Litiga con De Magistris. Contesta i sostenitori di Modena. Sconfessa quelli di Bologna che studiano un patto con il Pd. Il comico contro i suoi eletti
(di Francesca Schianchi - l'Espresso)
Cosa sta succedendo al Populismo Megafonante? Prima scendono dal carro del grillismo Oliviero Beha, Elio Veltri, Pancho Pardi, Franca Rame... poi Flores d'Arcais, che molla Di Pietro, e produce un devastante dossier sull'Italia dei Valori e su Di Pietro stesso; poi arriva la rottura fra Popolo Viola e Grillo; quindi cala il gelo fra Grillo e Di Pietro, compagni di megafono; Infine... Infine rompe con chiunque non sia pronto e prono a subire il suo non-statuto, che in quanto tale può essere modificato in 5 minuti dal suo non-autore...
Il Rag. Grillo, pronto a tutto, ma capace di nulla. Avrebbe una sola cosa da fare, per passare dalle megafonate alla politica: metterci nome e faccia, ma il ragioniere non ama rischiare in proprio. Preferisce metterci il nome e la faccia di altri. Che o obbediscono, o entrano in rotta di collisione con l'imbolsito post-comico della politica, ridotto a fare vacanze da solo a Porto Cervo, nell'ultimo luogo dove un predicatore come lui dovrebbe andare in vacanza. Nella Patria del Cafonal Associato. Ma lasciamo il resto del discorso a Francesca Schianchi. Senza dimenticare (giusto per ponderare bene le cose) che l'Espresso - insieme alla altre testate del gruppo - Repubblica e MicroMega - è stato fra i più longevi ammiratori del comico. Forse solo Michele Santoro ha saputo fare di peggio).
"...caro Beppe, non vorremmo trovarci in una struttura in cui le linee politiche e l'agenda vengano decise solo da te e dal tuo staff attraverso il controllo del simbolo. Firmato: un gruppo di grillini del Meetup di Napoli". Segue invito a incontrarsi, e vari post di commento, come quello di Francesco: "Già il fatto di dover scrivere una lettera, conferma che gli slogan sono falsi". Mentre dalla Campania prendono carta e penna per chiedere più democrazia dal basso, dal suo blog Beppe Grillo continua a pontificare sull'inutilità dei leader e le miserie italiane. Democrazia orizzontale, autonomia dai partiti, massima trasparenza. Doveva essere la formula magica: peccato che focolai di polemica mettano già in crisi la rivoluzione della neonata galassia dei grillini.
Non ci fosse la missiva collettiva di Napoli, ci sarebbero le divisioni nel movimento in Emilia Romagna. Là dove, alle Regionali, il risultato è stato clamoroso, 7 per cento e due eletti, smaltita la sbornia hanno cominciato a litigare. Il primo consigliere, Giovanni Favia, eletto sia a Modena che a Bologna, deve scegliere per quale collegio optare: a seconda di questo, entra in Consiglio regionale il secondo di una città o dell'altra. Per scegliere, selezione tramite "secondarie": diffusione di cd e video dei due pretendenti, sottoposti al voto di 40 "grandi elettori". Risultato: 31 a 8 per il grillino bolognese, Andrea De Franceschi, e strascico di polemiche per l'esclusione della modenese Sandra Poppi, che aveva preso il doppio delle schede nelle urne. "Sono i giochi della vecchia politica", sbottano a Modena.
Finisce a schifìo: interviene Grillo a estromettere dal movimento un militante furibondo che accusa i compagni di voto di scambio. E che per questo lo vogliono denunciare. Per fortuna che sono il nuovo... Anche l'idillio con l'Italia dei Valori sembra già finito. Le prime avvisaglie quando Luigi De Magistris, plebiscitato dal mondo della Rete alle Europee, propone di "fare passi concreti" per dialogare insieme. "I passi se li faccia da solo", risponde acido via blog Grillo: "De Magistris parla a nome del Movimento 5 stelle senza averne l'autorità".
