"Chiunque partecipa al lento sfaldarsi del nostro ordine civile lo fa con il popolo dalla propria parte: tutti populisti senza popolo, tutti pronti a lusingare una parte di folla, a sfruttare le sue paure e ad alimentare i suoi pregiudizi, a trasformare il mal di pancia in macchina di consenso e di attrazione, in nome del popolo che non esiste, abusando di una parola che ormai suona peggio di una parolaccia".
(Francesco Merlo su Repubblica del 20 Novembre 2007)
Ma oggi non c'è più nemmeno quel popolo, sodomizzato e divorato da queste insaziabili bestie all'ingrasso, novelle mantidi religiose! Povera Italia, paese senza popolo nel quale scorazzano a piede libero lupi famelici e iene deliranti...
Povera Italia, una volta giardino ed ora riserva zoologica di animali bavosi che si accoppiano e si riproducono in una infestazione senza limiti...
Povera Italia, nel cui Parlamento si è riversata la logica padronale e la prassi dei padroncini propria della campagne meridionali: un solo padrone, pochi padroncini e una massa di schiavi. Già don Tonino Bello aveva denunciato questo stato di cose:
"Noi oggi siamo infestati da un genere pericoloso di parassiti. Abbiamo dovuto inventare un vocabolo nuovo per indicarli con esattezza:portaborse. Si tratta di una categoria di individui rampanti, che crescono all'ombra dei grandi protagonisti, e di null'altro sono preoccupati se non della propria carriera"
(Ad Abramo... p.70)
Guardateli, i vari Alfano e/o Gasparri e/o Biondi e/o Cicchito e/o Ghedini e/o Borghezio e compagnia brutta... Come definirli?
- Quegli acidi secondini che approfittano della fiducia del principale per infierire sulla povera gente
- cortigiani di mezzo busto
- mazzieri di piccola cilindrata
Vedete voi. Le parole ormai non reggono più! Buona settimana, nonostante tutto!
Aldo
Vi incollo qui sotto l'appello contro la legge bavaglio che alcune riviste cristiane hanno diffuso e vi segnalo un bell'articolo di Giorgio Bocca apparso su Repubblica di sabato.
Appello delle riviste di ispirazione cristiana contro la legge bavaglio
Non possiamo sperare di ricevere informazioni veritiere per sovrana
concessione. Abbiamo il dovere di cercarle e, una volta trovate, di verificarle,
di soppesarle, di confrontarle e di valutare se possano o meno avere una
rilevanza pubblica. E quindi pubblicarle. La responsabilità di chi fa
informazione è grande, ma altrettanto grande deve essere l´autonomia e la
libertà di cui i giornalisti devono godere in ogni Paese democratico. Lo dice
l´art. 21 della Costituzione, sia quando garantisce che “la stampa non può
essere soggetta ad autorizzazioni o censure”, sia nella affermazione, appena
precedente a questa, in cui si sancisce il diritto “di manifestare liberamente
il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.
Un diritto che ne sottintende uno ancora più grande: quello di poter conoscere,
per poi liberamente scegliere.
Cercare informazioni è un lavoro
difficile, ma significa cercare la verità, o almeno tentare di avvicinarsi ad
essa il più possibile. Questa la missione del giornalista, questa la missione di
ogni persona di buona volontà. Ma il disegno di legge governativo sulle
intercettazioni pone alla ricerca della verità molte, troppe limitazioni che,
impedendo di portare alla luce fatti e circostanze, compromette alla radice il
perseguimento di quel bene comune che è, anche secondo il magistero sociale
delle Chiese cristiane, il fine ultimo della politica. Mai come in questi ultimi
anni la dimensione etica del tessuto sociale e civile, nel nostro Paese, è stata
minacciata. La risposta non può essere un minore, bensì un maggiore senso della
verità. E quindi una maggiore tutela della libertà di informazione. Oltre ai
limiti posti alla magistratura e ai mass-media dal disegno di legge in
discussione, l´aggressione alla libertà di informazione minaccia l´essenza
stessa della democrazia. E l´essenza stessa del cristianesimo, per cui solo la
verità fa veramente liberi.
Firmatari (in ordine
alfabetico):
Adista (agenzia di informazione
politico-religiosa), Appunti alessandrini (newsletter per un
dibattito politico), Appunti di cultura e politica (bimestrale
pubblicato a cura di "Città dell´uomo". Associazione fondata da Giuseppe
Lazzati), Caposud (bimestrale di informazione sul Sud del
Mondo), Cem Mondialità (mensile di educazione interculturale),
Cdbitalia.it (portale di informazione delle Comunità Cristiane
di Base), Cercasi un fine (periodico di cultura e politica –
Bari), Confronti (mensile di fede, politica e vita quotidiana),
Coscienza (mensile del Meic – Movimento Ecclesiale di Impegno
Culturale), Cristiano Sociali News (quindicinale del movimento
dei Cristiano Sociali), Il dialogo (periodico di Monteforte
Irpino), In dialogo (notiziario della Rete Radié Resh di
Quarrata), Itinerari (periodico del Centro Studi “Briuno Longo”
- Torino), Gentes (bimestrale della Lega Missionaria Studenti),
Gioventù Evangelica (GE, rivista trimestrale della Federazione
Giovanile Evangelica Italiana), Koinonia (mensile dei
domenicani di Pistoia), La Tenda (foglio di collegamento del
gruppo “La Tenda”), Missione Oggi (mensile di approfondimento e
opinione dai missionari saveriani), Missionari Saveriani
(mensile di notizie, testimonianze e proposte missionarie), Mosaico di
Pace (mensile promosso da Pax Christi), Nigrizia
(mensile dei missionari comboniani), il foglio (mensile di
alcuni cristiani torinesi), Il Margine (rivista
dell´associazione Oscar A. Romero), Il Missionario (mensile
delle missioni ed opere dei religiosi stimmatini) Il tetto
(bimestrale di cultura religiosa e politica) L´Invito
(trimestrale d´informazione e riflessione religiosa politica e culturale),
Peacelink (portale di informazione ecopacifista),
Pretioperai (mensile del movimenti dei preti operai),
Proposta Educativa (mensile del Mieac – Movimento di Impegno
Educativo di Azione Cattolica), Qualevita (bimestrale di
riflessione e informazione nonviolenta), Qol (bimestrale di
studi ebraico-cristiani), Riforma (settimanale delle Chiese
Evangeliche Battiste, Metodiste e Valdesi), Segno (mensile di
cultura e politica – Palermo), Tempi di Fraternità (mensile di
attualità, ricerca e confronto comunitario), Testimonianze
(rivista fondata da Ernesto Balducci), Uni-versum (periodico
quadrimestrale per il futuro dell´umanità nella polis e nell´ecumene),
Viottoli (semestrale di formazione comunitaria della Cdb di
Pinerolo - To)
L'articolo di Giorgio Bocca
Il cavaliere impunito e la regola del silenzio
(Giorgio Bocca – La Repubblica 12.6.2010)
Giù la maschera. Quello che vuole, che pretende la maggioranza al potere è l’impunità totale, il silenzio sui suoi furti e malversazioni. Ai tempi di tangentopoli la maggioranza al potere si accontentava di far passare i suoi furti per legittima pubblica amministrazione. Ricordate la tesi del craxiano Biffi Gentili? Se i politici sono chiamati ad amministrare grandi città, grandi problemi con competenze da tecnocrati perché non devono essere pagati come tali? E se non lo sono perché si vuole impedire che si autofinanzino? [continua su questo link] [continua su questo link]
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