Questa prima foto è spacciata per un elicottero della BP in "vigile perlustrazione" sul luogo del disastro. Solo un demente potrebbe volare così basso su delle navi da lavoro. L'orizzonte marino pende penosamente a destra e, dulcis in fundo, nell'angolino a sinistra in basso si sono dimenticati di rimuovere il ponte della nave sulla quale è poggiato l'elicottero. Un occhio allenato alla nautica vede persino il "pulpito" della nave stessa.
In questa seconda foto tarocca si può osservare come il fantastico photoshoppista si sia dimenticato di togliere la torre di controllo, che pende pericolosamente sull'elicottero, più in alto dell'elicottero stesso. che sembra intenzionato a rifare il gioco dell'11 settembre...
Terza foto tarocca: Si nota, all'interno dei cerchietti rossi, il lavoro meno che artigianale di inserimento della foto di tre quarti del "pilota", che lascia dei pixel bianchi. Il lavoro peggiore si nota nel cerchietto in alto, dove la chiazza bianca era talmente estesa, che è stata riempita penosamente con un colore che non rassomiglia né all'azzurro del mare, né alla divisa del pilota. Inoltre, nell'epicentro del disastro, la BP ci mostra un bel mare azzurro che neanche alle Egadi.
Ma la foto più esilarante è quest'ultima: un pilota che ben conosce questo tipo di elicottero e le procedure di volo, ha osservato che:
-a) lo strumento marchiato in basso a destra mostra velocità 0 ed altitudine 0;
-b) lo strumento marchiato in alto indica portellone aperto e rampa in uso esterno;
-c) il foglio sotto la mano del pilota è esattamente la "check-list" dei controlli obbligatori pre-decollo.
Quindi l'elicottero, come peraltro alla fine ammesso dal superpagato strafigo speaker della BP, era inchiodato a terra.
Ecco come una chiazza di greggio nero-rossastro, che ricopre gran parte del Golfo del Messico, si può trasformare in una chiazza di merda marrone, che ricopre la BP.
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