Riceviamo dalla nostra amica trans Barbara X questo approfondimento, che volentieri pubblichiamo, sull'episodio "Zaccai", di cui abbiamo dato notizia ieri. Non siamo entrati nella vicenda delle propensioni sessuali del consigliere post fascista, perchè riteniamo che siano affari suoi (esattamente come la destra avrebbe dovuto trattare le propensioni sessuali di Marrazzo, anzichè usarle per imbastire una sorta di "Bagaglino" della politica.
Lo abbiamo usato (e lo useremo) finchè la destra non avvertirà l'esigenza di scusarsi con tutti i Marrazzo del mondo - meglio se di sinistra. Eccheccazzo... da un politico tutto "Dio Patria Famiglia" abbiamo il diritto di aspettarci stili di vita ben diversi da quelli adottati da un libertino comunista! Da un tizio "Low & Order" abbiamo il diritto di aspettarci tolleranza zero sull'uso della droga. Ci aspettiamo che siano severi con se stessi ALMENO quanto lo sono coi ragazzotti che si fanno uno spinello. Insomma, che si puniscano, immediatamente, con lo strumento delle leggi la loro fortemente volute.
Quindi nessuna pruderie gossippara, ma solo l'esigenza di fare, ancora una volta, chiarezza sull'incapacità di questa destra di mettere insieme il predicare col razzolare. Siamo invece grati a Barbara X per la sua ennesima, puntigliosa rivendicazione del suo diritto ad esistere seguendo la propria identità di genere, e a cercare ancora una volta di aiutarci a capire problematiche sulle quali - lo confesso - le nostre idee sono molto confuse. L'ignoranza è la prima nemica della tolleranza (che brutta parola, "tolleranza"... preferirei di gran lunga che si parlasse di "accettazione"...) Ecco perchè possiamo essere solo grati a Barbara X che, per l'ennesima volta, vi mette la faccia. Tafanus
Lo abbiamo usato (e lo useremo) finchè la destra non avvertirà l'esigenza di scusarsi con tutti i Marrazzo del mondo - meglio se di sinistra. Eccheccazzo... da un politico tutto "Dio Patria Famiglia" abbiamo il diritto di aspettarci stili di vita ben diversi da quelli adottati da un libertino comunista! Da un tizio "Low & Order" abbiamo il diritto di aspettarci tolleranza zero sull'uso della droga. Ci aspettiamo che siano severi con se stessi ALMENO quanto lo sono coi ragazzotti che si fanno uno spinello. Insomma, che si puniscano, immediatamente, con lo strumento delle leggi la loro fortemente volute.
Quindi nessuna pruderie gossippara, ma solo l'esigenza di fare, ancora una volta, chiarezza sull'incapacità di questa destra di mettere insieme il predicare col razzolare. Siamo invece grati a Barbara X per la sua ennesima, puntigliosa rivendicazione del suo diritto ad esistere seguendo la propria identità di genere, e a cercare ancora una volta di aiutarci a capire problematiche sulle quali - lo confesso - le nostre idee sono molto confuse. L'ignoranza è la prima nemica della tolleranza (che brutta parola, "tolleranza"... preferirei di gran lunga che si parlasse di "accettazione"...) Ecco perchè possiamo essere solo grati a Barbara X che, per l'ennesima volta, vi mette la faccia. Tafanus
Ci risiamo, nei prossimi giorni dovrò prepararmi a sentire e a leggere di tutto sul conto delle donne come me: un altro politico è stato beccato in compagnia di alcune trans. Memore dei suoi trascorsi di estremista di destra (Fronte della Gioventù e Movimento Sociale), il nostro (pare fosse strafatto) si è pure esibito in uno pseudocomizio dal balcone, proprio come quel tale che lo faceva a Piazza Venezia, e che sarà sicuramente rimasto uno dei suoi idoli.
E stampa e televisioni ringraziano. Perché nulla fa alzare l’audience e le vendite (e qualcos’altro ancora…) quanto la vicenda di un uomo (magari con un certo ruolo) che venga sorpreso in compagnia di una trans.
La trans – purtroppo - è il proibito; e la relazione con una trans dev’essere tenuta nascosta, secondo la logica idiota della nostra società. Quelle che per mangiare si prostituiscono lo sanno bene; e durante l’esercizio delle proprie funzioni (chiamiamolo così) assumono atteggiamenti per richiamare l’attenzione del cliente da abbindolare.
Costui è sovente un uomo con moglie e figli a casa, un devoto della messa della domenica, uno che vota a destra, uno che disprezza certe manifestazioni come i Pride: ma è anche uno al quale poi non danno nessun fastidio le tette di una trans sul ciglio di una strada, anzi.
Ecco allora che quest’ultimo aspetto può ben sintetizzare ciò che pensa la società delle persone transgender: quando reclamiamo diritti elementari non va bene; quando molte di noi sono costrette a prostituirsi per vivere, allora è giusto che mostrino la mercanzia, a patto che ciò avvenga di notte, in un angolo buio. Lo ribadisco, quelle che hanno la sfortuna di far mercimonio di sé, enfatizzano certi stereotipi per profitto, e il maschio latino (e perbene, ricordiamocelo sempre) puntualmente ci casca.
La parola trans, oggi più che mai, è divenuta nei media il sintagma distruttivo di cui il maschio ha orrore: ma solo nella teoria. Nella pratica le cose vanno molto diversamente, e sappiamo bene come.
