Confesso che la recente uscita di Barbara Contini sulle donne del PdL mi ha messo di buonumore, perchè le reazioni isteriche delle donne del PdL che più si sono sentite chiamare in causa dalle parole della Contini, mi hanno costretto ad approfondire la questione, ed anche a tentare un arduo confronto fra curricula... Ecco come [Il Messaggero] riporta la notizia (ne faccio una sintesi arbitraria): La Contini attacca le donne del Pdl: «Tutte tacchi a spillo e minigonna». La senatrice apre un nuovo fronte nella lite finiani-Pdl. La Santanché: i tacchi a spillo logorano chi non ce li ha
barbara contini
"...nuova lite fra finiani e berlusconiani doc, ma questa volta in rosa. A innescare la polemica le parole della senatrice Barbara Contini, che da poco ha aderito ai gruppi di Futuro e libertà per l'Italia”, e che accusa il Pdl di non annoverare nei propri ranghi «
donne in gamba» ma di avere invece donne capaci di far carriera armate di «
tacchi a spillo e minigonna». Automatica e sdegnata la difesa delle dirette interessate. C'è chi si dice convinta che sia solo l'ennesima mossa per colpire il premier e chi sceglie l'arma dell'ironia come il sottosegretario Daniela Santanchè: «
I tacchi a spillo - dice ridendo -
logorano chi non ce li ha...»
(...dal che si deduce che secondo la Santascema i tacchi a spillo sono un valore che non è nella disponibilità di tutte le donne, ma solo di una élite... Ed io che ero convinto che fosse un bene nella disponibilità anche delle carrelliste della Conad... NdR)A dare ragione invece alla finiana Contini sono gli esponenti dei Democratici: «La raffica» di reazioni - commenta la vicepresidente dei deputati del Pd Rosa Calipari -
è solo un bell'esempio di fedeltà assoluta al capo-padrone». «
Si tratta di repliche isteriche a parole di verità - è la convinzione di Franco Monaco del coordinamento nazionale dei Democratici -
che sono la prova che è stato messo il dito nella piaga» [...]
Tesi sostenuta dalla Santanchè: «Sarebbe bene che le donne imparassero a fare squadra. Non se ne può più..». Non solo, il sottosegretario all'Attuazione del Programma non ci sta neanche a digerire lo stereotipo che vuole minigonne e tacchi da vertigine come strumenti per arrivare più facilmente al potere. Insomma, quello di Barbara Contini è «
un atteggiamento dettato da un pò di gelosia, dall'invidia e anche dalla stupidità» [...]
...ora io, abituato per mio patrimonio cromosomico a farmi i cazzi degli altri, non riesco a discutere della "stupidità" della Contini, senza parallelamente analizzare l'intelligenza di chi parla di questa stupidità. E quale miglior strumento dell'analisi dei curricula delle due duellanti? Premetto che lo spazio dedicato ai due curricula sarà vistosamente sbilanciato, non tanto perchè io tenti nei confronti della Santanchè una improbabile terapia di "riduzione del danno", ma proprio perchè, mentre sulla Contini ci sono molte cose da dire, sulla simpatica signora Garnero sedicente Santanché, c'è il sottovuoto spinto. Non che il curriculum della Contini sia "clear as fresh water", ma, insomma... giudicate voi:
Barbara Contini Story:
Nata a Milano nel 1961. Laureata in Scienze politiche e in Lingue e Letterature Orientali all'Università di Napoli "L'Orientale", è esperta di peacekeeping. Parla correttamente inglese, francese, giapponese e serbo-croato. Ha lavorato per più di vent'anni all'estero in aree di crisi, (...quindi ha iniziato ben prima della nascita del berlusconismo. NdR) in Kosovo e in Bosnia, dove è stata direttrice dell'OSCE. Funzionaria dell'ONU a Tokyo, dove ha lavorato per nove anni, è stata altresì manager industriale. La sua notorietà è legata alla nomina nel 2003 a Amministratore Civile Provvisorio della provincia irachena di Dhi Qar, che comprende la città di Nassirya, dove fino al 2006 erano stanziate le truppe italiane della coalizione a guida americana. Nel 2005 è stata inviata dal governo italiano in Darfur, dove ha svolto incarichi di coordinamento degli aiuti umanitari.
