di Stefano Delle Chiaie «Spina nel Fianco», non ripudiando mai lo scontro. Nello stesso anno infatti insieme a Germano attacca a suon di sassi un'iniziativa universitaria dei collettivi di sinistra. I due gemelli vengono denunciati per violenza aggravata e durante la perquisizione della loro abitazione la polizia trova una pistola calibro 22 oltre a varie materiale inneggiante al fascismo. Da quel momento spariscono dal giro politico. D'altra parte si attenua l'attività di tutta l'estrema destra.
Stefano Andrini ricompare nel 2000 al fianco di Mirko Tremaglia, e lavora per lui fino al 2006. È un'"altra persona", ma fino a un certo punto. Il sito degli ultras di destra della Lazio Irriducibili è intestato a suo nome: Stefano è stato membro della polisportiva romana Luditur, che gode della nomea di squadra fascista capitolina. Insomma, in caso venisse eletto ci sarebbe un neofascista in più in Parlamento.
Non ci soddisfano queste notizie, perchè provengono da una fonte notoriamente faziosa come Indymedia? Allora andiamo su Repubblica del 2 settembre 2009 (sempre un giornale fazioso!) che però prende i dati da ciò che la stessa AMA comunica sul suo nuovo AD:
"Quasi 48 ore dopo averlo nominato Ad di Ama Servizi ambientali, la stessa Ama ha finalmente divulgato il curriculum di Stefano Andrini, il 39enne con un imbarazzante passato da estremista di destra che risponderà della raccolta rifiuti in 40 comuni del Lazio. L'eventuale titolo di studio è ignoto, ma è stato amministratore di una ditta sconosciuta (Ikonaut software AB), collaboratore di un paio di sindacati (il patronato dell´Ugl Enas, Fast-Confsal) e di un progetto per Fit-Cisl. (...toh...l'UGL... il sindacatino della Polverini, I suppose... NdR)
Poi, finalmente, «esperto - non si specifica di cosa - della presidenza del Consiglio presso il ministero degli Italiani nel mondo» all´epoca in cui ministro era Mirko Tremaglia, al quale era politicamente legato. A ottobre del 2008, infine, lo ha assunto all´Ama l´AD Franco Panzironi per chiamata diretta, dove pare si sia grandemente distinto.
Poco convincente, per il Pd: «Un´azienda pubblica deve seguire procedure di selezione trasparenti, e il curriculum non indica competenze e professionalità per giustificare un´assunzione diretta», attacca Pino Battaglia. Ma non è l´unico ad avere perplessità.
Anche Andrea Sesti è comprensibilmente amareggiato per la nomina di uno dei condannati a 4 anni e 8 mesi per il suo tentato omicidio: «Ma com´è possibile che Stefano Andrini sia stato scelto per amministrare una delle più importanti aziende municipalizzate di Roma? Quell´uomo mi ha ridotto in fin di vita!». Era il 1989, le sprangate di un gruppo di naziskin davanti al Capranica fracassarono la scatola cranica sua e di un suo amico, due ragazzi di sinistra. Sesti aveva 22 anni; Andrini e il fratello Germano, entrambi condannati per quell´aggressione, ne avevano 18. È passato tanto tempo. Venti anni: «Ho pagato il mio debito con la giustizia e sono stato completamente riabilitato», ha detto Andrini prima di trincerarsi nel silenzio. Andrea Sesti invece parla volentieri: «Sono indignato. Sono irritato, arrabbiato e imbestialito: ha rovinato una parte della mia esistenza e ora si vede premiato con un posto pubblico di altissima responsabilità».
«Quella notte - ricorda - ci sono saltati addosso a sangue freddo, e uno di loro mi ha colpito da dietro con una spranga di ferro. Andrini era lì, ha picchiato ed è stato condannato. L´ultima immagine che ho di lui è in mezzo a quella rissa. Non mi ha mai chiesto scusa, non ha mai fatto un gesto di pentimento per me e quell´altro ragazzo, anche se ci avevano quasi uccisi: anzi, è fuggito all´estero. La sua nomina è scandalosa, e deve essere ritirata; è assurdo che un personaggio del genere possa ottenere un simile prestigioso incarico pubblico». I fratelli Amilcare e Mario se lo ricordano ancora «col cranio fracassato da un tubo Innocenti. Ha subito due operazioni, ha trascorso un anno senza riuscire a parlare, e ancora oggi deve assumere farmaci per gli effetti di quell´aggressione. Lo hanno aggredito con una ferocia spaventosa, ma tutto questo sembra costituire un titolo».
L´Ama ribadisce che la nomina «è dovuta esclusivamente alle qualità professionali evidenziate dalla sua assunzione in azienda, e al suo precedente curriculum lavorativo» (02 settembre 2009).
