Ormai, come è noto, da circa tre anni non capisco di Pietro, e di conseguenza alcuni dei lettori del Tafanus non capiscono me. E allora facciamo a capirci, prendendo spunto da un episodio fresco di giornata.
Quattro giorno fa Rosi Bindi ha avanzato la proposta politica di istituire una commissione parlamentare d'inchiesta sulla c.d. P3, sulla falsariga di quella guidata da Tina Anselmi, nell'82, con un certo successo, sulla P2. Apriti cielo! La proposta non è sua, quindi Tonino parte lancia in resta per distruggerla:
"...non e' attuabile l'attivazione di una commissione d'inchiesta parlamentare sulla P3". Così Di Pietro commenta la proposta di Rosi Bindi. Per il leader Idv la proposta, pur apprezzabile, creerebbe un doppio binario tra magistratura e Parlamento: meglio allora attivare la commissione al termine del lavoro dei magistrati. "Sappiamo bene da chi è composta la maggioranza di questo Parlamento - conclude - vi immaginate personaggi inquisiti come Verdini e Cosentino che si autocondannano?"
Passano quattro giorni, ed oggi Di Pietro precisa il suo, chiamiamolo così, "pensiero", in contrasto alla Bindi:
"...a che serve cercare di colpire i Verdini, i Caliento, i Cosentino? Se uno vuole uccidere una piovra deve colpire la testa. Colpire qualche tentacolo non serve a niente, perchè quelli ricrescono..." (Fonte: TgTre delle 19,00)
Seguono altri exploits di zoologia politica. Concordiamo, sulla zoologia. Meno sulla politica. Perchè dopo aver dato alla Bindi questa lezione di zoo-politica sull'inutilità di colpire un numer two, oggi Tonino dimentica a casa gli appunti di zoo-politica, e presenta una mozione individuale di sfiducia a carico di Caliendo.
Nessun problema, sulla politica. Ma me ne sorgono sulla zoologia. Perchè, per quanto ne so io, Caliendo non è la "testa del polipo", è un tentacolo. Uno dei tanti, come Verdini, come Brancher, come mezzo PdL. E allora? la zoologia del polipo vale per Verdini se parla Bindi, e non vale su Caliendo se parla Di Pietro? Ecco l'exploit verbale (o verboso?) di Tonino lato B:
P3: Di Pietro, basta tergiversare! PD e finiani votino la sfiducia a Caliendo." - ASCA, 28-07-10
"Io ritengo che le istituzioni vadano salvaguardate al di là delle responsabilità penali. Quando è capitato a me, ed ero ministro, mi sono dimesso dopo dodici secondi, ma l'ho potuto fare perchè sapevo di essere innocente. Molte persone, invece, restano al Governo o in Parlamento, perchè sanno che se non hanno uno scudo vengono condannati''. Lo ha affermato il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che questa mattina ha partecipato alla manifestazione indetta dalla Cgil davanti a Montecitorio per protestare contro i tagli del governo.
''E' questa la ragione - spiega - per cui noi dell'IdV abbiamo presentato una mozione di sfiducia contro il sottosegretario Caliendo, perchè riteniamo che non solo lui, ma tutto il governo debba essere sfiduciato''. ''Per questo - spiega - rinnoviamo l'appello a Bersani e a quella componente del Pdl, che fa capo a Fini, di uscire allo scoperto, di smettere di tergiversare. Votiamo tutti insieme una mozione di sfiducia e mettiamo tutti parlamentari davanti alla loro coscienza e alla loro responsabilità. Chi oggi sta con Berlusconi - conclude Di Pietro - è connivente con questo sistema gelatinoso e piduista''.Caro amico ti scrivo, così mi rilasso un po'...
Caro Tonino,
-1) se le commissioni parlamentari sulle varie P2 e P3 non fossero attuabili, non avremmo avuto la commissione Anselmi sulla P2, non avremmo avuto la legge Anselmi sulla Associazioni Segrete dell'82, non conosceremmo i numeri delle tessere di Berlusconi Silvio, di Cicchitto Fabrizio, di Gervasetto, di Costanzo Maurizio, e di tanta altra brava ggente che ruota attorno all'attuale pres-del-cons. O no? Ti spiace spiegarci meglio?
-2) Concordo con te: "personaggi come Cosentino e Verdini" non voterebbero mai contro se stessi. Esattamente come nessuno, nel Popolo dei Ladroni, voterebbe la mozione di sfiducia a Caliendo da te presentata. Ed esattamente come sarebbe bocciata una mozione di sfiducia al Governo.
-3) Anche la richiesta della commissione d'inchiesta della Bindi mette "i parlamentari di fronte alla propria coscienza". Concordo. Vedremmo chi ci sta e chi no. Esattamente come lo vedremmo dalla tua mozione di sfiducia,. Ed esattamente - spiace ricordartelo per l'ennesima volta - come l'abbiamo visto sulla richiesta di istituire una commissione parlamentare sul G8 della macelleria messicana di Genova. Abbiamo visto chi ci stava, e chi non ci stava. E tu, caro Tonino, non ci sei stato. Hai "tergiversato", se non ricordo male, e la commissione non è stata mai istituita. Ho omesso qualcosa?
Si, ho omesso di dire che chi nella faccenda della commissione sul G8 si è schierato coi Berlusconi, i Castelli, i Fini, i Cicchitto, gli Scajola, e via bestemmiando, è stato connivente con quel sistema gelatinoso, piduista, messicano e violento. O no?
Riflettiamo, Tonino, riflettiamo... non pensiamo sempre e solo a rubare lo zerovirgola ai vicini di casa... Tafanus
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