Era evidente anche ai sassi che si parlava dell'avatar che pretende di guidare in pieno anonimato il c.d. "Popolo Viola", e che il nostro interesse per eventuali santi precari nati dieci anni prima per lottare contro il precariato, sotto varie forme e sigle, spesso disaggregate, non ci fregasse nulla. ATTENZIONE! qualche bello spirito mi ha rimproverato: "ma allora dei precari non ti frega un cazzo!"... A questi geni ho spiegato che mi frega moltissimo, non solo per avere due figlie "precarie adulte", ma perché da ANNI indico nel precariato il principale freno ai consumi, e quindi allo sviluppo duraturo dell'economia. Ma non c'è peggior sordo di chi non viole sentire.
Il mio articolo ha suscitato il risveglio di millanta persone che su San Precario ne sapevano una più del diavolo, e mille più di me. Quasi tutti commenti di distinguo, quasi tutti a menarla col San Precario di mille anni fa (quello del precariato). Tantissimi commenti di distinguo, da parte di commentatori fra i quali si è distinto, per livore e incapacità di capire quale fosse il problema del quale si discuteva ("Il Popolo Viola"), un tale giovanni. Non li riprodurrò: chi è interessato alle loro tesi, non deve fare altro che andare al link del post, citato sopra, e leggerseli.
Dunque, alcuni hanno stigmatizzato. Altri - guarda caso quelli più addentro ai fatti (il giornalista Marco Ottanelli, alcuni responsabili d'area del "Popolo Viola" come Susanna Ambivero e la dottoressa Emanuela Moroni), hanno "apprezzato", e in alcuni casi hanno MOLTO apprezzato. Gianfranco Mascia, al quale ho inviato un commento col preannuncio dell'uscita dell'articolo e col relativo link, non ha mai commentato o risposto, né per confermare, né per negare. Anzi, ha fatto di meglio. Ha bannato il mio commento, affinchè i 2/300 lettori del suo blog continuassero a credere nel santino anonimo, e nel suo carisma.
Però, come spesso accade, il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi. E poichè per uno strano caso ciò che viene pubblicato sul nostro blog spesso arriva dove è bene che arrivi, ieri mi risponde (e gliene sono grato) San Precario in persona. O meglio: Laura Romano, colei che io avevo già citato come la registrant del sito http://www.sanprecario.info in un mio commento al post indicato (commento del 23 febbraio, ore 13,56). Trascrivo la lettera di San Precario - Laura Romano per intero, depurandola solo da alcuni dati sensibili (indirizzi, eccetera)...
SAN PRECARIO MI SCRIVE
Ciao Tafanus,
mi è stato segnalato il tuo post in cui si fa il mio nome rispetto al dominio sanprecario.info intestato a mio nome. Ti confermo che l'ho registrato io, insieme al dominio chainworkers.org. Io sono tra le fondatrici di Chainworkers, il collettivo che ha co-creato sia la Mayday Parade (euromayday.org) del precariato del primo maggio dal 2001, sia la figura di San Precario nel 2004 (insieme alla rete italiana precog ) e Serpica Naro nel 2005.
Il santino l'ho disegnato io personalmente, prendendo spunto da un lavoro di un artista canadese, come puoi vedere cliccando su credits, nella home page di SanPrecario.info (che è rilasciato sotto licenza creative commons).
Questo è il nostro [Canale Video]
Da qualche mese il sito chainworkers è fermo perchè la nostra attività ha coinvolto più soggetti e abbiamo deciso di allargare la nostra piattaforma online spostandoci su [precaria.org], e utilizzando anche [facebook] e twitter per la campagna sul Welfare.
Da quando abbiamo creato il santo, la sua figura è stata usata in tutta italia, ma anche all'estero e in più di un azione, e spesso senza che ci venisse comunicato direttamente. E la stessa cosa ha fatto Mascia per lanciare tutto ciò che sta intorno al popolo viola
Personalmente da un po' di tempo sto lavorando spesso all'estero quindi non sto seguendo direttamente l'attività che si muove intorno a san precario ma di sicuro puoi avere più informazioni scrivendo a... (segue indirizzo e-mail)
Scrivo qui perchè non ho tempo di seguire tutti i commenti del tuo blog e di interagire con troppe persone. Spero che queste informazioni ti siano utili per gestire una discussione un po' più collegata alla storia dei movimenti sociali in italia.
Ciao
Laura Romano
___________________________________________________________________________
ps1: grazie per mantenere il mio indirizzo mail riservato.
ps2. qui altra bibliografia che parla di noi:
Accornero, A. 2006. San Precario lavora per noi: gli impieghi
temporanei in Italia. Rizzoli.