Fatto fuori uno, arriva la disfida con l'eurodeputata Sonia Alfano, già candidata con Grillo alla presidenza della Sicilia. Ha scritto una lettera aperta al comico, per chiedergli "le ragioni del comportamento che negli ultimi mesi hai avuto nei miei confronti": prima l'indifferenza, denuncia, poi "veri e propri attacchi alla mia persona". E dire che fu lui a insistere perché mi candidassi: "Se una risposta non dovesse mai arrivare, potrei essere legittimata a pensare che convincermi a candidarmi in Europa fosse solo un modo per mettermi fuori gioco. "De Magistris è stato il primo ad essere attaccato da Grillo. Poi io. Domani a chi toccherà: a Salvatore Borsellino? A Travaglio?" [...]
Intanto a Bologna, per la prima volta "non precludono" un dialogo col Pd, "solo se le nostre idee e proposte diventassero le loro". Invece lui, il comico genovese, anima e fondatore del movimento, dal blog predica una "rivoluzione" per "mandare via tutta questa gente".
(Francesca Schianchi)
...insomma, un vero democratico. A Bologna "non preclude", ma solo se il PD compra in blocco, e a scatola chiusa, la mercanzia di Grillo. "Solo se le nostre idee diventassero le loro". Solo se il PD accettasse i diktat del partitino 10 volte più piccolo, e già così sfasciato... Matrimonio per procura, senza neanche il diritto a vedete una foto-tessera del partner. E se il PD, senza infognarsi in inutili perdite di tempo, lo mandasse a cagare?
Comunque, su ciò che sta succedendo, ci viene da dire: "meglio tardi che mai". Veramente c'è qualcuno che a queste conclusioni era arrivato prima dei sunnominati Pardi, Rame, Flores d'Arcais, De Magistris, Sonia Alfano, e grillame di vario genere. Ora a fare la guardia al bidone di benzina nella giungla - perchè nessuno li ha avvertiti che la guerra è finita - restano Travaglio, Santoro, ed alcuni grillimi di taglia extra-small, assolutamente irrilevanti. E nessuno che si sia peritato di dare un piccolo sguardo all'andamento dell'arma fine-di.mondo di Grillo: il blog da un triliardo di accessi al giorno, che in effetti viaggia sotto - e non di poco - i 100.000 (tanti, ma non i rivendicati 700/800.000..).
E nessuno che abbia fatto una piccolissima verifica, alla portata di tutti: dal 26 giugno al 2 luglio 2008 sul blog del guru arrivavano in media 2333 commenti al giorno. Nel periodo omologo del 2010, ne arrivano 684. Una piccola flessione di circa il 71%. Forse, prima o poi, persino a qualche "folgorato sulla via di Porto Cervo" verrà da chiedersi il perchè. Chissà se si darà una risposta... Tafanus
Comunque, su ciò che sta succedendo, ci viene da dire: "meglio tardi che mai". Veramente c'è qualcuno che a queste conclusioni era arrivato prima dei sunnominati Pardi, Rame, Flores d'Arcais, De Magistris, Sonia Alfano, e grillame di vario genere. Ora a fare la guardia al bidone di benzina nella giungla - perchè nessuno li ha avvertiti che la guerra è finita - restano Travaglio, Santoro, ed alcuni grillimi di taglia extra-small, assolutamente irrilevanti. E nessuno che si sia peritato di dare un piccolo sguardo all'andamento dell'arma fine-di.mondo di Grillo: il blog da un triliardo di accessi al giorno, che in effetti viaggia sotto - e non di poco - i 100.000 (tanti, ma non i rivendicati 700/800.000..).
E nessuno che abbia fatto una piccolissima verifica, alla portata di tutti: dal 26 giugno al 2 luglio 2008 sul blog del guru arrivavano in media 2333 commenti al giorno. Nel periodo omologo del 2010, ne arrivano 684. Una piccola flessione di circa il 71%. Forse, prima o poi, persino a qualche "folgorato sulla via di Porto Cervo" verrà da chiedersi il perchè. Chissà se si darà una risposta... Tafanus
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