Conosci un giovane uomo durante una bellissima vacanza a Roatan, nei Caraibi honduregni. Condividi con lui ed altri amici le cene, il mare, le feste, le sbronze... Poi, la vita te lo fa perdere di vista. Finchè, qualche settimana fa, me lo ritrovo di fronte, vitale più che mai, in una trasmissione di Licia Colò, intento a dare da mangiare a degli squali, senza alcuna protezione. Poi, pochi minuti fa, un comune amico mi manda un link, e questo link mi porta ad un articolo del "Mattino" di Napoli, che non promette niente di buono...
"Maurizio Mirabella, istruttore napoletano di diving, scomparso in Honduras" - Maurilio si è trasferito in Honduras da 15 anni per lavoro. È già sfuggito a un tentativo di omicidio. Interessata anche la Farnesina.
NAPOLI (21 marzo) - Il telefono ha squillato invano per giorni. Poi il silenzio. Maurilio Mirabella, 47 anni, da quindici trapiantato in Honduras dove si dedica alle immersioni subacquee, è scomparso nel nulla. Un giallo che fa temere il peggio e che ha indotto i suoi parenti, che vivono a Montesanto, quartiere di Napoli, a presentare una circostanziata denuncia in questura e un’istanza alla Farnesina.
E domani (oggi, per chi legge. NdR) saranno alla trasmissione «Chi l’ha visto?» per denunciare la misteriosa scomparsa. Di Maurilio - la cui «specialità» che lo ha reso famoso nel mondo è il bagno con gli squali, tant’è che gli sono state dedicate numerose trasmissioni televisive, a cominciare da «Alle falde del Kilimangiaro» - si sono perse le tracce martedì della scorsa settimana.
La sua ex moglie, dalla quale l’istruttore di diving ha avuto due figli e con la quale fino alla scorsa settimana divideva ancora la casa, sull’isola di Roatan, ha dichiarato alle forze di polizia locali di non avere idea di dove l’uomo possa essersi cacciato. Senza fornire però alcun elemento utile alle poco meticolose indagini che, a dire dei parenti del sub, le forze di polizia honduregne starebbero facendo.
Notissimo negli ambienti degli appassionati del diving, Maurilio, negli ultimi tempi, secondo suo fratello, avrebbe avuto rapporti molto tesi nell’ambiente lavorativo.
E, recentemente, sarebbe scampato a un tentativo di omicidio commissionato a due sicari che non avrebbero però saputo portare a segno il progetto di morte. Questa circostanza, riportata nella denuncia presentata in questura, era stata riferita al telefono dallo stesso Maurilio ai suoi parenti.
Con Maurilio sarebbe scomparso anche tale Luca, giovane calabrese, che condivideva con l’istruttore subacqueo l’amore per il mare e la musica.
Lo sport a cui si dedicava, in particolare, Maurilio Mirabella è lo «shark feeding» che vede protagonisti i sub alle prese con pericolosissimi squali toro o squali tigre. In particolare i sub si sistemano all’interno di una gabbia ed osservano gli squali che si cibano dalle mani dell’istruttore.
Maurilio non usava gabbie o protezioni. E questo faceva vivere ai turisti che ricorrevano alle sue ”lezioni” nel mare che circonda l’isola dei pirati (così viene chiamata Roatan che si trova di fronte all’«isola dei famosi») esperienze indimenticabili. Ma ritorniamo al giallo denunciato dai parenti del Mirabella. Racconta la sorella Cinzia: «Al centro diving ogni cosa è stata trovata al suo posto: il computer, la muta, le bombole». E questo ha fatto escludere immediatamente l’ipotesi che l’istruttore napoletano possa essere rimasto vittima di una disgrazia in mare.
La denuncia, come detto, è stata presentata dai fratelli dello scomparso direttamente in questura. Dal palazzo di via Medina è partita poi la segnalazione alla Farnesina. «Siamo in attesa di notizie dall’ambasciata italiana in Honduras. Finora, però, le nostre richieste non hanno avuto risposta. Temiamo che a nostro fratello possa essere accaduto qualcosa di terribile. Non aveva mai, in passato fatto una cosa del genere, ovvero scomparire senza alcun motivo» dichiara Cinzia.
«L’ultima volta che è stato avvistato, il Mirabella era su un suv grigio metallizzato insieme a uno sconosciuto e al suo amico Luca» dice Eduardo Capuano, amico d’infanzia di Maurilio che non più di un mese fa era stato in vacanza sull’isola dei pirati.
[Il Mattino - Napoli]
Io, invece, voglio continuare ad essere ottimista, anche se sono trascorsi ormai sette giorni dalla sua scomparsa. Maurilio ha avuto per un certo arco di tempo, a Roatan, rapporti di lavoro con mio nipote Gaetano (il papà di Mae, la piccola nuotatrice "abbronzata" di cui ho spesso raccontato, con orgoglio, le imprese natatorie). Poi aveva intrapreso questa attività, spinto forse dalla sua immensa passione per tutto ciò che sapeva di natura e di mare. Aveva iniziato mia figlia Marianna al rafting, e molti di noi a fare il bagno coi delfini. Amava troppo la vita, e quindi non può sparire così. Maurilio, ti aspettiamo.