La "pagine nere"? ho sempre sospettato che Berlusconi mai le avrebbe consentito di operare a livello internazionale con questi livelli di responsabilità, per quanto brava e senza tacchi a spillo, se Barbara non avesse dimostrato simpatia per FI. Nel 2007, Silvio Berlusconi l'ha nominata responsabile per gli elettorali esteri di "Azzurri nel mondo", il movimento politico di Forza Italia. Alle Elezioni politiche 2008 è capolista per il Popolo della Libertà al Senato nella regione Campania, sotto le insegne del Biscione, e con mia delusione - ma senza sorpresa - accetta.
Nel 2010 vengono pubblicate delle intercettazioni telefoniche fra Filippo Fani, stretto collaboratore della Contini, e il latitante Aldo Miccichè, condannato a 25 anni di carcere e ritenuto dagli inquirenti vicino alla 'ndrangheta. Nelle intercettazioni, Miccichè dichiara di aver bruciato pacchi di schede degli elettori italiani all'estero nelle politiche del 2008, perché i voti erano contrari al candidato PdL.
Si rifà però adesso, nell'agosto 2010, abbandonando il nano, e passando coi dissidenti finiani (un duro colpo all'immagine di Berlusconi, proprio per la stima che ha saputo conquistarsi la Contini in ambiti internazionali.
Su [BlitzQuotidiano] la Contini denuncia la losca campagna acquisti del nano nei confronti dei dissidenti finiani: "...la senatrice Barbara Contini ha parlato di una vera e propria “campagna acquisti” tentata dagli uomini della maggioranza: “Nelle ultime 72 ore hanno tentato di offrirmi poltrone affinche’ non aderissi al gruppo di Futuro e Libertà per l’Italia”. La Contini ha tirato in ballo il Giornale, che l’ha accusata di aver chiesto di diventare ministro (al posto del dimissionario Scajola) in cambio della propria “fedeltà” al governo: ”La ricostruzione de “Il Giornale” di oggi sui motivi del mio abbandono del PdL non è farina del sacco di Vittorio Feltri, uomo troppo intelligente per credere una cosa simile, ma di chi crede di poter comprare chiunque” (...chissà a chi si riferiva la Contini... NdR).
La Contini ha spiegato i motivi che l’hanno portata a uscire dal Pdl: “Il Governo non è degno delle mie idee e del rispetto che nutro per lo Stato e per le Istituzioni. Il mio impegno, la mia autorità morale per lo Stato l’ho dimostrata in teatri di guerra non in quello di Palazzo Grazioli”.
Parole alte, però faccio a Barbara Contini la stessa domanda che, su un altro terreno, ho rivolto a Nunzio Mancuso (diatriba su Mondadori ed evasione fiscale): Cara Barbara, ci volevano ANNI, per capire chi fosse Berlusconi, e quale fosse il suo senso dello Stato??? Però, meglio tardi che mai.
Daniela Santanché Story:
Coetanea della Contini, si laurea in Scienza Politiche a Torino. Nel 1983, a 22 anni "fonda una società operante "nel campo del marketing" (???) (...di questa società nessuno ha saputo dirci niente. Anche le panetterie e le mercerie sono "aziende operanti nel campo del marketing"... Se qualcuno riesce a darci informazioni... E' importante, perchè la Garnero scrive di essere una "imprenditrice", e a noi piacerebbe sapere: ma ddechè?... NdR). Sempre nell'83 sposa il chirurgo estetico Paolo Santanchè (del quale continua a sfoggiare il cognome, pur essendo il suo matrimonio "annullato dalla Sacra Rota" nel '95 (quindi, a termini di legge, mai esistito. Usurpazione di cognome francesizzante? ...C'est plus chic... Poco tempo dopo partecipa come concorrente allo show televisivo "W le donne" (...caspita... ma quante cose ha fatto, nell'83?...)
