Molto divertente. Nella riunione di ieri sera (si chiama "vertice"!) fra il caimano e il finto laureato in medicina, il tema della discussione è stato quello della defenestrazione di Fini dalla Presidenza della Camera. Le motivazioni? Erano state già rese note, a costo di una figuraccia di merda megagalattica, da Vigor Mortis Sallusti (vicedirettore del Giornale di famigghia), che a "La7", con sprezzo del ridicolo, aveva affermato: "Fini si deve dimettere, perchè non rappresenta più gli interessi della maggioranza".
Da non credere! Eppure è tutto vero! Dalle parti del centro-destra abita una tale ignoranza istituzionale, che tutto è possibile, anche il peggio. Ed allora cominciamo col ricordare al caimano ed al trota-padre come viene eletto, da chi, con quali vincoli, il Presidente della Camera, e quali siano i limiti del suo mandato.
Il Presidente della Camera dei deputati è la terza più importante carica dello Repubblica Italiana dopo quella di Presidente della Repubblica e quella del Senato. Il suo ruolo principale è quello di provvedere al corretto funzionamento della Camera dei Deputati, garantendo l'applicazione del regolamento e provvedendo al buon andamento delle strutture amministrative della stessa. Egli rappresenta la Camera (...la Camrea, cicchitto, la camera... Non Forza Italia... NdR) e, in aula, giudica della ricevibilità dei testi, mantiene l'ordine e dirige la discussione. Al Presidente spetta la scelta della Commissione permanente cui far esaminare i progetti di legge presentati alla Camera (salva opposizione di un capogruppo o di un decimo dei deputati, che rimette all'Aula la decisione) [...]
"L'elezione del Presidente della Camera avviene a scrutinio segreto e, secondo quanto disposto dal regolamento della stessa, a maggioranza con quorum dei due terzi dei componenti nelle prime tre sedute, a maggioranza assoluta dei presenti dopo la terza"
Servirà a qualcosa far osservare a questa armata brancaleone che il Presidente della Camera è espressione dei deputati tutti, e non è di nomina governativa? Servirà a qualcosa far notare che l'obbligo dell'elezione a scrutinio segreto sottolinea con forza, qualora ve ne fosse bisogno, che l'elezione a questa carica viene effettuata garantendo di proposito, attraverso il voto segreto, il pieno esercizio delle libere, individuali convinzioni dei singoli parlamentari, e non con uno strumento che serva a controllare se i deputati obbediscono a Berlusconi e Cicchitto? Non credo. La cultura istituzionale è come il coraggio di Don Abbondio... se uno non ce l'ha...
Ma la Costituzione scritta (l'unica che io conosca) e quella "materiale" (cioè quella che i berluscones vorrebbero che ci fosse ma non c'è), in questa "Banda d'Arcore" sono due optional, da stiracchiare da una parte o dall'altra a seconda di umori e convenienze del momento.
Prendete, ad esempio, la prassi per cui uno dei Presidenti delle due assemblee doveva appartenere alla maggioranza e l'altro al maggior gruppo di opposizione. Questa prassi è stata rigorosamente osservata per 46 anni, da CHIUNQUE. E' stata buttata nel cesso, a partire del '94, con l'arrivo al potere nei Nuovi Statisti. A partire dal primo governo Berlusconi tale prassi è stata interrotta, e la coalizione prevalente alle elezioni ha cominciato a nominare Presidenti di assemblea esponenti della maggioranza stessa (in particolare, per quelli di memoria corta, Irene Pivetti, della Lega Nord fu eletta Presidente della Camera e Carlo Scognamiglio Pasini in Pirelli, di Forza Italia, fu eletto Presidente del Senato).
Resteranno memorabili i tailleurini e le croci vandeane della Pivetti, ora metallara sulle reti Fininvest, ed il discorso inaugurale di Scognamiglio al Senato, giacca sbottonata e mano in tasca, in puro stile carrettiere. La seconda repubblica era cominciata così.
Ora il caimano, sospinto dal suo straripante ego, dalla sua incommensurabile ignoranza, dalla sua approssimativa etica della politica, si è autoconvinto che i presidenti delle assemblee siano rappresentanti degli interessi e dei programmi della maggioranza, come un qualsiasi Maroni, o una Brambilla, o una Carfagna. Tanto che ieri, nel corso del "vertice" (...ahahah...) fra Berlusconi e Bossi, si è deciso di "recarsi al Colle" per chiedere l'appoggio di Napolitano pro dimissioni di Fini. Ma qualcosa dev'essersi inceppata... Che abbiano incontrato in ascensore o alla buvette un costituzionalista di passaggio? Fatto sta che "al Colle" per ora non è pervenuta alcuna richiesta formale d'incontro dai due statisti, che forse sentono aria di vaffanculo. Napolitano, interpellato sull'argomento, non solo ha confermato di NON aver ricevuto nessuna richiesta d'incontro, ma ha anche approfittato per aggiungere che NON ha ricevuto neanche il nome del ministro delle attività produttive. Chissà se a Berlusconi basta così, o Napolitano deve fargli un foglietto illustrativo a fumetti...
La memoria corta del caimanoE veniamo al fatto che il Presidente della Camera non può avere cariche politiche, pena l'obbligo non scritto di dimettersi. Correva l'anno 2002: Pierferdi diventa segretario dell'UDC (una discarica in cui convergono il CCD, il CDU, e ciò che resta della DC). Il 28 gennaio 2006 viene eletto presidente dell'Internazionale Democris.tiana (IDC), succedendo a José María Aznar (carica ASSOLUTAMENTE politica e di parte). Il tutto avviene mentre pierferdi presiede la camera, senza che il cainano abbia nulla da obiettare...
