E' successo al largo delle coste libiche. L'equipaggio non ha avuto conseguenze: ha evitato l’abbordaggio e si è allontanato facendo scalo a Lampedusa. L'imbarcazione di Tripoli è un dono dell'Italia.
Lampedusa (Agrigento), 13 settembre 2010 - Brutta avventura per un motopesca di Mazara del Vallo, bersaglio nella tarda serata di ieri, secondo quanto denunciato dai dieci marittimi dell’"Ariete", dei colpi di mitra sparati dagli uomini di una motovedetta libica che pattugliava la zona di mare, a circa 31 miglia dalle coste del Paese africano di cui la Libia rivendica il controllo.
Nessun ferito, solo molta paura, per questa nuova puntata della "guerra sul mare" tra i pescatori siciliani e le autorità libiche che rivendicano la loro competenza su una fetta consistente del mare Mediterraneo che separa l’Isola dalla Libia.
L’equipaggio dell’"Ariete", un peschereccio di 32 metri iscritto alla marineria di Mazara, ha riferito che era stato intimato l'alt, ma è riuscito ad allontanarsi, evitando l’abbordaggio. Questa mattina, intorno alle 7.30, il motopeschereccio ha raggiunto Lampedusa. La Guardia costiera ha avviato un’inchiesta per verificare l’accaduto e accertare fatti e responsabilità.
"Il mio motopeschereccio stava incrociando e non stava pescando". Lo ha detto Vincenzo Asaro, l’armatore mazarese dell’"Ariete", il motopesca mitragliato nella notte da una motovedetta libica. Asaro ha anche assicurato come la sosta a Lampedusa sia stata "una formalità per denunciare l’evento imprevisto" e che nelle prossime ore l’Ariete riprenderà il mare per un’altra battura di pesca.
Intanto da Lampedusa filtrano le prime indiscrezioni sul racconto degli uomini dell’equipaggio. In particolare, uno dei sette italiani a bordo ha riferito che "la motovedetta battente bandiera libica era del tutto simile ai mezzi usati dalla Guardia di Finanza italiana". Potrebbe dunque trattarsi di una delle sei motovedette che l’Italia ha "regalato" alla Libia per il pattugliamento della costa nell’ambito dei controlli anti-immigrazione.
P.S.: Sempre nell'ambito del Trattato di Amicizia Papi-Pecoraio, potremmo regalare alla Libia anche qualche rampa lancia-missili, e qualche Tornado, col quale raggiungere più facilmente le coste italiane. Tafanus
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