Collaboratrice di Ignazzzio La Russa, nel 1995 entra in Alleanza Nazionale. (...come si diventa "collaboratrici" dell'On. La Russa, a Milano, mentre intanto si è la compagna - o la moglie, le gazzette non spiegano - di un imprenditore potentino? Misteri! NdR)
Tra le file di AN è consulente per la giunta del comune di Milano guidata da Gabriele Albertini (vantando quali esperienze? in quali settori?), mentre nel giugno del 1999 è eletta consigliere provinciale alla provincia di Milano. Nel 2001 si candida per la Camera dei deputati: trombata. Pur non essendo stata eletta, le dimissioni della collega di partito Viviana Beccalossi le hanno dato la possibilità di avere il seggio l'11 luglio 2001. Ma ora viene il bello" Non cambiate canale!!!
Dal 2003 al giugno 2004 è stata nominata assessore comunale di Ragalna, in provincia di Catania, in cui si è occupata di Sport e Grandi Eventi.
SPORT E GRANDI EVENTI A RAGALNA ??????
...ahahaha.... ohi ohi ohi....wow... Ops... mi scuso, ma datemi il tempo di ricompormi: Ragalna (prov. di Catania, ab. 3.448, economia prevalentemente agricola. Nessun "Grande Evento" sportivo o di altro genere noto, nonostante l'impegno della Signora Garnero-Santadeché. Ma come cacchio ci è finita, dai fulgori della politica lumbard e nazionale, in questo posto che si chiama "Ragalna"?
Leggiamo bene. Su Wikipedia, alla sezione "Personaggi Illustri", ci sono ben due nomi: Salvatore Consoli, 1937, Teologo (vivente); e... suprise... Ignazzzio la Russa, 1947, politico, vivente )...ahimé... Perchè Ignazzzio, nato a Paternò, venga annoverato da Wikipedia fra i personaggi illustri di Ragalna, non è dato sapere. Però cominciamo a capire - o almeno così crediamo - perchè la signora Garnero da Cuneo - Torino - Milano - Roma - Potenza sia finita ad occuparsi dei "Grandi Eventi" a Ragalna: "Kataweb Mappe" ci informa che da Paternò a Ragalna corre la distanza di 10 kms., tutti autostradali. Mal contati, 5 minuti d'auto, rispettando i limiti di velocità... Come diceva Andreotti??? "...a pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina..."
Nel 2005 acquista fama imperitura con alcuni episodi: il gesto del dito medio rivolto a dei giovani che contestavano la riforma Moratti, e la proposta di una "porno-tax" dovrebbe pagare chi fruisce di materiale pornografico. (...quindi anche i "fruitori" del suo dito medio? NdR) Nel 2006 viene rieletta alla Camera dei deputati nella lista di AN, nel collegio di Milano. Il 22 ottobre 2006, in diretta a Controcorrente, il programma di approfondimento di SkyTg24, su una discussione che verteva sul velo, è stata aggredita verbalmente dall'imam di Segrate. In seguito a tale episodio è intervenuto il prefetto di Milano che le ha concesso la scorta (quella scorta che non è stata comcessa a Marco Biagi. NdR). Nel 2007 il leader di AN Gianfranco Fini la rimuove da responsabile del dipartimento Pari opportunità del partito.
Scornata, fa il grande salto di qualità: lascia Fini e si fidanza con l'ex autista di sciaraballi della Ciociaria Francesco Storace, un refuso tipografico. L'anno dopo, si candida a premier. Quando si dice la consapevolezza dei propri limiti... da assessore ai grandi eventi di Ragalna, a presidente del consiglio in Italia...
Nello stesso anno, altre due perle: il 28 febbraio afferma: "Per fare carriera non sono mai scesa a compromessi, non ho mai ceduto, in altre parole non l'ho mai data". Quindi aggiunge: "...nella mia carriera sono stata corteggiata da più donne e ne sono lusingata. Il motivo? La verità è che piaccio alle donne perché sono un uomo..." (...chissà se lo la spiegato, a Ignazzzio...". L'8 aprile ha continuato sullo stesso tono, dichiarando: "...Berlusconi è ossessionato da me. Tanto non gliela do..." Insomma, fra diti medi, allusioni leggere al dare o non dare la figa, la Santanché è sempre ai vertici della finesse...
