Ormai la foto di quest'uomo non ha nulla di umano. Sembra fatta attraverso uno di quei pessimi programmini che creano orribili avatar fatti col pongo ad uso dei social networks. E degli imbecilli. Tafanus
(da Repubblica.it)
"...dolore per non aver evitato la morte di Eluana...". Silvio Berlusconi rilancia la polemica ad un anno dalla morte della Englaro. Parole in sintonia con il duro editoriale dell'Avvenire che definisce "innaturale e terribile anche solo pensare di lasciare andare alla deriva una persona totalmente disabile". Ma Beppino Englaro, padre della ragazza, non ci sta, e con lui c'è l'opposizione, che accusa il premier e il centrodestra di "vergognosa strumentalizzazione". In disaccordo con il premier anche il presidente della Camera Gianfranco Fini, che afferma: "Avrei sperato che tutti tacessero, che nell'anniversario della morte di Eluana non venisse strumentalizzata la vicenda...". E ancora: "Sarebbe bene che la memoria di Eluana fosse lasciata vivere nel ricordo intimo di quanti l'hanno amata e accudita per tanti anni e a cui lei ora manca come a nessun altro: la sua mamma e il suo papà".
Berlusconi, nel suo messaggio, non si rivolge al padre della ragazza (che oggi aveva affidato le sue riflessioni a Repubblica), ma alle suore misericordine della clinica Beato Luigi Talamoni, dove Eluana restò ricoverata per 14 anni. Per loro ha parole di ringraziamento per l'impegno costante a favore di chi soffre: "Vorrei soprattutto ringraziare tutte voi per la discreta e tenace testimonianza di bene e di amore che avete dato in questi anni i gesti di cura che avete avuto per Eluana e per tutte le persone che assistete lontano dai riflettori e dal clamore".
Le parole di Berlusconi non piacciono al Pd. "Quelle di Berlusconi sono parole avvilenti" dice Ignazio Marino. "La capacità di Berlusconi di sfruttare ogni vicenda per guadagnare visibilità e credito non conosce limiti, riesce sempre a superarsi. La disinvoltura dimostrata oggi nel riaprire la ferita del caso di Eluana atterrisce per brutalità" insiste il deputato Sandro Gozi. Mentre Farefuturo, la fondazione presieduta da Gianfranco Fini, in un articolo di Benedetto Della Vedova pubblicato da Ffwebmagazine, prende le distanze dal premier: "Forse sarebbe bene che la memoria di Eluana fosse lasciata vivere nel ricordo intimo di quanti l'hanno amata e accudita per tanti anni e a cui lei ora manca come a nessun altro: la sua mamma e il suo papà. Forse questo, però, non è (ancora) possibile" (...che morbidone, il Benedetto, ex pasdaran della libertà di scelta sul fine vita, ora che deve contraddire il suo nuono donatore di lavoro... NdR)
''E' davvero triste, ad un anno di distanza, assistere ad una nuova prova di strumentalizzazione politica della morte di Eluana Englaro. - commenta il vicepresidente della Camera dei Deputati, Rosy Bindi - Non c'è nulla di laico e tanto meno di amorevole nel modo in cui si è comportato il governo. Allora, un atteggiamento rispettoso e laico avrebbe consigliato di non aprire conflitti istituzionali con la magistratura e il presidente della Repubblica; e di non demonizzare fino alla denigrazione la scelta della famiglia di Eluana. E oggi consiglierebbe il silenzio e la meditazione''. "Le parole di Berlusconi su Eluana Englaro indignano e dimostrano la volontà di strumentalizzare anche i temi della vita e della morte per farne spot elettorali", afferma in una nota il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi [...]
La reazione di Beppino Englaro
"...se il presidente avesse accettato l'invito e fosse venuto a vedere Eluana, forse non avrebbe scritto le cose che ha scritto oggi...". A dirlo è il padre di Eluana, Beppino Englaro, che ricorda di "aver invitato il presidente Berlusconi a venire a rendersi conto della situazione e di cosa significa stato vegetativo permanente". "Non avrebbe scritto quella lettera alle suore misericordine [...]
Englaro ha sottolineato di "non essere pentito di niente nella maniera più assoluta" e di aver sempre tutelato la volontà "più volte espressa" dalla figlia. "In casa abbiamo approfondito decine di volte i temi della vita, della morte e della libertà - ha aggiunto -, noi abbiamo scontato in tutti questi anni la mancanza di un approfondimento nella società". A chi poi gli chiedeva perché non avesse mai voluto diffondere le foto di Eluana pochi mesi prima della morte, Englaro ha spiegato che "anche su questo ho rispettato assolutamente le indicazioni di Eluana che era rimasta turbata dalla vista di persone in quelle condizioni e che non avrebbe mai voluto essere vista così".
"Però fare le foto era comunque necessario, come una forma di cautela perché in quel momento, visto che il presidente Berlusconi si rifiutava di venire a vedere le condizioni di Eluana, volevamo avere anche questa arma se la legge ad hoc per il suo caso fosse stata approvata" [...]
Le affermazioni delle suore. Englaro interviene anche le dichiarazioni rilasciate da suor Albina Corti oggi sul quotidiano Avvenire, secondo la quale Eluana aveva una reazione impercettibile quando veniva chiamata per nome. "Chi ha assistito Eluana è suor Rosangela non suora Albina, e lei ha sempre detto che questo non si è mai verificato. Gliel'ho chiesto più volte - ha ribadito il padre Beppino - e Rosangela si era già espressa su questo punto".
Sulla legge in commissione alla Camera. "L'impostazione della legge sul fine vita in commissione alla Camera va del tutto rivista" afferma Beppino commentando le dichiarazioni di stamani del ministro del Welfare Maurizio Sacconi. "Nell'imporre idratazione e alimentazione forzata, si è di fronte ad un autoritarismo da Stato etico, perchè non si rispettano i diritti fondamentali sanciti dalla Corte di Cassazione"."E adesso parlo per me, non per Eluana: che non si sognino di tenermi in vita così".
Beppino Englaro dice poi di non temere che la legge venga approvata: "Non hanno i numeri per farlo, e devono fare i conti con un'opinione pubblica informata, che è la vera Corte suprema" [...]
Repubblica.it)
Il dolore a senso unico
Vita e morte, per Berlusconi, continuano a ad essere questioni troppo semplici. E il Cavaliere, un anno dopo la morte biologica di Eluana Englaro, insiste nel voler vedere – intenzionalmente o no – solo metà della questione. Basta leggere il messaggio che ha inviato alle suore che hanno avuto cura della donna per anni.
Che si schieri politicamente con i fan della vita a tutti i costi non è una novità. Lo fece anche allora. La posizione è discutibile, eppure legittima. Ma che Berlusconi non abbia la sensibilità di rivolgere il pensiero anche al dramma di un padre, è segno di una incomprensione di fondo. Non solo della rilevanza di un tema come questo, ma anche del sentimento diffuso degli italiani. Sul messaggio unidirezionale del premier si levano già le prime critiche. Ha perso una occasione per tacere, si dice.
Può darsi. Ma se proprio doveva dire, allora doveva dire meglio e di più. E stavolta la politica c’entra poco. E’ questione di spessore umano. Il dolore a senso unico non si addice a chi dice di voler essere il presidente del Consiglio di tutti gli italiani.
Tutti, meno Beppino Englaro.
[dal blog di Bracconi]
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