"Quando in un dato Paese o in dato momento della
storia, vedo che gli applausi piovono, che la Religione è onorata da tutti e che
Dio come la Chiesa hanno un grande successo, ogni spirito prudente e veramente
ispirato dalla fede sarà non già tranquillo, come sovente siamo stati, ma
inquieto, temendo che sia qualche specie d'idolo che si adora al posto del vero
Dio, e che sia qualche deformazione della religione ad avere un tale
successo"
Così il card. John H.Newman già nel
secondo ottocento (Pensées sur l'eglise).Chissà cosa direbbe oggi... Fatto sta che se il dio di Bossi e di Berlusconi è
un idolo (e lo è!) allora la chiesa che lo ostenta e che convive con la Lega e
il Pdl non è una chiesa ma una setta. E i cristiani che essa genera benedice e difende,
più che cittadini del mondo, quali dovrebbero essere i veri figli di Dio, sono
semplicemente adepti di una setta, come i massoni o gli iscritti alla P2.
Culto del capo, obbedienza cieca e ritualità fine a
se stessa sono i pilastri cardine di questo nuovo modo di essere cristiani e di
fare politica. Il tutto abbondantemente annaffiato da pioggia di danaro e
propagandado dalle reti uniticate RaiSet.
In questo ménage à trois
(chiesa-politica-denaro) Berlusconi ruba, Bagnasco assolve e il bottino viene
equamente diviso. Il popolo bue guarda, ammira e plaude.
Aldo Antonelli
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