Non si può ignorare a lungo uno statista che, se lo avessero lasciato candidare alla segreteria del PD, sarebbe stato eletto con l’80% dei voti (parola di alcuni inossidabili grillisti di nostra conoscenza). Non adesso… non nel momento in cui mancano poche settimane alla prova del fuoco del “Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo”.
Un Grillo stranamente molto taciturno, quasi depresso. Fuori dal “movimentismo in viola”, separato in casa da Di Pietro, abbandonato da Pancho Pardi, praticamente ormai ignorato da Flores d’Arcais e da Micromega, questo attor giovine sembra aver iniziato la triste “uscita dalla comune”.
Prendiamo il blog, il fiore all’occhiello del grillismo: nella settimana corrente, in pieno fermento pre-elettorale, ha raccolto 8.836 commenti. Tantissimi, ma pur sempre un crollo del 53% rispetto ai 18.635 commenti della settimana omologa del 2008. E poi quegli orrendi dati provenienti [dal sito blogbabel.com], il “misuratore” che fino a qualche mese fa lo dava al primo posto in Italia, e che adesso lo fa scivolare ad un misero quinto posto… Un affronto, per Grillo: preceduto non solo da “Il Fatto” (e questo ci può anche stare), ma anche da Alessandro Gilioli (Piovono Rane), da Luca Sofri (Wittgenstein), e persino da Metilparaben, un blog specializzato nella produzione e diffusione di “generatori automatici” di tutto: discorsi di Feltri, poesie di Bondi, rettifiche di Berlusconi…
Ma i segni inequivocabili della tragedia in atto, generatrice di stati depressivi, la si può misurare dal grandissimo successo del “Movimento 5 Stelle”. Nonostante gli sforzi profusi, a liste chiuse, constatiamo che ha raccattato qualche improbabile candidato alle regionali in 5 regioni, e qualche candidato alle comunali in ben nove grandi o grandissimi comuni italiani: Venezia, Faenza, Voghera, Laives, Matera, Grottaferrata, Albano Laziale, Pomigliano d’Arco, Albano Laziale.
Per la serie “nemo propheta in Patria", non ha raccattato un solo candidato (né per la Regione, né per le comunali) nella sua Liguria. Come recitava quella campagna di prevenzione dell’AIDS? “…se lo conosci, lo eviti…”
Ma la cosa più interessante è quando si cerca di capire chi siano questi personaggi politici a 5 Stelle che salveranno senz’altro l’Italia e, tempo permettendo, salveranno anche il mondo. La cartina che trovate sul sito di Beppe Grillo, alla sezione “MoVimento”, permette di cliccare sulle regioni e sui comuni, e trovare i candidati alle regionali e alle comunali. Ciccando sui candidati si trova ovviamente il nome, e si dovrebbero trovare le indicazioni su professione, scolarità, posts scritti, commenti ricevuti, persone che seguono i loro siti…
Ebbene, risparmiatemi la fatica: sui siti del “Movimento 5 Stelle” dei singoli candidati c’è solo, tipicamente, nel 90% dei casi, il nome e il cognome. Il sito tipico non ci dice se il candidato è laureato con master ad Oxford o “autocertificato terza media”; niente sul mestiere, sull’età, sull’esperienza; nessun post scritto, nessun commento ricevuto, non “segue” nessun sito”, e non è a sua volta seguito da nessuno. Insomma, aprendo queste pagine, si sente il sibilo del sottovuoto spinto: lo stesso che si sente aprendo il pacchetto del Caffè Suerte.
Capire a cosa serva questo ambaradan, e capire se davvero Grillo pensa di poter pomposamente definire “a 5 stelle” una minchiata solenne come questa, è opera improba. Capire perché qualcuno dovrebbe entrare in una “gabbina” e mettere una crocetta sul nome di un tizio di cui l’unica cosa nota è il nome e il cognome, è addirittura una “mission impossibile”. Auguri, Grillo. Non deluderci. Cambia subito l’Italia, e poi dedicati al resto del mondo.
Tafanus
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