Siamo in una botte di ferro. Il valente ministro dell'economia dice che gli altri paesi sono nei guai mentre l'Italia ha "reagito meglio" e quindi tutto è a posto.
Certo, ovviamente a parte gli indicatori negativi che giungono da tutte le parti (cassa integrazione in aumento vertiginoso, disoccupazione effettiva oltre il 12%, PIL in caduta libera, avanzo primario azzerato, bilanci dei servizi statali tagliati senza pietà da anni, scuole e sicurezza senza fondi... e potrei continuare per ore) sarebbe interessante conoscere alcuni retroscena che rendono decisamente piccante la continuazione di questa bella storia.
Dovete sapere che la situazione Greca ha una genesi molto precisa, che nasce da una operazione di cosiddetta "cartolarizzazione" di crediti con il sistema dei "credit swap" (CDS).
I CDS, al pari dell'investimento in opzioni su azioni, possono essere usati come strumenti speculativi, dando la possibilità di realizzare un grosso profitto da variazioni nel merito di credito di una società o di uno stato: ad esempio, se una società che ha emesso obbligazioni per il valore di un milione di dollari versa in difficoltà, il possessore delle obbligazioni, temendo di perdere il capitale investito può decidere di cederle per - supponiamo - 900.000 dollari. Se l'azienda paga il debito, lo speculatore guadagna 100.000 dollari. Chi emette un CDS potrebbe ricevere, ad esempio, 100.000 dollari sotto forma di premio senza avere investito alcunché.
Ora, uno stato ha svariati modi di finanziarsi: in primis tassare i cittadini, ma (improvvidamente) nel caso il denaro raccolto in questa maniera non dovesse bastare si procede a fare cassa in maniera "creativa".
Un sistema utilizzato è quello di emettere i cosiddetti "titoli di Stato", che altro non sono che un prestito fornito allo stesso governo sostanzialmente garantito dalla solvibilità dello stato stesso: i cosiddetti BOT, CCT, CTZ, BTP sono quindi sistemi utilizzati per ottenere denaro fresco.
A differenza però delle tasse, questo sistema per ottenere credito ha la controindicazione funzionale di avere un costo, che dipende dall'affidabilità dello stato in questione, definito da quelle che si chiamano "agenzie di rating" che decidono quanto sono finanziariamente forti gli stati che garantiscono queste obbligazioni.
Quindi chi ha emesso i CDS sullo stato Greco (Goldman Sachs e JP Morgan) sta già guadagnando senza aver speso un dollaro: e proprio queste Banche (ma che caso) attaccano frontalmente l'euro. Giusto l'altro ieri Standard & Poor's ha dichiarato che i titoli di stato Greci sono "junk" (spazzatura) ovviamente deprimendo in maniera totale i mercati, che oltretutto hanno sofferto di un abbassamento del rating anche dei titoli di stato Portoghesi.
Domanda: ma S&P non è quella agenzia che ha garantito i famosi "titoli spazzatura" fino a 10 giorni dal loro tracollo ? E non era la stessa agenzia che ha garantito gli strumenti finanziari di Lehmann Brothers?
Già. E come mai allora si spara sulla croce rossa (nello specifico lo stato Greco) proprio in questo momento, aiutati da Goldman Sachs e JP Morgan che dichiarano la presenza di un deficit dell'area euro pari a 600 miliardi di euro ?
Tenete conto che le due banche d'affari sono intimamente legate al tracollo greco, tanto è vero che il senato americano ha autorizzato una indagine su entrambe a causa delle garanzie fornite sui credit swap gestiti appunto da Goldman per conto di Atene.
In altri termini, la disponibilità di denaro fresco ad Atene è stata data dietro cessione dei crediti garantiti da tasse future: pertanto Goldman accede alla remunerazione garantita dalla vendita a fondi sovrani (per esempio quello del Bahrein e dell'Arabia Saudita) delle tasse Greche, e guadagna se il rating Greco (e Portoghese, oltre che Spagnolo) peggiora.