De Sario, B. 2007. “Precari su Marte: an experiment in activism
against precarity.” Feminist Review 87:21-39.
Foti, A. 2004. “Mayday Mayday: Euro flex workers time to get a move
on.” Greenpepper Magazine 2:21-27.
Gattolin, A. 2006. “Serpica Naro.” Revue Multitudes 25:187-192.
Gill, R., and A. Pratt. 2008. “In the Social Factory?: Immaterial
Labour, Precariousness and Cultural Work.” Theory, Culture & Society
25:1.
Haug, C., R. Maier, and B. Schröder. n.d. “Gesellschaft im
Wandel–Kämpfe im Wandel.” Kampf um Teilhabe Akteure–Orte–Strategien 7.
Kane, P. 2006. “The power of play.” Soundings 33:44-56.
Martucci, C., E. Onori, and F. Pozzi. n.d. “a snapshot of
precariousness: voices, perspectives, dialogues.” Feminist Review -
Palgrave Macmillan Volume 87:104-112(9).
Mattoni, A. n.d. “Serpica Naro and the Others. The Media Sociali
Experience in Italian Struggles Against Precarity.”
http://epress.lib.uts.edu.au/ojs/index.php/portal/article/download/706/920.
Mattoni, A., and N. Doerr. 2007. “images within the precarity movement
in Italy.” Feminist Review 87:130-135.
MONKEyS, G., and M. Pasquinelli. n.d. “WARPORN! WARPUNK! AUTONOMOUS
VIDEOPOIESIS IN WARTIME.” A NETPORN STUDIES READER 149.
i Morell, A. M. F., J. F. Rivas, A. Mattoni, and R. Marchetti. n.d.
“MayDay parade. Movilizaciones juveniles contra la precariedad
laboral.” Movilización social y creatividad política de la juventud
75.
Mudu, P. 2009. “Dove è la Moltitudine di Hardt e Negri? Reti Reali in
Spazi Aperti.” ACME: An International E-Journal for Critical
Geographies 8:176-210.
Rossi, U. n.d. “Le lotte dei ricercatori precari e le domande di
cambiamento sociale nell’Italia (post-) berlusconiana.” ACME: An
International E-Journal for Critical Geographies 4:287-296.
Vecchi, B. 2004. “Andata e ritorno nella rete di San Precario.” Il Manifesto 19.
Vendola, N. 2005. Tu quando scadi? Racconti di precari. Piero Manni
Editore. San Cesario di Lecce: Manni Editori.
qui trovi altri articoli: http://chainworkers.org/?q=press
mi è stato segnalato il tuo post in cui si fa il mio nome rispetto al dominio sanprecario.info intestato a mio nome. Ti confermo che l'ho registrato io, insieme al dominio chainworkers.org. Io sono tra le fondatrici di Chainworkers, il collettivo che ha co-creato sia la Mayday Parade (euromayday.org) del precariato del primo maggio dal 2001, sia la figura di San Precario nel 2004 (insieme alla rete italiana precog ) e Serpica Naro nel 2005.
Il santino l'ho disegnato io personalmente, prendendo spunto da un lavoro di un artista canadese, come puoi vedere cliccando su credits, nella home page di SanPrecario.info (che è rilasciato sotto licenza creative commons).
Dal 1999 ci occupiamo infatti di precarietà
con azioni e eventi. Qui puoi leggere un articolo fatto da ricercatori
italiani e pubblicato sulla rivista scientifica internazionale [Fibreculture].
Questo è il nostro [Canale Video]
Da qualche mese il sito chainworkers è fermo perchè la nostra attività ha coinvolto più soggetti e abbiamo deciso di allargare la nostra piattaforma online spostandoci su [precaria.org], e utilizzando anche [facebook] e twitter per la campagna sul Welfare.
Da quando abbiamo creato il santo, la sua figura è stata usata in tutta italia, ma anche all'estero e in più di un azione, e spesso senza che ci venisse comunicato direttamente. E la stessa cosa ha fatto Mascia per lanciare tutto ciò che sta intorno al popolo viola
Personalmente da un po' di tempo sto lavorando spesso all'estero quindi non sto seguendo direttamente l'attività che si muove intorno a san precario ma di sicuro puoi avere più informazioni scrivendo a... (segue indirizzo e-mail)
Scrivo qui perchè non ho tempo di seguire tutti i commenti del tuo blog e di interagire con troppe persone. Spero che queste informazioni ti siano utili per gestire una discussione un po' più collegata alla storia dei movimenti sociali in italia.