Nella campagna elettorale per le elezioni politiche del 2006, Casini si è posto in prima linea, promuovendo la possibilità, insieme a Gianfranco Fini (ma in disaccordo con un altro importante alleato della Casa delle libertà, la Lega Nord), di una loro possibile alternativa, in caso venisse raccolto un numero di voti maggiore rispetto a quelli di Silvio Berlusconi, per la carica di Presidente del Consiglio dei ministri. L'UDC decide di presentare il suo cognome nel nuovo simbolo del partito. Casini Presidente.
Nel 2006 inizia la XV legislatura (dal 28/04/06 al 6/02/08). Presidente della Camera non viene eletto un cherubino con le alucce e senza sesso, ma, Fausto Bertinotti, pieno zeppo di cariche politiche di parte. All'epoca, nessun problema fu sollevato contro Bertinotti, così presente nei salotti Mediaset, così tifoso del Milan, così trendy...
Pierferdi era stato eletto Presidente della Camera nel 2001, quando aveva pronunciato un memorabile discorso di insediamento, passato alla storia del cabaret italiano, insieme alle piéces di Cochi & Renato e dei "Tre 3":
Dopo il rituale pistolotto della serie "sarò il Presidente di
TUTTI" (lo avrebbe detto, in seguito, persino Schifani, pensate...),
anzichè affidarsi e consegnarsi alla Costituzione della Repubblica
Italiana, si consegna, mani e piedi, alla "Madonna dal Velo Azzurro".
Non male, per il Presidente della Camera di uno Stato laico...
"...Infine,
consentitemi, un personale saluto alla città di Bologna dove sono nato e
cresciuto. Come tutti i bolognesi, mi affido anche io alla protezione
della Madonna di San Luca, confidando nel suo aiuto per svolgere con
serena imparzialità e rigore il mio mandato di Presidente della Camera
dei deputati..."
(Vivi, generali applausi – Il deputato Luciano Violante
sale al banco della Presidenza e si congratula con il Presidente)Pierferdi svolge questo ruolo dal 2001 al 2006. Lo svolge con zelo, stravolgendo, a volte, i regolamenti parlamentari, pur di obbedire al nano di Arcore. Memorabile la violenza recata ai regolamenti durante la discussione della "legge porcata", oggi così criticata, e l'eccesso di zelo nel far passare velocemente TUTTE le leggi ad caimanum.
La Madonna ha sempre avuto un ruolo importante, nella vita dell'UDC. Anche Totò Vasa Vasa Cuffaro, UDC, rinviato a giudizio per associazione esterna, "giura sulla Madonna". Casini si affretta a certificare. "Io su Totò metterei la mano sul fuoco". Chissà se era solo un modo di dire... Chissà se Pierferdi metterebbe ancora la mano sul fuoco...Ma torniamo alle cose facete. A metà esatta del suo "mandato presidenziale ed imparziale", Casini conduce una intensissima attività politica di parte, senza che il caimano abbia nulla da ridire.
Il tutto, nel più assoluto silenzio del Caimano, con tanti cari saluti alla reclamata "asessualità politica" ora reclamata dal Caimano per Fini. Forse viveva Casini come "autonomamente e volontariamente sdraiato", al contrario di quanto sta succedendo ora con Fini? Due prezzi e due misure?
E veniamo al "dovere civico" di denunciare il bilocale di Montecarlo, la cucina Scavolini, e il porta-ombrelli... Come tutti sanno, il caimano ha ordinato da un mese il "trattamento Boffo" su questi argomenti. Parola di Stracquadanio e del suo sito ilpredellino.it
Legittimo quindi il dubbio che il felice acquirente, per 250.000 euri, di una villa da 147 stanze, un milione di mq. di parco privato, 3.000 volumi d'antiquariato, pinacoteca di pregio, sia rimasto sconvolto dalla truffa del bilocale... Anche se, just in case, si tratterebbe di una faccenda fra soggetti privati (Il Signor Fini Gianfranco da Bologna, e la "persona giuridica" denominata "Alleanza Nazionale"). e non un furto alla collettività, come sembra che si vada sempre più configurando l'associazione a delinquere meglio nota come "cricca" del terremoto e di altro.
Non risulta però che nel 2007 il caimano abbia "sciolto i cani" contro il fedele e mansueto alleatto Pierferdi, per qualcosa di più grosso del porta-ombrelli: [...] Nell'agosto 2007 Pierferdi viene coinvolto in una inchiesta de "l'Espresso", nella quale si dimostra come egli abbia acquistato, insieme all'ex moglie, un intero palazzo in una prestigiosissima zona di Roma, intestando gli appartamenti alla stessa ex moglie, all'ex suocera e alle due prime figlie "a prezzi di saldo" [...]
(fonte: Wikipedia)Ora attendiamo sviluppi. Chissà se il caimano si accontenta del nostro flebile vaffanculo, o ne vorrà uno più rumoroso ed autorevole... Wait and see. Se qualcuno ha notizia di una richiesta di colloquio da parte del Caimano, e di Umberto e Renzo Bossi, con Napolitano, ci faccia sapere. Non è necessario pubblicare per esteso il virgolettato della risposta. Questo blog è accessibile anche ai minori, e non gode di "fasce protette"... Tafanus
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