E pensare che tutta questa errata considerazione ha origine da un tragico (per noi) equivoco: la gente è convinta (e non glielo sradichi dalla testa nemmeno con le cannonate) che si intraprenda un percorso di transizione perché noi si andrebbe pazze di avere rapporti con gli uomini. Secondo la contorta mentalità dilagante, saremmo dunque delle “iper-gay”!
Ma - dico io - fosse solo una questione di orientamento sessuale, che bisogno avremmo di modificare i nostri corpi? Non si capisce che la nostra è una questione di identità di genere? Perché una trans non deve essere creduta quando dice che, prima del suo percorso, non è mai stata un gay? A questo livello di idiozia è ridotta la società? E’ così lampante, è un concetto così semplice da assimilare: eppure si continua a non voler capire, per seguitare a farci del male.
Sì, il male nasce dall’incomprensione, dall’ostinarsi a lasciare una persona nel vago, nell’indefinibile: e questo perché la nostra società ha bisogno di capri espiatori da escludere dal consorzio civile. E’ una crudeltà, e come tante altre crudeltà la denuncio con forza in questo spazio.
E’ terribile la solitudine alla quale la società condanna la maggior parte di noi. Ed è terribile che i media aspettino sbavando notizie come quella di oggi per aumentare gli ascolti: perché è la massa che alla fin fine le aspetta e le vuole.
Purtroppo, fra gli innumerevoli disastri che produce la TV, c’è anche quello di mostrare un unico modello di persona trans, e cioè la trans che si prostituisce, la trans come pupazzo notturno: e ciò è altamente diseducativo, soprattutto per i più giovani, che vengono indirizzati a una visione agghiacciante dell’argomento. E il delitto si perpetua, si perpetua stancamente fra odio, morte, incomprensioni e scandali.
Barbara X, 2 luglio 2010
E stampa e televisioni ringraziano. Perché nulla fa alzare l’audience e le vendite (e qualcos’altro ancora…) quanto la vicenda di un uomo (magari con un certo ruolo) che venga sorpreso in compagnia di una trans.
La trans – purtroppo - è il proibito; e la relazione con una trans dev’essere tenuta nascosta, secondo la logica idiota della nostra società. Quelle che per mangiare si prostituiscono lo sanno bene; e durante l’esercizio delle proprie funzioni (chiamiamolo così) assumono atteggiamenti per richiamare l’attenzione del cliente da abbindolare.
Costui è sovente un uomo con moglie e figli a casa, un devoto della messa della domenica, uno che vota a destra, uno che disprezza certe manifestazioni come i Pride: ma è anche uno al quale poi non danno nessun fastidio le tette di una trans sul ciglio di una strada, anzi.
Ecco allora che quest’ultimo aspetto può ben sintetizzare ciò che pensa la società delle persone transgender: quando reclamiamo diritti elementari non va bene; quando molte di noi sono costrette a prostituirsi per vivere, allora è giusto che mostrino la mercanzia, a patto che ciò avvenga di notte, in un angolo buio. Lo ribadisco, quelle che hanno la sfortuna di far mercimonio di sé, enfatizzano certi stereotipi per profitto, e il maschio latino (e perbene, ricordiamocelo sempre) puntualmente ci casca.
La parola trans, oggi più che mai, è divenuta nei media il sintagma distruttivo di cui il maschio ha orrore: ma solo nella teoria. Nella pratica le cose vanno molto diversamente, e sappiamo bene come.
E pensare che tutta questa errata considerazione ha origine da un tragico (per noi) equivoco: la gente è convinta (e non glielo sradichi dalla testa nemmeno con le cannonate) che si intraprenda un percorso di transizione perché noi si andrebbe pazze di avere rapporti con gli uomini. Secondo la contorta mentalità dilagante, saremmo dunque delle “iper-gay”!
Ma - dico io - fosse solo una questione di orientamento sessuale, che bisogno avremmo di modificare i nostri corpi? Non si capisce che la nostra è una questione di identità di genere? Perché una trans non deve essere creduta quando dice che, prima del suo percorso, non è mai stata un gay? A questo livello di idiozia è ridotta la società? E’ così lampante, è un concetto così semplice da assimilare: eppure si continua a non voler capire, per seguitare a farci del male.
Sì, il male nasce dall’incomprensione, dall’ostinarsi a lasciare una persona nel vago, nell’indefinibile: e questo perché la nostra società ha bisogno di capri espiatori da escludere dal consorzio civile. E’ una crudeltà, e come tante altre crudeltà la denuncio con forza in questo spazio.
E’ terribile la solitudine alla quale la società condanna la maggior parte di noi. Ed è terribile che i media aspettino sbavando notizie come quella di oggi per aumentare gli ascolti: perché è la massa che alla fin fine le aspetta e le vuole.
Purtroppo, fra gli innumerevoli disastri che produce la TV, c’è anche quello di mostrare un unico modello di persona trans, e cioè la trans che si prostituisce, la trans come pupazzo notturno: e ciò è altamente diseducativo, soprattutto per i più giovani, che vengono indirizzati a una visione agghiacciante dell’argomento. E il delitto si perpetua, si perpetua stancamente fra odio, morte, incomprensioni e scandali.
Barbara X, 2 luglio 2010
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