Nel sito Ufficiale dell'On. Giulio Tremonti si può leggere una interessante intervista del 14/03/2008 a Repubblica (eravamo in piena campagna elettorale). Alla domanda "Farete altri condoni fiscali?" Tremonti risponde: «Oggi non ci sono più le condizioni per farli. Non li ho certo fatti volentieri, ma perché costretto dalla dura necessità. I condoni sono una cosa del passato. All´epoca hanno dato un enorme gettito, perché Prodi aveva consentito un´enorme evasione».
Oggi si leggono le anticipazioni della manovra che dovrebbe essere varata martedì prossimo: c'è un piano già pronto ed è anche già pronta la "scusa" per farlo passare. Uno dei piatti forti della manovra del governo Berlusconi potrebbe essere ancora una volta il condono edilizio, o meglio una nuova edizione di quello già "scaduto" nel 2004. Questa volta sarà sanata mezza Italia in un colpo solo: 1.300.000 case totalmente sconosciute al fisco ed al catasto. Una devastazione senza precedenti del territorio e, in prospettiva, delle finanze pubbliche: perchè interi quartieri "sanati" potranno, a giusto titolo, richiedere strade, scuole, servizi pubblici, caserme dei carabinieri, e quant'altro. E se sono state costruite nell'alveo dei fiumi o sotto colline franose, al primo disastro avranno diritto, come tutti, a battere a casa.
E questo è il Quintino Sella 'de noantri. Povera Italia. Ogni farabutto che ha devastato l'Italia, magari con una villona abusiva da 250 mq., potrà salvare la sua coscienza e il suo futuro per meno di 5.000 euri.
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