Abbiamo predisposto un file excel per seguire i risultati elettorali "in progress", e raffrontarli coi precedenti risultati. Il file è costituito da tre fogli:
- Foglio 1: Regionali
- Foglio 2: Provinciali
- Foglio 3: Comunali
Il file sarà aggiornato approssimativamente ogni ora. Il file può essere aperto cliccando sulla icona sottostante del foglio excel:
Il foglio di excel prelevato dal Tafanus è un file di sola lettura. Se volete modificarlo e usarlo, dovete "Salvare con nome", salvandolo in una cartella come, ad esempio "documenti", e modificando il nome del file (ad esempio Elezioni2010Mio)
____________________________________________________________________________Da questo momento i fogli excel saranno aggiornati tenendo conto solo dei "voti di pietra", e cioè delle schede scrutinate. Infatti nelle regioni dove il punteggio è "very close", le proiezioni non servono a nulla, avendo ancora, col 50% dei coti scrutinati, una forchetta del +/- 1,5 punti, quindi di tre punti.
Inoltre inizieremo a fare una valutazione di confronto anche con le politiche del 2008.
Inoltre inizieremo a fare una valutazione di confronto anche con le politiche del 2008.
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Iniziano ad arrivare i primi dati parziali, non privi di interesse, sull'andamento dei partiti rispetto alle politiche del 2008.
Il PdL è al 26,9%, il PD è al 25,6 senza l'IdV, senza la Bonino, e senza Rutelli % C. Anche così il PD, dato per defunto, è ad un punto circa dall'armata del PdL (FI + AN + sei TV).
L'IdV canta vittoria. Di Pietro paragona il suo attuale 5,3% con l'1,4% delle regionali del 2005. Dimentica di dire che nel 2008, quando si è avvalso del passaggio sul taxi del PD, era al 7,1%. In altri termini, in due anni l'IdV ha perso il 25% dei propri elettori. Lo diciamo da mesi.
L'UdC passa dal 5,7 al 5,3: la politica dei due forni non paga.
Iniziano ad arrivare i primi dati parziali, non privi di interesse, sull'andamento dei partiti rispetto alle politiche del 2008.
Il PdL è al 26,9%, il PD è al 25,6 senza l'IdV, senza la Bonino, e senza Rutelli % C. Anche così il PD, dato per defunto, è ad un punto circa dall'armata del PdL (FI + AN + sei TV).
L'IdV canta vittoria. Di Pietro paragona il suo attuale 5,3% con l'1,4% delle regionali del 2005. Dimentica di dire che nel 2008, quando si è avvalso del passaggio sul taxi del PD, era al 7,1%. In altri termini, in due anni l'IdV ha perso il 25% dei propri elettori. Lo diciamo da mesi.
L'UdC passa dal 5,7 al 5,3: la politica dei due forni non paga.
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