Bene, visto che l'AMA parla delle qualità professionali di costui, e noi non siamo riusciti a ricostruire neanche se abbia completato la scuola dell'obbligo, dove, in che anno, cosa abbia fatto dopo (oltre che il galoppino dell'UGL); visto che oggi si è dovuto dimettere, colto con le mani nel vasetto della marmellata della più grande truffa italiana, e dei suoi oscuri rapporti con l'oscuro senatore Nicola Di Girolamo, del Popolino della Libertà, l'AMA faccia uno sforzo: ci produca un decente, documentato e verificabile curriculum vitae del signor (si fa per dire) Stefano Andrini all'epoca della sua assunzione. Lo chiediamo noi, ma dovrebbero unirsi a noi i tanti ragazzotti fascisti romani che hanno votato Alemanno. Gli chiedano conto. Chiedano ad Alemanno (che totalmente digiuno del ramo non è) come si faccia per transitare direttamente dalla professione di picchiatore fascista a quella, più rispettabile e remunerativa, di AD di una delle maggiori aziende romane. Dal tubo Innocenti alla 24 ore in un battibaleno.
Un imbarazzato Alemanno, che l'anno scorso ha prima negato, indignato, che questo tizio stesse per diventare AD dell'AMA, e poi, a cose non più negabili, ha provato a dare la colpa all'AD della holding, Panzironi, dimentica di dire che Panzironi è uomo suo (di Alemanno); che ha sempre ossequiosamente fatto solo ciò che Alemanno gli ha chiesto e/o permesso. Quindi Alemanno abbia la dignità di assumersi le sue responsabilità, senza nascondersi sotto le gonne di Panzironi.
Cosa si imputa ad Andrini? robetta: Andrini avrebbe aiutato il senatore Pdl Di Girolamo nell'acquisizione di una falsa residenza all'estero (senza la quale Di Girolamo non avrebbe potuto candidarsi nella circoscrizione "Estero", ed essere eletto con le schede farlocche gentilmente fornite dalla 'ndrangheta. Nel settembre scorso l'opposizione aveva già chiesto la rimozione dell'ex "squadrista" Andrini, difeso strenuamente da Alemanno.
Stefano Andrini, che è notoriamente uno statista (come Alemanno, d'altronde), dichiara: "...ho deciso di autosospendermi dal ruolo di Amministratore Delegato di Ama-Servizi Ambientali per senso di responsabilità istituzionale nei confronti dell'azienda e del Comune di Roma, e per evitare che la mia vicenda venga strumentalizzata per motivi politici. Intendo ribadire, tuttavia, la mia totale estraneità alla vicenda Di Girolamo..."
In serata arriva anche l'annuncio della sostituzione lampo. Per giovedì - si legge in una nota dell'Ama - è stato convocato il cda di Ama Servizi Ambientali, che provvederà a nominare "il nuovo amministratore delegato nella persona di Giovanni Fiscon, attuale direttore delle operazioni di Ama Spa".
Nel settembre scorso, il sindaco Alemanno aveva difeso strenuamente Andrini, mantenendolo nel suo ruolo di amministratore delegato dell’azienda municipalizzata, contro quanti gli sbattevano in faccia il suo passato di attivista di estrema destra. “Ha pagato il suo debito”, era stata la difesa del sindaco (...si, Alemanno, FORSE ha pagato il suo debito, ma qualche mese di carcere non è sufficiente, come curriculum, per diventare AD di qualcosa... NdR)
Ma torniamo all'oggi. Secondo quanto affermato dai magistrati della procura di Roma nell'ordinanza che ha portato ieri all'arresto di Gennaro Mokbel ed altre 55 persone, Andrini "quale istigatore" e Di Girolamo quale "esecutore materiale", hanno fatto sì che un numero rilevante di elettori esprimessero la loro preferenza per un candidato che, non avendone i requisiti, non poteva essere eletto e di conseguenza esercitare il mandato elettorale.
Dopo gli arresti e le prime rivelazioni sull'inchiesta, interrogativi li solleva Luisa Laurelli, presidente della commissione Sicurezza della Regione Lazio. "E' davvero allarmante sapere che il senatore Di Girolamo, accusato di essere entrato in Parlamento con i voti della 'ndrangheta, abbia avuto contatti e aiuti anche da esponenti dell'estrema destra romana, fra cui quello Stefano Andrini che il sindaco Alemanno ha nominato amministratore delegato di Ama Servizi. Sapere che questi personaggi, anziché scomparsi dalla politica e dalle istituzioni, hanno ancora così tanta rilevanza e influenza nella gestione della cosa pubblica è preoccupante e deve spingerci a fare qualcosa di concreto. [...]
(Fonti: AdnKronos, ANSA, Indymedia, Wikipedia, Repubblica)
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