Rubo all'amico [Alessandro Gilioli] questo interessantissimo post. Riporta fatti che aprono scenari inediti sia sul "governatorato" in Piemonte, sia sulla valutazione dell'etica politica degli strenui guerrieri celtici. Sia, infine, sulla loro guerra senza quartiere all'immoralità della politica (soprattutto all'immoralità altrui). Tafanus
L’altro giorno Daniele Sensi faceva notare che – a oltre due mesi dalle elezioni – il governatore del Piemonte Roberto Cota non ha ancora rassegnato le dimissioni da parlamentare (incarico incompatibile con quello di presidente di regione). Distrazione, dimenticanza o tentativo di tenersi il più a lungo possibile due incarichi, con relativi stipendi?
Nessuna di queste cose (infatti allo stipendio di governatore ha rinunciato «fino alla scadenza dal mandato di parlamentare»). Roberto Cota ha semplicemente una paura fottuta e non infondata che la sua elezione in Piemonte venga annullata.
Infatti, come noto, il candidato di Pdl e Lega ha vinto su Mercedes Bresso per meno di diecimila voti di scarto. Peccato che 27 mila voti per Cota siano arrivati da una lista Pensionati che – come sta emergendo ogni giorno più chiaramente dall’indagine giudiziaria – è stata presentata con centinaia di firme false, molte della quali apportate direttamente dallo stesso capolista.
C’è una possibilità tutt’altro che teorica che il primo luglio prossimo il Tar del Piemonte annulli l’elezione di Cota. E lui col cacchio che dà le dimissioni da parlamentare prima, rischiando poi di trovarsi senza nemmeno una delle due poltrone che oggi occupa.
Alessandro Gilioli
Intellighenzia: Calderoli, Bossi, Cota, Borghezio
Ecco [l'articolo di Repubblica/Torino] che parla dell'incriminazione del supporter di Cota che potrebbe portare alla sia destituzione.
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