Chi scrive è stato, fino all'avvento dei giornali online, un signore "di una certa età" che acquistava MicroMega in edicola, fresco d'inchiostro. Tanto per sgomberare il campo dal sospetto che abbia qualcosa di personale nei confronti di Flores D'Arcais. Ho smesso di frequentare MicroMega intorno all'8 Settembre 2007 (primo fatale Vaffa-Day), perchè non riuscivo a capacitarmi del fatto che il MIO giornale fosse diventato la cassa di risonanza di quello che, a torto o a ragione, ritenevo un trombone privo di contenuti, un urlatore di sciocchezze, un "predica bene e razzola male". Vedi storia dei condoni fiscali tombali: tuonava contro i condoni, e di nascosto vi aderiva. E vedi storia della censura. Predicava a favore della libertà d'informazione, e poi, dopo aver accettato di rilasciare un'intervista al mio amico Alessandro Gilioli dell'Espresso, con una serie di pretesti, gliela negava. Motivo? Probabilmente, come certi politicanti di lungo corso, Grillo voleva farsi le domande, e darsi le risposte. Marzullo Style.
La prima tappa del "pentimento in tre rate" è abbastanza nota, anche grazie al Tafanus. Vittima illustre, una delle colonne portanti del "micromeghismo" degli ultimi anni: Tonino Di Pietro. Al quale MicroMega chiede conto di certe porcheriole sparse per la penisola, con un numero speciale dal titolo [C'è del marcio in Danimarca - L'IdV regione per regione]
Un dossier impietoso, che documenta le mille porcherie dell'IdV sparse per la penisola. Tonino risponderà qualche settimana dopo, dal suo blog, con uno scritto lunghissimo, illegibile, col quale, più che ribattere al merito dei problemi, ribatte alla forma. Il Tonino che col megafono in mano urlava "no agli inquisiti nelle liste", giustifica inquisiti e condannati nelle sue liste, sulla base della presunzione d'innocenza fino a sentenza definitiva. Presunzione d'innocenza che, evidentemente, vale solo per i candidati dell'IdV. Stessa storia per le accuse di familismo. Se in un partito diverso dal suo qualcuno assume il cognato, trattasi di familismo. Se ciò avviene (ed avviene) nell'IdV, si tratta di "giusto riconoscimento delle capacità del candidato". E' ovvio che dopo questo botta e risposta, pur in assenza di rottura sotto forma di "piazzata", i rapporti di fatto fra Di Pietro e D'Arcais finiscono li.
La seconda tappa del pentimento segue di pochi mesi, e riguarda il divorzio di fatto di MicroMega dal Popolo Viola, movimento "nato dal basso", col contributo determinante della "strana coppia" Di Pietro-Ferrero, sdegnosamente negato da tutte le parti in causa, finchè il nostro dossier non ne ha smascherato attori principali e patetiche comparse. Vedi [I retroscena sul Popolo Viola]
La storia recente è nota: MicroMega diserta ufficialmente la pagliacciata viola del 2 Ottobre, optando per la successiva manifestazione della FIOM. Come suona anacronistico, l'innamoramento per le sciarpette viola dell'anno scorso! Specie ove si consideri che la grafica di MicroMega Online resta sempre di qualche mese indietro rispetto agli eventi. Per esempio, nella grafica d'oggi campeggia ancora, sulla sinistra, un banner che pubblicizza... la manifestazione del 5/12/2009, mentre non c'è un solo riunvio alla manifestazione del 2/10/2010. Fantastico.
Questa settimana, infine, il pentimento finale. Quale sorpresa! Ieri apro la home-page di MicroMega, e mi sembra di avere le allucinazioni... Paolo Flores D'Arcais che apre, lui, proprio lui, un dibattimo sul tema se Grillo sia "un po' qualunquista"! Sembra di sognare, perchè noi, che Grillo sia qualunquista (e non un po', ma proprio tanto, e della peggiore specie) lo ripetiamo da oltre tre anni, con dovizia di prove documentali, e con perdita di amici, di lettori, di redattori...)
Ma vale la pena di leggere integralmente il breve articolo col quale Flores dìArcais apre questo (tardivo) dibattito. Meglio tardi che mai:
Dibattito - Beppe Grillo è un po’ qualunquista? Dì la tua
(di Paolo Flores d'Arcais - Micromega)
Sabato 16 ottobre si è svolta, come è noto, una straordinaria manifestazione indetta dalla Fiom e aperta a molte altre istanze “non operaie” della società civile. Beppe Grillo ha voluto contrapporre gli operai che erano in piazza con coloro che erano sul palco, tutti e senza eccezione. Ha espresso ai primi la sua solidarietà, ai secondi la sua condanna senza appello.
