La condanna di Bruno Vespa per diffamazione nei confronti della Prof. Isabella De Martini: ...eppur si muove...

Il 20 giugno il Tafanus aveva pubblicato un post che raccontava la storia della condanna in appello di Bruno Vespa, per la diffamazione della nostra amica Prof. Isabella De Martini. Chi vuole i dettagli, si legga [il post in questione]. In questo post, fra le altre cose, denunciavamo il fatto che la notizia avesse avuto scarsissimo rilievo sulla stampa (solo il Corriere Mercantile aveva pubblicato due minuscole colonnine). Ovviamente nessuna TV aveva dato notizia di questa condanna. Chi tocca i vespi muore.

Poi il Tafanus ha pubblicato con molto rilievo la notizia, inizialmente ripresa da altri siti web dal nostro blog, finchè qualcuno ha segnalato il post stesso su Virgilio (OKNotizie). Il post è rimasto per circa 36 ore come prima notizia della home-page di OKNotizie, e il Tafanus ha toccato il record di accessi, con oltre 15.000 visite uniche due giorni fa.

Ma, al di la della botta di orgoglio, ciò che ci gratifica è il fatto che a questo punto la notizia abbia iniziato a girare velocemente in rete, e che finalmente sia finita anche su media di maggiori dimensioni. Per esempio nel numero in edicola dell'Espresso, a pagina 20. Dall'Espresso è stato ripreso anche da Dagospia. Ecco cosa pubblica l'Espresso:

Prof batte Vespa 2-0

Bruno Vespa affondato dalla prof Isabella De Martini. La psicologa (?) genovese non ha mandato giù le poche righe che la riguardavano nel libro "La scossa" del conduttore tv. Vespa, parlando del G8 genovese del 2001, sosteneva che la professoressa si sarebbe occupata di organizzare feste e sfilate e che sarebbe stata licenziata per manchevolezze. La De Martini, non avendo ottenuto la pretesa rettifica in grande evidenza, si è rivolta al tribunale, senza chiedere risarcimenti economici, ma solo i danni morali e l'obbligo alla smentita. I giudici di Roma le hanno dato ragione sia in primo grado, sia in appello. Vespa dovrà versare un risarcimento per danni morali di 10 mila euro e pubblicare una smentita su tre importanti quotidiani.
L. P. D. (l'Espresso - 2 luglio 2010)

Da parte mia ho provveduto a modificare la voce  ["Bruno Vespa" su Wikipedia], inserendo la notizia della condanna, che non c'era. Ovviamente ho potuto farlo solo citando il "Corriere Mercantile", e non il Tafanus, perchè su Wikipedia l'auto-promozione non è consentita. D'altronde il mio obiettivo non era quello di promuovere il Tafanus, ma di diffondere la notizia della condanna di Bruno Vespa.

Inoltre, c'è stata - ed era ora - una proliferazione della notizia sul web. Pubblico, a titolo informativo, un elenco certamente lacunoso dei siti che hanno ripreso la notizia, e che ringrazio, sperando che la pandemia prosegua:

# [nuovaresistenza.org]

# [PDCI milena.wordpress]

# [Vesuvionline Il Cannocchiale]

# [wikio.it]

# [liquida.it]

# [Finanza online.com]

# [facebook.com]

# [blogbabel.com]

# [News.titocosta.com]

# [forum.chatta.it/politica]

# [it.paperblog.com]

# [it.facebook.com.notes]

Spero naturalmente che la notizia continui a diffondersi. Appena ci sarà la sentenza scritta e la motivazione, non mancheremo di pubblicare e diffondere il tutto. Per ora ringrazio, anche a nome di Isabella, tutti coloro che hanno fatto la loro parte. Tafanus