di Fausto Panunzi (de "lavoce.info)
Chi vincerà i Mondiali? Sono in molti a chiederselo in questi giorni e a fare previsioni. Comprese Jp Morgan, Ubs e Goldman Sachs. Un modello econometrico che utilizza dati tecnici e dati socio-economici indica quale nazionale ha più probabilità di arrivare alla vittoria finale. Le più accreditate sono la Spagna e l'Inghilterra, possibile outsider l'Olanda. Una previsione confermata anche utilizzando una diversa tecnica, l'analisi fattoriale. Per l'Italia invece le chance di vittoria sono davvero esigue.
PREVISIONI MONDIALI
JP Morgan fa una previsione basata su dati tecnici (ranking Fifa, risultati nelle qualificazioni e nelle edizioni precedenti dei Mondiali) e di mercato (le quote del bookmakers). Un’analisi che replica quella che JP Morgan usa per valutare le azioni delle società, che utilizza sia variabili legate ai “fondamentali” di mercato che all’investor sentiment. JP Morgan prevede che la Coppa andrà a Londra, con la squadra di Fabio Capello che batterà in finale la Spagna. Secondo questo modello, l’Italia tornerebbe a casa nei quarti, sconfitta dagli spagnoli. Chissà se è cambiato l’investor sentiment dopo la papera del portiere Robert Green. Quello di Capello sicuramente sì.
Invece Ubs usa i criteri ideati dal fisico Arpad Elo per classificare i giocatori di scacchi, criteri che tengono conto dei risultati precedenti, pesati per la forza dell’avversario (vincere contro Brasile e Spagna ha maggior valore che vincere contro Malta). Il Brasile risulta la squadra favorita, con l’Italia che segue la Germania al terzo posto.
Goldman Sachs usa un modello con criteri simili a quelli di JP Morgan, ma prevede il Brasile probabile vincitore, con la Spagna subito dopo. L’Italia è al settimo posto con una probabilità di vittoria che è la metà di quella del Brasile.
I norvegesi del Norwegian Computing Center hanno simulato al computer le partite e hanno trovato la Spagna favorita, davanti ad Argentina e Brasile.
Insomma, le favorite sono sempre le solite, qualunque modello si usi. Ma il bello del calcio è che le previsioni possono essere smentite facilmente. Nell’atletica, se c’è Usain Bolt, si sa che vincerà lui i 100 metri. Nel calcio, specie nelle partite a eliminazione diretta, basta un errore arbitrale, un rigore che va sul palo o una papera del portiere per cambiare tutto.
Il grande Nereo Rocco, a chi gli diceva prima delle partite “Vinca il più forte!”, rispondeva “Speriamo di no”. Ecco, noi speriamo di no, vista l’Italia pre-Mondiale.
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