P.S.: I know from the "geolocation statistics of my counter that many visitors of the "Tafanus" blog come from the USA, and that a great part come from the SE of the country (Miami, Houston, Dallas, New Orleans). Many italians living in Roatan go very often in those cities, for their major shoppings. Should some reader of "Tafanus" handle a blog, kindly publish a picture of Maurilio, and a short notice. Many thanks in advance. Tafanus
"Maurizio Mirabella, istruttore napoletano di diving, scomparso in Honduras" - Maurilio si è trasferito in Honduras da 15 anni per lavoro. È già sfuggito a un tentativo di omicidio. Interessata anche la Farnesina.
NAPOLI (21 marzo) - Il telefono ha squillato invano per giorni. Poi il silenzio. Maurilio Mirabella, 47 anni, da quindici trapiantato in Honduras dove si dedica alle immersioni subacquee, è scomparso nel nulla. Un giallo che fa temere il peggio e che ha indotto i suoi parenti, che vivono a Montesanto, quartiere di Napoli, a presentare una circostanziata denuncia in questura e un’istanza alla Farnesina.
E domani (oggi, per chi legge. NdR) saranno alla trasmissione «Chi l’ha visto?» per denunciare la misteriosa scomparsa. Di Maurilio - la cui «specialità» che lo ha reso famoso nel mondo è il bagno con gli squali, tant’è che gli sono state dedicate numerose trasmissioni televisive, a cominciare da «Alle falde del Kilimangiaro» - si sono perse le tracce martedì della scorsa settimana.
La sua ex moglie, dalla quale l’istruttore di diving ha avuto due figli e con la quale fino alla scorsa settimana divideva ancora la casa, sull’isola di Roatan, ha dichiarato alle forze di polizia locali di non avere idea di dove l’uomo possa essersi cacciato. Senza fornire però alcun elemento utile alle poco meticolose indagini che, a dire dei parenti del sub, le forze di polizia honduregne starebbero facendo.
Notissimo negli ambienti degli appassionati del diving, Maurilio, negli ultimi tempi, secondo suo fratello, avrebbe avuto rapporti molto tesi nell’ambiente lavorativo.
E, recentemente, sarebbe scampato a un tentativo di omicidio commissionato a due sicari che non avrebbero però saputo portare a segno il progetto di morte. Questa circostanza, riportata nella denuncia presentata in questura, era stata riferita al telefono dallo stesso Maurilio ai suoi parenti.
Con Maurilio sarebbe scomparso anche tale Luca, giovane calabrese, che condivideva con l’istruttore subacqueo l’amore per il mare e la musica.
Lo sport a cui si dedicava, in particolare, Maurilio Mirabella è lo «shark feeding» che vede protagonisti i sub alle prese con pericolosissimi squali toro o squali tigre. In particolare i sub si sistemano all’interno di una gabbia ed osservano gli squali che si cibano dalle mani dell’istruttore.
Maurilio non usava gabbie o protezioni. E questo faceva vivere ai turisti che ricorrevano alle sue ”lezioni” nel mare che circonda l’isola dei pirati (così viene chiamata Roatan che si trova di fronte all’«isola dei famosi») esperienze indimenticabili. Ma ritorniamo al giallo denunciato dai parenti del Mirabella. Racconta la sorella Cinzia: «Al centro diving ogni cosa è stata trovata al suo posto: il computer, la muta, le bombole». E questo ha fatto escludere immediatamente l’ipotesi che l’istruttore napoletano possa essere rimasto vittima di una disgrazia in mare.
La denuncia, come detto, è stata presentata dai fratelli dello scomparso direttamente in questura. Dal palazzo di via Medina è partita poi la segnalazione alla Farnesina. «Siamo in attesa di notizie dall’ambasciata italiana in Honduras. Finora, però, le nostre richieste non hanno avuto risposta. Temiamo che a nostro fratello possa essere accaduto qualcosa di terribile. Non aveva mai, in passato fatto una cosa del genere, ovvero scomparire senza alcun motivo» dichiara Cinzia.
«L’ultima volta che è stato avvistato, il Mirabella era su un suv grigio metallizzato insieme a uno sconosciuto e al suo amico Luca» dice Eduardo Capuano, amico d’infanzia di Maurilio che non più di un mese fa era stato in vacanza sull’isola dei pirati.
[Il Mattino - Napoli]
Io, invece, voglio continuare ad essere ottimista, anche se sono trascorsi ormai sette giorni dalla sua scomparsa. Maurilio ha avuto per un certo arco di tempo, a Roatan, rapporti di lavoro con mio nipote Gaetano (il papà di Mae, la piccola nuotatrice "abbronzata" di cui ho spesso raccontato, con orgoglio, le imprese natatorie). Poi aveva intrapreso questa attività, spinto forse dalla sua immensa passione per tutto ciò che sapeva di natura e di mare. Aveva iniziato mia figlia Marianna al rafting, e molti di noi a fare il bagno coi delfini. Amava troppo la vita, e quindi non può sparire così. Maurilio, ti aspettiamo.
P.S.: I know from the "geolocation statistics of my counter that many visitors of the "Tafanus" blog come from the USA, and that a great part come from the SE of the country (Miami, Houston, Dallas, New Orleans). Many italians living in Roatan go very often in those cities, for their major shoppings. Should some reader of "Tafanus" handle a blog, kindly publish a picture of Maurilio, and a short notice. Many thanks in advance. Tafanus
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