Alle elezioni, la lista La Destra-Fiamma Tricolore non riesce a superare le soglie du sbarramento. Di conseguenza il partito non ottiene alcun parlamentare, inclusa la Santanchè stessa che termina così il proprio mandato. Per i sette anni di attività come deputato, Daniela Santanchè ottiene un TFR di 65.534 euro e un vitalizio mensile di 3.605 euro. La Santanchè dichiarò nel 2007 di voler devolvere in beneficenza il proprio stipendio da parlamentare. Non è dato sapere a chi lo abbia devoluto. Forse ce lo dirà, ne siamo quasi certissimi. Nel settembre 2008 non è più portavoce de La Destra e, in polemica con Francesco Storace, lascia il partito (per la serie "con La Destra non c'è trippa per gatti"). Poche settimane dopo, insieme a Diego Zarneri (leader di Progetto Azione e ad altri ex esponenti de La Destra, dà vita al soggetto Movimento per l'Italia (MpI) (...caspita... nessuno ne ha saputo qualcosa? NdR).
Il seguito? Prevedibile: Il 24 febbraio 2010 Daniela Santanchè incontra i 3 coordinatori del Pdl e formalizza la sua entrata nella maggioranza di governo (verso quel papi ossessionato da lei, che però è inutile che insista, lei non gliela da... NdR). Il 1º marzo seguente riceve dal Consiglio dei ministri l'incarico di sottosegretario al Dipartimento per l'Attuazione del Programma (...caspita... sono curioso di sapere come passa la sua giornata un sottosegretario all'attuazione del programma... telefonerà a Rotondi, affinchè Rotondi telefoni a Berlusconi per sollecitargli le otto centrali nucleari, il Pontre delle Meraviglie, le Due Aliquote, il Quoziente Familiare, e l'asse Palermo - Trieste - Mosca - Vladivostok?)
LA SANTANCHE' e la crisi di coscienza estetica
Come tutti sanno, La Garnero in etc... è fra i soci del Billionaire, Tempio del Cafonal, insieme, fra gli altri, al pregiudicato Flavio Briatore, latitante a St. Thomas, Isole Vergini, per certe condanne per truffa, fino a "sopraggiunta amnistia"), e al pregiudicato Lele Mora. Ma la Santanchè ce l'ha, il senso dell'etica e del buon gusto! Eccome, se ce l'ha... Leggete cosa scriveva solo due anni fa, sul posto di cui è comproprietaria: [dal sito IoBloggo] Andrebbe chiuso, basta veline e cafonal - "Addio a Porto Rotondo, a Porto Cervo e alla Sardegna dei miliardari e del cafonal. Il Billionaire è diseducativo, andrebbe chiuso''. Il ''mea culpa'' arriva da Daniela Santanchè, ex parlamentare di An "Basta con le veline. Addio a Porto Rotondo, a Porto Cervo, alla Sardegna dei miliardari e del cafonal, che forse l'hanno rovinata. Meglio, l'abbiamo rovinata. Così diseducativo. E il Billionaire oggi andrebbe chiuso. Perchè io mi sento a disagio, e sì mi vergogno, vedendo quanto la gente di questi tempi faccia fatica a campare". Il singolare mea culpa è dell'ex candidata premier per "La Destra" di Francesco Storace, Daniela Santanchè, durante le sue vacanze in Costa Smeralda. Eppure - nonostante le sue dichiarazioni - il locale di cui la parlamentare ex An è proprietaria assieme a Flavio Briatore e Lele Mora va a gonfie vele. "Mai così bene. Sempre affollato, champagne nei bicchieri. Non è questo. È che è finita un'epoca, si è chiusa per sempre una stagione. Quella del lusso da sbattere in faccia, da sbandierare. Del Billionaire. Delle Ferrari. E di tutte queste barche enormi, cafonissime, con la gente normale che passa, ti guarda e ti sputerebbe in faccia. Io la mia Aston Martin ora la lascio sempre nel garage".
