Sul congresso-fantasma di Forza Italia si potrebbe scrivere un romanzo. Un'operazione affidata al disciplinato ed efficiente Claudio Scajola, ex sindaco democristiano di Imperia fulminato sulla via di Arcore. E' lui l'artefice di uno statuto interno talmente prono ai voleri del capo e alla perpetuazione del suo potere (di fatto spetterà soltanto a Berlusconi la nomina del gruppo dirigente e la scelta delle candidature) che, sostiene una battuta in voga tra i forzisti, perfino il dittatore nordcoreano Kim Il Sung l'avrebbe trovato un po' sopra le righe.
23/01/97 (Antonio Padellaro)
Il più deluso è il filosofo Lucio Colletti, classe 1924, che si aggira sempre più insofferente e sarcastico per il Transatlantico di Montecitorio riversando le sue pene politiche sui cronisti. Quando accenna al nuovo statuto del partito azzurro elaborato dal coordinatore Claudio Scajola, ridacchia: .Andrebbe bene per la Corea del Nord.. Se gli chiedono che cosa pensa del Polo, sghignazza: .Un morto che cammina..
4/12/97 (Guido Quaranta)
Attenzione: è anche il raduno di molta classe benestante che ha tante piccole imprese, fa tante professioni, e veste come negli spot dei fondi d'investimento. Ecco la famiglia Scajola, esempio tipico. Le delegate italoforzute sono molto interessanti. Imprenditrici, commercianti, professioniste; tutte energiche, tutte orientate, secondo l'età, sul vero Prada, il finto Armani, l'Iva Zanicchi virtuale. 12. Le delegate italoforzute erano molto interessanti. Imprenditrici, commercianti, professioniste; tutte energiche, tutte orientate, secondo l'età, sul vero Prada, il finto Armani, l'Iva Zanicchi virtuale [...] Tiziana Maiolo, ex Manifesto ex Rifondazione se va avanti così quasi ex Forza Italia, viene impasticcata, poi convinta di trovarsi a una festa per l'impiccagione di Borrelli, infine fatta ballare sul palco da un Claudio Scajola più fatto di lei e certo di trovarsi con la Prestigiacomo.
30/04/98 (Maria Laura Rodotà)
MILIONI AL VENTO. Claudio Scajola, organizzatore degli azzurri, ha pensato di reclamizzare il suo partito sulle spiagge, a ferragosto, tra i bagnanti, come usano fare, d'estate, alcune ditte che producono acqua minerale. Per protestare contro le norme del governo sulla par condicio, ha fatto volteggiare per due giorni sulle coste del Tirreno e dell'Adriatico 15 aerei da turismo (costo dichiarato 300 milioni) con striscioni tricolori inneggianti a Forza Italia e alla libertà. Ma pochi si sono accorti del passaggio dei velivoli.
26/08/99 (Guido Quaranta)
Poi ci sono coloro che negano con sdegno di essere dei privilegiati rispetto ad alcune altre categorie di lavoratori: "Diversi giornalisti affermati, alti ufficiali, burocrati e grand commis dello Stato se la passano meglio". E si dichiarano fieramente contrari ad accettare, se venisse proposta per legge, qualsiasi rinuncia di carattere economico. Uno di essi è il numero 2 di Forza Italia, Claudio Scajola, eletto in Liguria. "È vero", dice, "che abbiamo una cospicua indennità ma, anzitutto, non siamo, come si dice in giro, dei nababbi: molti colleghi stranieri guadagnano assai più di noi e fruiscono di ben maggiori benefici. E poi la maggior parte di noi sgobba parecchio, fa una vita da zingaro, è tanto impegnata a Roma tutte le settimane che, oltre a curare a stento il collegio elettorale, può godersi assai poco la famiglia". Secondo Scajola, colpire il trattamento previdenziale dei rappresentanti del popolo sovrano sarebbe "un crudele tiro al piccione".
14/10/99 (Guido Quaranta)
Di ex politici dc, in Forza Italia, ce ne sono molti e dovunque. Ma quel che fuori del Palazzo non si sa è che essi contano parecchio: spesso più di quando militavano all'ombra dello scudo crociato. Anzi, secondo gli esperti del ramo, il partito azzurro è addirittura tutto in mano loro. Qualche esempio? Prendete Claudio Scajola, 51 anni, figlio di un dignitario dc della Liguria e figlioccio di Maria Romana De Gasperi, primogenita dello statista trentino. Bassetto, sbrigativo, attivissimo, qualche anno fa era uno degli ottomila sindaci sparsi in Italia: amministrava Imperia, la sua città, ed era conosciuto soltanto nella regione. Adesso, come segretario organizzativo, è il numero due degli azzurri.
25/11/99 (Guido Quaranta)
Nacchere e clacson. Arrivano a flotte in ogni porto i pellegrini forzisti. Trascinati da ogni parte d'Italia a bordo di decine di torpedoni anche questi messi in pista dal fido Scajola. Avvolti in bandiere di Forza Italia utilizzate come scialli, equipaggiati da stadio con cappellini, nacchere e clacson. Sono più di quattromila solo a Genova, quasi cinquemila nella rossa Livorno. Fanno a pugni per trovare posto nel mega-auditorium della nave trasformato dall'architetto Mario Catalano in un set da telenovela. Con tanto di palco a forma di torta nuziale dal quale, a ogni comizio, salta fuori un improbabile Berlusconi in versione coniglietta.
13/04/00 (Jacaranda Falk) – In rotta per Roma, sparando boiate
(Continua)
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