In un lungo articolo su “Il Fatto quotidiano” dedicato alla giornata della Fiom e alle grandi prospettive che essa apre per le opposizioni, Flores d’Arcais ha notato, en passant, che una risposta compiuta alle inadempienze delle attuali opposizioni parlamentari "non potrà venire dal qualunquismo con cui Beppe Grillo sta ibernando nell’avvitamento del ‘vaffa’ le energie giovanili degli elettori ‘cinque stelle’”.
Un navigatore del sito, Claudio Matti, ha protestato con questa lettera: “Signor Flores, lei è stata una delle prime persone che mi hanno ‘svegliato’ mesi fa, dopo aver sentito le sue parole durante un incontro; la stimo e il suo articolo è bellissimo ma alla fine inciampa... peccato. Dare del qualunquista a Grillo lascia intendere che ha qualcosa di personale nei confronti del Beppe. Da un intellettuale come lei queste cose fanno male e lasciano perplessi, perché è un comportamento da bambini dell’asilo parliamoci chiaro... ce ne fossero di qualunquisti come Beppe Grillo e come quelli che credono nel Movimento 5 Stelle! Detto questo andiamo avanti uniti. Cordiali saluti e VIVA LA FIOM!”.
Flores d’Arcais ha replicato brevemente: “Beppe Grillo ha scritto che è ‘per la solidarietà agli operai di piazza San Giovanni, non a coloro che erano sul palco’ senza eccezioni. Non a Landini (che ha proposto il salario di cittadinanza!), non a Emergency, non al movimento per l’acqua pubblica, o ai tre operai licenziati di Pomigliano, o alla studentessa dell’Onda, ecc. A me questo sembra qualunquismo. Un vero peccato, visto le molte buone cause che poi sostiene”.
Ne è seguito un breve dibattito. Che vorremmo riprendere e ampliare. La prospettiva che il governo Berlusconi cada e si vada a elezioni anticipate è infatti piuttosto probabile. Sostenere che tutti, compresi dirigenti Fiom e Emergency, comunque non meritano appoggio, segnala o meno un problema di qualunquismo?
Tanto più che rifiutare tutti gli altri oppositori di Berlusconi perche non sono dei “nostri” e dunque chiudersi nello splendido isolamento delle proprie liste cinque stelle potrebbe contribuire alla definitiva vittoria di Berlusconi. Definitiva, perché questa volta significherebbe la Presidenza della Repubblica, il controllo della Corte Costituzionale, e modifiche della Costituzione a suo (di Berlusconi) arbitrio.
Vorremmo un vero dibattito. Fatto di argomentazioni razionali, non di insulti. (Paolo Flores d'Arcais)
Il dibattito è di fatto partito, con tre articoli: uno dell'amico Gilioli: Alessandro Gilioli: [Le due facce di Beppe Grillo]
L'altro di Pellizzetti: [Grillo versus FIOM, come marketing di se stessi]
Il terzo è un contributo audio di De Magistris, dal titolo: [Sulla piazza FIOM Grillo fa demagogia]
Da parte mia, ho inviato ieri sera un breve commento [breve commento], che trascrivo per evitarvi il fastidio di andarlo a cercare:
Il qualunquismo di Grillo - Caro Flores, io che sia un personaggio ricco solo di qualunquismo della peggiore specie lo predico esattamente da tre anni abbondanti. Dal primo Vaffa-Day dell'8 settembre 2007. Il perchè? Troppo lungo da spiegare. Ma poichè per tre anni, ogni volta che ho toccato l'argomento "Grillo", il mio blog è stato sommerso da insulti e richieste di spiegazioni (e a volte anche da minacce in stile mafioso), non potendo ogni volta spiegare ex-novo le ragioni del mio dissenso da Grillo, ho raccolto in un unico post, sul mio blog, i links ai molti articoli scritti su Grillo.
Nel darle il benvenuto fra coloro che cominciano ad accorgersi di chi sia Grillo, devo avvertirla che parecchi miei posts non sono esattamente degli sperticati elogi nei Suoi confronti. Quindi se non pubblicherà questo mio commento, capirò, e non ne farò una tragedia. Ma nella sua premessa lei chiede di aprire un dibattito serio e approfondito, e questo, anche se non le piacerà, è il mio contributo al dibattito. Ne faccia quello che vuole.
Cordialmente, Antonio Crea, alias "Tafanus"
Allegato: Link alla raccolta [Fenomenologia di Beppe Grillo]
(Inviato da tafanus il 25 ottobre 2010 alle 23:30)
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