Ieri dal balcone del convento di San Francesco in
Assisi che dà sulla piazza pendeva, bene in vista, un lenzuolo bianco con una
scritta di solidarietà al popolo di piazza san Pietro in Roma.
Pur nel rispetto della "buona volontà" dei frati,
io non solo non ho trovato alcun legame tra le due piazze e i due eventi, ma ho
avvertito una distanza non colmabile. Piazza San Pietro e Piazza San Francesco sono due
piazze lontane ( e non solo geograficamente) che ieri accoglievano due popoli
diversi.
Due piazze e due popoli.
La piazza dei Papi e la Piazza degli umili
fraticelli.
La piazza del potere e la piazza del
servizio.
La piazza dell'esibizione e la piazza della
ricerca.
Popolo fermo, stanziale e plaudente il
primo.
Popolo in movimento, eloquente ed esigente il
secondo.
Popolo che gioca in difesa e popolo che va
all'attacco.
Qualcuno vorrebbe che il mio posto, come prete,
fosse lì, nella capitale dell'impero, dove le certezze paralizzano ogni empito
di vita.
Io abito in periferia, là dove le piazze sono le
strade e dove la ricerca fa fiorire ogni speranza. A doppio titolo: come cittadino e come
cristiano. D'altra parte Gesù di Nazareth, lui era l'uomo
delle strade, dove ci si fa compagni di viaggio.
Aldo
Caro Aldo,
da ateo devoto non posso che essere, idealmente, con la tua piazza: quella dei colori, dell'allegria, delle belle individualità, degli ideali, delle rivendicazioni, della umiltà dei frati-anfitrioni, dell'assenza di spazi di sicurezza e di transenne, di spazi separati pre-assegnati (ai VIPs, e agli altri).
In una l'ordinato disordine degli ideali; nell'altra l'ordine del giorno dettato da quelli che stanno in alto, separati dalla "ggente", da enormi "spazi di rispetto", da transenne, da passatoie rosse. Popolo cammellato, pronto all'applauso, al cenno del capo-claque.. No, grazie... Sono con la TUA piazza. Tafanus
da ateo devoto non posso che essere, idealmente, con la tua piazza: quella dei colori, dell'allegria, delle belle individualità, degli ideali, delle rivendicazioni, della umiltà dei frati-anfitrioni, dell'assenza di spazi di sicurezza e di transenne, di spazi separati pre-assegnati (ai VIPs, e agli altri).
In una l'ordinato disordine degli ideali; nell'altra l'ordine del giorno dettato da quelli che stanno in alto, separati dalla "ggente", da enormi "spazi di rispetto", da transenne, da passatoie rosse. Popolo cammellato, pronto all'applauso, al cenno del capo-claque.. No, grazie... Sono con la TUA piazza. Tafanus
"...you need a lot of sense of humour to be a catholic in Italy..."
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