La qultura in Lombardia - Ammissione all'università: avanti gli asini, purchè lumbard doc. Venghino, Gelmini e Filini...
Università, l'ultima tentazione della Lega: "Precedenza ai giovani lombardi nei test". Emendamento del Carroccio al Pirellone: si valuti la residenza invece del voto di maturità. Ma c'è di più: il partito di Bossi chiede anche una quota di programmi "padani" nelle scuole.
La Lega in Regione vuole il diritto di prelazione per i lombardi nelle università a numero chiuso e una quota di programmi scolastici padani. È quanto scritto nel testo di due emendamenti al piano regionale di sviluppo presentati dal Carroccio, e approvati dalla settima commissione regionale Cultura e formazione professionale con i soli voti del centrodestra.
«Oggi gli studenti lombardi partono svantaggiati — spiega il consigliere regionale leghista Massimiliano Orsatti — perché nei test di ammissione alle università a numero chiuso si tiene conto anche del voto preso all’esame di maturità, che in alcune regioni del sud è notoriamente dato con generosità» (..."notoriamente"?... Orsatti ha dei dati statistici da proporre? ed è per quello che la ministruzza Gelmini si è fiondata a Reggio Calabria per riuscire a prendere uno straccio di abilitazione? NdR)
Per cui la Lega chiederà che nei test di ammissione non si tenga conto dei voti di maturità. «Successivamente — aggiunge Orsatti — chiediamo una corsia riservata per gli studenti che siano residenti in Lombardia da almeno cinque anni» (..."successivamente": quindi a parte e a prescindere. Su quale presupposto giuridico l'orsetto leghista si basi non è dato sapere... NdR)
Non solo. Gli emendamenti presentati dal Carroccio chiedono di "sostenere in via prioritaria gli studenti lombardi anche sugli interventi a favore del diritto allo studio" e l’effettiva applicazione della legge regionale in cui si stabilisce che il 20 per cento dei programmi deve essere dedicato ad argomenti legati al territorio. «Vogliamo sapere quante scuole lombarde sono a conoscenza di questa possibilità — insiste Orsatti — e quante la stanno applicando. La valutazione dei fondi sul diritto allo studio andrà fatta complessivamente». Insomma, più soldi a chi metterà nei programmi argomenti “padani”.(...cuando si dice essere una città qolta, qalata nella qultura mitteleuropea...)
L’opposizione di centrosinistra è già pronta a dare battaglia quando, probabilmente la prossima settimana, il provvedimento sarà votato dal consiglio regionale. «Ai leghisti non basta la scuola di Adro tappezzata di simboli del partito - attacca il consigliere regionale pd Fabio Pizzul - ora nel mirino del Carroccio è finito addirittura il Piano regionale di sviluppo alla voce istruzione. Gli emendamenti ci fanno pensare che il loro tentativo sia sempre quello di escludere una parte degli studenti. Qui non si parla solo di ragazzi stranieri, visto che potenzialmente saranno penalizzati anche gli studenti novaresi o piacentini, che abitano appena al di là dei confini della regione. L’emergenza di oggi è quella di attuare veramente l’autonomia scolastica, che deve essere anche autonomia dalla politica perché non si ripetano più i casi come quello di Adro».
Il testo del secondo emendamento votato in commissione da Pdl e Lega, infatti, sembra andare proprio nel senso opposto, dove stabilisce che «in ambito didattico, la Regione monitorerà attentamente la reale attuazione e implementazione da parte degli istituti scolastici lombardi degli indirizzi regionali per i programmi scolastici». Anche attraverso la verifica degli «effettivi esiti dell’apprendimento degli studenti lombardi».
...un luminoso avvenire si prepara per gli studenti di Paderno Dugnano e di Pessano con Bornago. Finalmente, "sotto l'egìda" del n° 1 della Pubblica Istruzione in Italia, potranno fare una ricerchina "sui carceri minorili", e potranno ripetere l'auspicio del Primo Cittadino di Ader: "Speriamo che non piovi!". Quando chiederemo un'informazione stradale ad un passante, ci sentiremo rispondere: "vadi a sinistra", e il Provveditùr invierà una circolare per spiegare che da oggi, seguendo l'evoluzione della lingua parlata, si potrà dire "a me mi piace", "vieni anche teeeee?", "la scensore è rotta". E finalmente anche il mitico "batti lei, ragionier Filini", avrà diritto di cittadinanza. Insomma, la congiuntivite non sarà più una malattia, ma un vezzo... Tafanus
Vota il post su
Commenti
La qultura in Lombardia - Ammissione all'università: avanti gli asini, purchè lumbard doc. Venghino, Gelmini e Filini...
