Sono rimasti coinvolti in un attentato compiuto con un ordigno artigianale. Berlusconi: «Sono addolorato» (...e chi se ne frega...)
ROMA - Due militari italiani sono morti in Afghanistan. Ne ha dato notizia il presidente di turno del Senato, Vannino Chiti. Il Senato ha immediatamente osservato un minuto di silenzio. Nella giornata di giovedì ci sarà un'informativa del governo al Parlamento: il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, relazionerà sull'accaduto e sulle condizioni in cui le truppe italiane si trovano ad operare. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che ha appreso della notizia poco prima di aprire la conferenza degli ambasciatori alla Farnesina, si è poi detto «rattristato» per l'accaduto.
LA RICOSTRUZIONE - Il fatto sarebbe avvenuto a una decina di chilometri a nord di Herat. I due militari, secondo quanto si è appreso, sarebbero rimasti vittima di un attentato compiuto con un ordigno artigianale (Ied) piazzato lungo la strada che stavano percorrendo con un blindato. Nell'attentato non sarebbero rimasti coinvolti altri militari. Anche il precedente attentato che aveva causato la morte di soldati italiani, lo scorso maggio, era avvenuto nella zona di Herat, dove ha sede il quartier generale del nostro contingente.
«LE PAROLE NON HANNO SENSO» - Berlusconi ha detto che quando arrivano queste notizie così drammatiche «ci si domanda se ne vale la pena», per poi aggiungere che proprio in queste situazioni, «bisogna rafforzare l'idea che ne vale la pena». «Le parole non hanno senso», ha aggiunto, non possono «lenire il dolore. C'è solo il fatto - afferma il Cavaliere - di apprezzare chi compie la scelta personale di andare in missione. «La carriera di un soldato - dice il capo del governo - espone a certi rischi. Chi è andato in Afghanistan lo ha fatto per scelta personale». Per il premier, dunque, queste notizie «creano dolore ma è giusto fare quello che facciamo».
LA RICOSTRUZIONE - Il fatto sarebbe avvenuto a una decina di chilometri a nord di Herat. I due militari, secondo quanto si è appreso, sarebbero rimasti vittima di un attentato compiuto con un ordigno artigianale (Ied) piazzato lungo la strada che stavano percorrendo con un blindato. Nell'attentato non sarebbero rimasti coinvolti altri militari. Anche il precedente attentato che aveva causato la morte di soldati italiani, lo scorso maggio, era avvenuto nella zona di Herat, dove ha sede il quartier generale del nostro contingente.
«LE PAROLE NON HANNO SENSO» - Berlusconi ha detto che quando arrivano queste notizie così drammatiche «ci si domanda se ne vale la pena», per poi aggiungere che proprio in queste situazioni, «bisogna rafforzare l'idea che ne vale la pena». «Le parole non hanno senso», ha aggiunto, non possono «lenire il dolore. C'è solo il fatto - afferma il Cavaliere - di apprezzare chi compie la scelta personale di andare in missione. «La carriera di un soldato - dice il capo del governo - espone a certi rischi. Chi è andato in Afghanistan lo ha fatto per scelta personale». Per il premier, dunque, queste notizie «creano dolore ma è giusto fare quello che facciamo».
...esticatzzi!... perchè non mandi PierPiero, in "Missione di Pace", così la tua famiglia inizia a dare il buon esempio? O vogliamo mandare il figliolo di La Rutta? Tafanus
(Notizia ANSA da Corriere.it) .
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