Fabrizio Cicchitto auspica un ruolo nel Pdl per l'ex ministro allo Sviluppo economico Claudio Scajola e, intervistato dal Secolo XIX, non usa giri di parole per commentare la contesa con i finiani. «Non accetteremo mai che si ripeta l'operazione di logoramento che è avvenuta sul ddl intercettazioni. La nostra piattaforma è un approccio costruttivo e positivo, ma se si innesta un disegno del dire 'li prendiamo per i fondelli, diamo la fiducia sulla mozione e poi li logoriamo, questa è una roba che durerebbe pochissimo», afferma il capogruppo del Pdl alla Camera.
«Il governo dura se ogni giorno non ha le solite dichiarazioni di sfasciacarrozze». In questo momento, sottolinea Cicchitto, «serve una coalizione solida, che crede nelle ragioni che l'hanno portata a vincere nel 2008 e che, al netto dei dissensi manifestatisi in questo periodo, reputi che i problemi generali del Paese richiedono l'impegno di una maggioranza che - semmai - cerca di avere rapporti positivi con settori come l'Udc e non vive perennemente delle sue contraddizioni». Il partito di Casini, prosegue, «rimane in una linea di opposizione, ma la maggioranza deve avere attenzione alle posizioni e alle proposte che l'Udc avanzerà». Cicchitto, che oggi interviene anche sul Giornale, torna sull'argomento giustizia, definendo «indispensabile una riforma globale che, per quanto possibile, ripristini lo Stato di diritto e la terzietà del giudice e anche che garantisca la leadership politica da attacchi strumentali di natura giudiziaria, così come era previsto originariamente dalla Costituzione».
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