Ho sempre detestato i personaggi che dopo ogni accadimento affermano con malcelata superiorità "l'avevo detto, io!", anche perché stranamente al momento in cui fanno questa affermazione di solito nessuno ricorda l'avvertimento.
Sfortunatamente (per gli altri) la rete ha il grande vantaggio di mantenere per tempi molto lunghi le affermazioni improvvidamente depositate: prova ne sia il fatto che circa due mesi fa, parallelamente alle sparate di voi sapete chi sulla "fine della crisi" (BUM!) è apparso un modesto articoletto [sul Tafanus], ove si riportavano a grandi linee i valori che oggi vengono riportati su tutte le testate giornalistiche: Rapporto deficit/PIL in enorme aumento, caduta verticale delle entrate fiscali a causa della diminuzione del fatturato delle aziende, PIL in caduta libera.
Per contro, spesa aumentata del 3%, elemento unito fortemente al calo di investimenti ed all'incremento esponenziale del livello di corruzione dei politici e dei funzionari statali... insomma, una situazione da tregenda.
Sfortunatamente per i cantori del "tutto va ben madama la marchesa", ed improvvidamente per il geniale presidente del consiglio che anela alla trasformazione dell'italietta da barbara democrazia (in declino, aggiungeremmo) a repubblica presidenziale, vengono in questo periodo pubblicati i [dati economici di riferimento], che chiariscono in maniera esplicita quello che da tempi non sospetti continuiamo a segnalare: i conti pubblici, nonostante il drammatico calo dei servizi offerti dalle pubbliche amministrazioni, sono da un paio d'anni a questa parte dichiaratamente fallimentari (strano, vero ?).
Che le azioni economiche (ovviamente con valenza dichiaratamente politica) decise dall'insediamento dell'attuale governo siano discutibili lo abbiamo detto numerose volte da queste pagine: esempi come Alitalia, Protezione civile, Tirrenia sono solo la punta dell'iceberg di un disastro economico epocale che ha portato il debito pubblico italiano al rispettabile valore di circa 1.800 miliardi di euro, circa il 123% del prodotto interno lordo italiano.
In altri termini, se tutto il controvalore economico dei prodotti in Italia fosse dedicato all'abbassamento del debito pubblico sarebbe necessario più di un anno per annullarlo, ammesso che ovviamente non ci fosse nessun costo per la produzione (e nemmeno per l'alimentazione dei lavoratori, aggiungo...). Come ciliegina sulla torta, giusto giusto oggi i paladini del "governo del fare", che aveva definito i governi del CSX i governi "delle tasse", si trovano ulteriormente spiazzati da [questa notizia] che dimostra, una volta tanto, che senza un paracadute di sei TG servizievoli il gruppo delle tre I (ignoranti, impreparati, incompetenti) sarebbe già a casa da un pezzo.
Ora, posto che gli italiani (i minuscola) siano disposti a sovvenzionare questa banda di incapaci, dovremmo chiederci quale possa essere il motivo per cui davanti ad uno stato che fornisce servizi oggettivamente scarsi ai cittadini a causa di scarsi investimenti si possa creare una voragine immensa nelle sue stesse finanze.
Un esempio: la scuola Italiana, in particolare l'università, ha avuto un crollo qualitativo notevole da alcuni anni a questa parte, a causa di investimenti che mediamente calano del 5% annuo, mentre la sanità peggiora costantemente la qualità del servizio da circa 15 anni, cioè da quando i cosiddetti "privati" hanno ricevuto le famose convenzioni per svolgere parallelamente le loro attività.
Con i bei risultati che possiamo osservare giornalmente sia negli ambulatori che nelle aule di giustizia: In aggiunta, giusto oggi il genio della finanza Bossi (padre), chiede a gran voce le "banche del nord".
Come questa cosa sia possibile in un paese dove fino a prova contraria esiste un ente di controllo come la Banca d'Italia ci è sconosciuto: il "detenere" una banca (peraltro elemento di cui si è accusata, anche da parte di Bossi, tutta la sinistra) comporterebbe una partecipazione pesante all'interno dei consigli di amministrazione che dovrebbe essere alquanto difficoltosa stante il fatto che non mi risulta che questa presenza sia collegabile in qualche modo ad affermazioni elettorali.
Stante il successo della prima banca del Nord, miseramente fallita e salvata da Geronzi alcuni anni fa, tutti i vecchi lupi dell'economia probabilmente si faranno una grassa risata: quello che è certo però che il senatùr ha ben pensato di uscirsene con una frase che se non fosse pronunciata da uno che ha avuto un ictus comporterebbe l'immediato confino in una struttura di sanità mentale (con Lameduck quale analista, aggiungo). Invece... nulla.
Ciò fa pensare per due motivi: il primo è legato al fatto che una percentuale pari a circa il 10% degli Italiani vota un partito che ha un leader come Bossi (che fino a prova contraria dovrebbe rappresentare il picco intellettuale della base elettorale), la seconda è che il silenzio dei vecchi marpioni dell'economia di solito non precede nulla di buono.
Del resto basterebbe dare un'occhiata agli articoli comparsi sui giornali la scorsa settimana, per esempio a questo [a questo]. Ragazzi, mi scuserete, ma prima che la nave affondi devo chiedere a Lameduck e Pasionaria di farsi l'ultimo tango con me: il comandante Edward "Silvio" Smith ha detto che siamo perfettamente al sicuro... Axel
...allora diamo un salvagente a tutti, tranne che al comandante Edward Silvio Smith, che non ne ha bisogno. Tafanus
SOCIAL
Follow @Tafanus