Ciao
Laura Romano
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ps1: grazie per mantenere il mio indirizzo mail riservato.
ps2. qui altra bibliografia che parla di noi:
Accornero, A. 2006. San Precario lavora per noi: gli impieghi
temporanei in Italia. Rizzoli.
De Sario, B. 2007. “Precari su Marte: an experiment in activism
against precarity.” Feminist Review 87:21-39.
Foti, A. 2004. “Mayday Mayday: Euro flex workers time to get a move
on.” Greenpepper Magazine 2:21-27.
Gattolin, A. 2006. “Serpica Naro.” Revue Multitudes 25:187-192.
Gill, R., and A. Pratt. 2008. “In the Social Factory?: Immaterial
Labour, Precariousness and Cultural Work.” Theory, Culture & Society
25:1.
Haug, C., R. Maier, and B. Schröder. n.d. “Gesellschaft im
Wandel–Kämpfe im Wandel.” Kampf um Teilhabe Akteure–Orte–Strategien 7.
Kane, P. 2006. “The power of play.” Soundings 33:44-56.
Martucci, C., E. Onori, and F. Pozzi. n.d. “a snapshot of
precariousness: voices, perspectives, dialogues.” Feminist Review -
Palgrave Macmillan Volume 87:104-112(9).
Mattoni, A. n.d. “Serpica Naro and the Others. The Media Sociali
Experience in Italian Struggles Against Precarity.”
http://epress.lib.uts.edu.au/ojs/index.php/portal/article/download/706/920.
Mattoni, A., and N. Doerr. 2007. “images within the precarity movement
in Italy.” Feminist Review 87:130-135.
MONKEyS, G., and M. Pasquinelli. n.d. “WARPORN! WARPUNK! AUTONOMOUS
VIDEOPOIESIS IN WARTIME.” A NETPORN STUDIES READER 149.
i Morell, A. M. F., J. F. Rivas, A. Mattoni, and R. Marchetti. n.d.
“MayDay parade. Movilizaciones juveniles contra la precariedad
laboral.” Movilización social y creatividad política de la juventud
75.
Mudu, P. 2009. “Dove è la Moltitudine di Hardt e Negri? Reti Reali in
Spazi Aperti.” ACME: An International E-Journal for Critical
Geographies 8:176-210.
Rossi, U. n.d. “Le lotte dei ricercatori precari e le domande di
cambiamento sociale nell’Italia (post-) berlusconiana.” ACME: An
International E-Journal for Critical Geographies 4:287-296.
Vecchi, B. 2004. “Andata e ritorno nella rete di San Precario.” Il Manifesto 19.
Vendola, N. 2005. Tu quando scadi? Racconti di precari. Piero Manni
Editore. San Cesario di Lecce: Manni Editori.
qui trovi altri articoli: http://chainworkers.org/?q=press
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Cara Laura,
ti sono molto grato per aver voluto inviarmi questa esaustiva narrazione sulla nascita non solo dell'avatar (che è aspetto tutto sommato secondario), ma del vostro movimento, che, come da me sottolineato nel post in questione, aveva a che fare con la lotta al precariato, - una cosa seria - ed assolutamente nulla col Popolo Viola, e men che meno con Gianfranco Mascia.
Mettiamo in fila le cose: vi occupate - con serietà e competenza - di precariato da 11 anni (1999); dal 2001 esiste l'organizzazione "Mayday Parade", che si occupa di precariato. A pioggia, il movimento si espande, sempre con il focus sul precariato; con nomi, cognomi, letteratura, siti, programmi.
San Precario (sia come blog che come "santino", disegnato da te, nasce nel 2004). Il tutto, sempre e solo nell'ottica della lotta al precariato. E' esattamente quanto ho scritto.
Poi, nell'autunno 2009 (dieci anni dopo i vostri primi passi), arriva il "Popolo Viola": o meglio, arriva il circo Barnum fatto inizialmente dai vari Mascia, Lai, Mannino, Grisorio, Pascale, Corradini, Di Pietro, Pancho Pardi, Ferrero, e tanti altri. Inizialmente molti (specie nel coté politico) hanno negato qualsiasi coinvolgimento. Poi, davanti alla forza probatoria di certe inchieste, ed alla petulanza di certi bloggers, sono iniziate le ammissioni. Prima timidamente, poi sono diventate slavina. Moltissimi, specie fra quelli che amano "viaggiare informati", hanno abbandonato l'organizzazione. Alcuni sono stati "retribuiti" con un "collegio sicuro" nell'IdV.
Resta da spiegare il mistero del perchè Mascia si sia nascosto - con l'assenso acritico dei "seguaci" - dietro la figurina di San Precario. Ho una mia idea, anzi due.