...e si, Signora mia! brutti tempi! non ci sono più quei beni cafoni di una volta, che la Aston Martin te la tiravano in faccia... Oggi esistono dei raffinatissimi cafoni (anzi,, cafonal...) che la Aston Martin te la tirano addosso con educata discrezione, spiegandoti che non sono così cafonal da "tirarla fuori", ma intanto, senza volerlo, sono costretti ad informarti, con discrezione, che ce l'hanno, la Aston Martin... NdR
ma, non ancora paga di figuracce da cafonal, la esimia dice (è riportato da unionesarda.it):
"...il primo a fiutare che l'aria è cambiata è stato il proprietario di Villa Certosa, il premier Silvio Berlusconi. "Ecco perchè quest'estate non si è mai fatto vedere in giro, ha disertato tutte le feste, non ha mai messo piede al Billionaire. Fino all'anno scorso bisognava legarlo per impedirgli di andare. Ma quali nottate sugli yacht con 400 persone. Serate da 40.000 euro a botta. In casa. Con la moglie, mano nella mano, i figli, i nipotini". E anche la stessa Santanchè racconta di essere rimasta sempre sulla sua barca. "Mai scesa in piazzetta, e ora finalmente parto per Forte dei Marmi e Cortina", racconta. "Qui tanto hanno in mano tutto russi e arabi. E se mi siedo al bar, due caffè, un Bellini e un'acqua minerale, centotrenta euro. Centotrenta euro. Avrei dovuto chiamare la Guardia di finanza".
...e così ci risiamo... vede, signoramia... quelli che a Forte dei Marmi ci andavano quando non era una cosa da cafoni (anzi, da cafonal...) mai e poi mai avrebbero detto "vado a Forte dei Marmi"... quelli che "vestivano alla marinara" dicevano semplicemente "andiamo al forte", e tutti i non cafonal capivano. Insomma, essere soci di Briatore e di Lele Mora nel paradiso del cafonal non è esattamente come stare nel "salotto buono"... Poi vedo che trova il modo di tirarci in faccia, dopo la Aston Martin, anche la barca (di cui ci ha ampiamente parlato nel suo sito, raccontando per filo e per segno la sua intervista a Vogue Mare. Queste cose le lasci fare a noi cafonal piccolo-borghesi, non ci deluda, Signoramia!
E per concludere in bruttezza, la Signora tira fuori Nilde Iotti. Lei si, Signora.
(sal sito Agoravox, ripreso da Liberazione)
«E se dicessimo che Iotti era una escort?» - Daniela Santanchè è appena stata intervistata da Radio24. Per difendere la qualità delle donne Pdl - che non sono belle e basta - sostiene una tesi molto particolare:
"... in questo Paese non c’è più il modello Bindi (non è bella, è nata così, sostiene la Santanché), non c’è più il modello Iotti, che c’è stato in questo Paese per molti anni ... anche se Nilde Iotti è stata la prima amante e forse ha fatto la Presidente della Camera perché era l’amante di Togliatti ...e cosa diciamo, che la Iotti era un Escort? Non credo ... era semplicemente una donna innamorata del capo del Partito Comunista e poi è diventata Presidente della Camera ... se oggi ci fossero quei giornalisti, quegli intellettuali così sofisticati di sinistra, cosa direbbero di Nilde Iotti, che è diventata Presidente della Camera perché era la donna del capo?".
Purtroppo ad intervistare la Santanchè c’era Alessio Maurizi, in stato di coma vegetativo. Ci fosse stato un giornalista, vero questi avrebbe replicato per le rime alle parole di uno dei più inquietanti mostri della politica italiana: dicendo ad esempio che Nilde Iotti è diventata Presidente della Camera ben 15 anni dopo la morte di Togliatti; che i suoi rapporti affettivi con tale nomina non c’entrano quindi una beneamata ceppa; che è stata Presidente per 13 anni di fila (record ancora imbattuto) proprio per la sua storia, per le sue qualità umane, politiche ed intellettuali; che ridurre ad "amanti" il rapporto con Togliatti è così superficiale da risultare imbarazzante; e soprattutto che la Santanchè dovrebbe sciacquarsi le parti siliconate prima di parlare della Iotti, che a differenza sua la partigiana comunista non s’è mai adagiata in posizione orizzontale per nessuno, e tantomeno ha mai dovuto rinunciare alla propria dignità di donna e di politica, pur di rientrare nelle grazie del Papi di turno.
[Audio - dal min. 20, dell'intervista]
P.S. The Coach, tra i commenti: "La "signora" in questione si è pure vantata di essere sta la prima ad introdurre i tacchi a spillo in parlamento, ma si è sbagliata ancora una volta. Prima di lei (non solo in questo) è arrivata l’on. Ilona Staller".
Il ritorno alla casa-madre, sull'albero delle zoccole (pardon... volevo dire degli zoccoli...)
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