Università, l'ultima tentazione della Lega: "Precedenza ai giovani lombardi nei test". Emendamento del Carroccio al Pirellone: si valuti la residenza invece del voto di maturità. Ma c'è di più: il partito di Bossi chiede anche una quota di programmi "padani" nelle scuole.
La Lega in Regione vuole il diritto di prelazione per i lombardi nelle università a numero chiuso e una quota di programmi scolastici padani. È quanto scritto nel testo di due emendamenti al piano regionale di sviluppo presentati dal Carroccio, e approvati dalla settima commissione regionale Cultura e formazione professionale con i soli voti del centrodestra.
«Oggi gli studenti lombardi partono svantaggiati — spiega il consigliere regionale leghista Massimiliano Orsatti — perché nei test di ammissione alle università a numero chiuso si tiene conto anche del voto preso all’esame di maturità, che in alcune regioni del sud è notoriamente dato con generosità» (..."notoriamente"?... Orsatti ha dei dati statistici da proporre? ed è per quello che la ministruzza Gelmini si è fiondata a Reggio Calabria per riuscire a prendere uno straccio di abilitazione? NdR)
Per cui la Lega chiederà che nei test di ammissione non si tenga conto dei voti di maturità. «Successivamente — aggiunge Orsatti — chiediamo una corsia riservata per gli studenti che siano residenti in Lombardia da almeno cinque anni» (..."successivamente": quindi a parte e a prescindere. Su quale presupposto giuridico l'orsetto leghista si basi non è dato sapere... NdR)
Non solo. Gli emendamenti presentati dal Carroccio chiedono di "sostenere in via prioritaria gli studenti lombardi anche sugli interventi a favore del diritto allo studio" e l’effettiva applicazione della legge regionale in cui si stabilisce che il 20 per cento dei programmi deve essere dedicato ad argomenti legati al territorio. «Vogliamo sapere quante scuole lombarde sono a conoscenza di questa possibilità — insiste Orsatti — e quante la stanno applicando. La valutazione dei fondi sul diritto allo studio andrà fatta complessivamente». Insomma, più soldi a chi metterà nei programmi argomenti “padani”.(...cuando si dice essere una città qolta, qalata nella qultura mitteleuropea...)
L’opposizione di centrosinistra è già pronta a dare battaglia quando, probabilmente la prossima settimana, il provvedimento sarà votato dal consiglio regionale. «Ai leghisti non basta la scuola di Adro tappezzata di simboli del partito - attacca il consigliere regionale pd Fabio Pizzul - ora nel mirino del Carroccio è finito addirittura il Piano regionale di sviluppo alla voce istruzione. Gli emendamenti ci fanno pensare che il loro tentativo sia sempre quello di escludere una parte degli studenti. Qui non si parla solo di ragazzi stranieri, visto che potenzialmente saranno penalizzati anche gli studenti novaresi o piacentini, che abitano appena al di là dei confini della regione. L’emergenza di oggi è quella di attuare veramente l’autonomia scolastica, che deve essere anche autonomia dalla politica perché non si ripetano più i casi come quello di Adro».
Il testo del secondo emendamento votato in commissione da Pdl e Lega, infatti, sembra andare proprio nel senso opposto, dove stabilisce che «in ambito didattico, la Regione monitorerà attentamente la reale attuazione e implementazione da parte degli istituti scolastici lombardi degli indirizzi regionali per i programmi scolastici». Anche attraverso la verifica degli «effettivi esiti dell’apprendimento degli studenti lombardi».
...un luminoso avvenire si prepara per gli studenti di Paderno Dugnano e di Pessano con Bornago. Finalmente, "sotto l'egìda" del n° 1 della Pubblica Istruzione in Italia, potranno fare una ricerchina "sui carceri minorili", e potranno ripetere l'auspicio del Primo Cittadino di Ader: "Speriamo che non piovi!". Quando chiederemo un'informazione stradale ad un passante, ci sentiremo rispondere: "vadi a sinistra", e il Provveditùr invierà una circolare per spiegare che da oggi, seguendo l'evoluzione della lingua parlata, si potrà dire "a me mi piace", "vieni anche teeeee?", "la scensore è rotta". E finalmente anche il mitico "batti lei, ragionier Filini", avrà diritto di cittadinanza. Insomma, la congiuntivite non sarà più una malattia, ma un vezzo... Tafanus
SOCIAL
Follow @Tafanus