La prima è che Mascia, candidato trombato già anni addietro nelle file dell'IdV, sia conscio dello scarso carisma e dello scarso richiamo personale (basta vedere i numeri dei suoi mille blogs e siti, che messi tutti insieme arrivano alla metà della diffusione del Tafanus.
La seconda è di pigrizia mentale, scarso fair play, ed incapacità di creare un proprio marchio per il movimento. San Precario era già "pronto da rubare", e conosciuto, anche se mi sfugge il nesso fra il simbolo della lotta al precariato ed un movimento come il Popolo Viola, che vorrebbe avere come campo d'azione l'universo mondo (dalla opposizione generica al berlusconismo, alla difesa della Costituzione, alla lotta alla mafia, al contrasto al Ponte sullo Stretto., alla lotta per le liste alle regionali, alla libertà d'informazione... Come si vede, tutta roba strettamente attinente alla semantica di "San Precario".
Ho una mia idea: senza la forza d'attrazione di un marchio preso ad altri senza chiedere il permesso, la fan-page di facebook che tante polemiche ha scatenato (amministratori bannati di notte, gente cacciata senza una parola di spiegazione, etc.), mai e poi mai avrebbe raggiunto - nel periodo di massimo splendore - 340.000 inconsapevoli "fedeli". Ora che il livello di consapevolezza sta aumentando, il numero dei "fedeli" diminuisce a vista d'occhio. Grazie, e a risentirti.
Tafanus
ti sono molto grato per aver voluto inviarmi questa esaustiva narrazione sulla nascita non solo dell'avatar (che è aspetto tutto sommato secondario), ma del vostro movimento, che, come da me sottolineato nel post in questione, aveva a che fare con la lotta al precariato, - una cosa seria - ed assolutamente nulla col Popolo Viola, e men che meno con Gianfranco Mascia.
Mettiamo in fila le cose: vi occupate - con serietà e competenza - di precariato da 11 anni (1999); dal 2001 esiste l'organizzazione "Mayday Parade", che si occupa di precariato. A pioggia, il movimento si espande, sempre con il focus sul precariato; con nomi, cognomi, letteratura, siti, programmi.
San Precario (sia come blog che come "santino", disegnato da te, nasce nel 2004). Il tutto, sempre e solo nell'ottica della lotta al precariato. E' esattamente quanto ho scritto.
Poi, nell'autunno 2009 (dieci anni dopo i vostri primi passi), arriva il "Popolo Viola": o meglio, arriva il circo Barnum fatto inizialmente dai vari Mascia, Lai, Mannino, Grisorio, Pascale, Corradini, Di Pietro, Pancho Pardi, Ferrero, e tanti altri. Inizialmente molti (specie nel coté politico) hanno negato qualsiasi coinvolgimento. Poi, davanti alla forza probatoria di certe inchieste, ed alla petulanza di certi bloggers, sono iniziate le ammissioni. Prima timidamente, poi sono diventate slavina. Moltissimi, specie fra quelli che amano "viaggiare informati", hanno abbandonato l'organizzazione. Alcuni sono stati "retribuiti" con un "collegio sicuro" nell'IdV.
Resta da spiegare il mistero del perchè Mascia si sia nascosto - con l'assenso acritico dei "seguaci" - dietro la figurina di San Precario. Ho una mia idea, anzi due.
La prima è che Mascia, candidato trombato già anni addietro nelle file dell'IdV, sia conscio dello scarso carisma e dello scarso richiamo personale (basta vedere i numeri dei suoi mille blogs e siti, che messi tutti insieme arrivano alla metà della diffusione del Tafanus.
La seconda è di pigrizia mentale, scarso fair play, ed incapacità di creare un proprio marchio per il movimento. San Precario era già "pronto da rubare", e conosciuto, anche se mi sfugge il nesso fra il simbolo della lotta al precariato ed un movimento come il Popolo Viola, che vorrebbe avere come campo d'azione l'universo mondo (dalla opposizione generica al berlusconismo, alla difesa della Costituzione, alla lotta alla mafia, al contrasto al Ponte sullo Stretto., alla lotta per le liste alle regionali, alla libertà d'informazione... Come si vede, tutta roba strettamente attinente alla semantica di "San Precario".
Ho una mia idea: senza la forza d'attrazione di un marchio preso ad altri senza chiedere il permesso, la fan-page di facebook che tante polemiche ha scatenato (amministratori bannati di notte, gente cacciata senza una parola di spiegazione, etc.), mai e poi mai avrebbe raggiunto - nel periodo di massimo splendore - 340.000 inconsapevoli "fedeli". Ora che il livello di consapevolezza sta aumentando, il numero dei "fedeli" diminuisce a vista d'occhio. Grazie, e a risentirti.
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