Oggi, durante il dibattito sul nulla che si è tenuto alla Camera, l'on. Cazzola, post-craxiano e neo berlusconiano, ha prodotto le più grandi sciocchezze economiche (dopo quelle del Cammelliere, che nel settore rimane il Number One). Dette senza pudore, con sprezzo del ridicolo e, ahimé, senza che NESSUNO del centro-sinistra, negli interventi successivi, abbia trovato la prontezza di riflessi per sputtanarlo e mandarlo affanculo.
Dunque, l'ineffabile Cazzola, nella foga elogiativa del nano, ha affermato che l'Italia rimane, nonostante tutto, per valore del PIL, il quinto paese al mondo, e il secondo in Europa. A memoria ci sembrava una cazzolata, ma, come è noto, a me piace verificare. Sono quindi andato a prendere i dati del FMI. PIL per nazione aggiornato al 2009, reddito pro-capite stimato al 2010. Abbiamo fatto i valori italiani pari a 100, ed ecco cosa risulta al Fondo Monetario Internazionale, che a noi sembra meno propenso del cazzolaio a fare regali ci compleanno al Cammelliere di Arcore.
Giuliano Cazzola - Fino agli anni '90 dirigente della CGIL, poi pentito e fulminato sulla via del berlusconismo (dopo un lungo innamoramento con Radio Radicale) scrive per testate progressiste quali Il Sole 24 Ore, Il Giornale, Il Quotidiano Nazionale, l'Avvenire, Il Piccolo, Messaggero Veneto, e collabora con le riviste Libero Reporter, Liberal. E' inoltre l'autore di un non vendutissimo libro autogiustificatorio dal titolo "Welfare o no? Prediche inutili di un sindacalista pentito". Un'altra opera che non dovrebbe mancare in nessuna famiglia italiana è il fondamentale "Riformare il welfare è possibile", del 2003, opera nella quale ha riunito, affinchè il tempo non li disperda, tutti gli articoli scritti a quattro mani nientemeno che con Renato Brunetta (Professore. Ve lo dico io, prima che ce lo ricordi Brunetta).
P.S.: Non vorrei fare torto al Cazzolaio dimenticando un altro passaggio fondamentale della sua biografia: Il 2 giugno 2006 è stato insignito dell'onorificenza di Commendatore. Tafanus
Dunque, l'ineffabile Cazzola, nella foga elogiativa del nano, ha affermato che l'Italia rimane, nonostante tutto, per valore del PIL, il quinto paese al mondo, e il secondo in Europa. A memoria ci sembrava una cazzolata, ma, come è noto, a me piace verificare. Sono quindi andato a prendere i dati del FMI. PIL per nazione aggiornato al 2009, reddito pro-capite stimato al 2010. Abbiamo fatto i valori italiani pari a 100, ed ecco cosa risulta al Fondo Monetario Internazionale, che a noi sembra meno propenso del cazzolaio a fare regali ci compleanno al Cammelliere di Arcore.
Sembra, a giudicare dai fatti separati dalle pugnette, che il PIL italiano non sia il 5°, ma il 10°. Insomma, in un mondo serio, dovrebbero cacciarci dal G8.
Anche con riferimento alla posizione dell'Italia in Europa, ovviamente non siamo secondi. Non lo siamo mai stati. Siamo quarti.
Quanto al reddito pro-capite, poi, siamo 15° in Europa, e 21° nel mondo. Insomma, il trionfalismo di Cazzola ci sembra proprio una cazzolata. Peccato che NESSUNO gielo abbia detto.
P.S.: Non vorrei fare torto al Cazzolaio dimenticando un altro passaggio fondamentale della sua biografia: Il 2 giugno 2006 è stato insignito dell'onorificenza di Commendatore. Tafanus
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