ROMA (7 luglio) - Tensione fra i terremotati e le forze dell'ordine che hanno bloccato i manifestanti arrivati da L'Aquila e dagli altri centri terrenotati dell'Abruzzo per chiedere lo stop alla tasse e altri provvedimenti di sostegno alle zone. I manifestanti, diretti a Palazzo Chigi, hanno tentato di forzare il blocco. Il bilancio è di due feriti fra i manifestanti. E' intervenuto come mediatore Antonio Di Pietro, spiegando che piazza Montecitorio era già bloccata dalla manifestazione dei disabili.
Dopo che il corteo aveva superato il primo blocco delle forze di polizia, grazie a una trattativa con gli organizzatori e alcuni funzionari, i manifestanti sono stati nuovamente bloccati su via del Corso all'incrocio con via di Pietra. La tensione è salita nuovamente e ci sono stati scontri, in particolare sono state lanciate bottiglie piene di acqua e un ragazzo è stato ferito al volto ed è uscito dal corteo con il viso completamente sanguinante mostrando alle telecamere una maglietta macchiata di sangue: «Guardate il sangue. La mia unica colpa è essere un terremotato».C'è rabbia: «Non vogliamo niente di più degli altri terremotati, vogliamo avvicinarci al Parlamento e non ce lo permettono» dfice una donna. Un altro: «Abbiamo perso tutto e ci hanno preso per il culo per tutto questo tempo». Un manifestante ha raccontato: «Io vivo a Parma, la mia famiglia a Roma, non abbiamo più un lavoro e non abbiamo soldi. Vogliamo far capire che L'Aquila è una città morta, qualcosa è stato fatto ma è pochissimo».
Sono circa 5 mila le persone arrivate, oltre che dal comune dell'Aquila, da paesi limitrofi come San Demetrio, Fossa, Torre dei Passeri, in provincia di Pescara, e Sulmona, che pur non essendo stata inserita nell'area dell'epicentro del sisma del 6 aprile 2009 ha subito danni. I manifestanti, arrivati con 40 autobus e in auto, sfilano lungo via del Corso diretti a Montecitorio e nel pomeriggio si concentreranno in piazza Navona. Alla manifestazione, organizzata dal Popolo delle carriole del presidio di piazza del Duomo, hanno aderito tra gli altri i comitati 3 e 32, Rete Aq, Eva (Eco villaggio autocostruito), Cittadini per i cittadini e gli universitari che abitavano la Casa dello studente.
I manifestanti vestono magliette con su scritto «forti e
gentili», come diceva D'Annunzio, «ma non fessi», e portano bandiere
nere e verdi, i colori della città.
Intanto questa notte all 1,03 una lieve scossa di terremoto di magnitudo 2 è stata registrata nel nord dell'Abruzzo, al confine con il Lazio. L'Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia ha localizzato l'epicentro in prossimità dei comuni di Campotosto, Capitignano e Montereale (L'Aquila), e Amatrice (Rieti).
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