Quindi i soldi ricevuti da Atene negli anni passati, forniti da fondi sovrani esteri, oggi ritornano ai fondi tramite le tasse di oggi.
In altri termini, io ti lascio le tasse per il futuro ma tu mi dai dei soldi adesso: peccato, naturalmente, che in futuro io di tasse non ne vedrò più, per cui mi avvito sempre di più in un disastro che gestiranno i miei figli, perché io nel frattempo o sono scappato oppure ho lasciato le responsabilità di governo a qualcun'altro.
Insomma, perfetto stile Craxi che dopo aver causato il disavanzo pubblico che tutti conosciamo è correttamente "emigrato" in Tunisia, lasciando ad altri incompetenti la gestione della devastazione economica di questa italietta.
Non che il belpaese sia un caso isolato, come facilmente intuibile dagli accadimenti di questa settimana: del resto chi oggi affossa i conti europei (a cominciare dalle due banche soprannominate) ha contribuito in maniera sostanziale a truccarli per propri vantaggi, come ben evidenziato il 28.04 nell'audizione in Senato e anche da questo interessantissimo documento di "borsa Italiana", ripreso dal "Sole 24 ore" [vedi link].
In altri termini Goldman certifica come affidabili titoli spazzatura, per poi azzannare al collo chi li ha emessi in modo da guadagnare sui CDS, nel perfetto stile dei banditi di Wall Street.
Ora, qualunque stato che si rispetti dovrebbe a questo punto cominciare a chiedersi come mai Morgan Sachs e JP Morgan emettano congiuntamente una comunicato stampa che attesta la sfiducia nel mercato Europeo giusto tre giorni prima di una audizione nel senato Americano a proposito dei danni causati dal loro comportamento a tutta l'economia mondiale.
Pretattica? Oppure si è voluto inviare un messaggio subliminale a tutti i governi che hanno utilizzato sistemi di credit swap avvertendoli sostanzialmente che se si mette male "muore Sansone con tutti i filistei ?"
Giusto ieri l'ineffabile Minzolini ha comunicato che Obama ha accettato una sovvenzione di un milione di dollari da Goldman Sachs per la sua campagna elettorale (oh, ma che vergogna!) dimenticandosi di dire che la stessa Goldman ha elargito 120 milioni di dollari a G.W.Bush e cospicui finanziamenti a tutti i futuri presidenti ed anche ai competitor. Compersa la Palin, in perfetta par condicio...
Quindi, egregi, la partita che si gioca oggi è ben peggio di quanto chiunque immagini: da una parte abbiamo l'intellighentzia economica mondiale che, infastidita da una divisa ingestibile, spinge perché vi sia un tracollo economico, dall'altra una banda di politicanti incompetenti che fino a ieri facevano business con le banche d'affari e che oggi non possono ovviamente andare contro chi li ha pesantemente sovvenzionali a livello personale.
Quindi l'obiettivo grosso, oggi, si chiama Euro.
Fuori dal coro, naturalmente, i tedeschi che avendo avuto sul groppone il peso della ex Germania est, non hanno partecipato alla fiera dei credit swap in quanto impegnati nella riunificazione del paese, e per questo meno interessanti dal punto di vista degli avvoltoi di Wall street.
Ora, chissà come mai, l'Italia ha messo immediatamente mano al portafogli: per cominciare a capire perché, ritengo opportuno comunicarvi che nel 2003 l'ineffabile Tremonti ha deciso di sottoscrivere contratti Swap gestiti da Goldman Sachs e finiti nel fondo sovrano Libico per circa 12 miliardi di euro. Se pensate che qualcuno, davanti a questa ammissione di incapacità, deciderà di fare qualcosa che inverta la tendenza, beh vi sbagliate di grosso: leggete [questo articolo di Giavazzi] per conferma.
E adesso domandatevi come mai arriva Gheddafi e fa il bello ed il cattivo tempo al Quirinale: la verità è che i cammellieri, oggi, vestono cravatta verde, fanno gli utilizzatori finali di escort e parlano con la erre moscia...
Alex Carian1
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