Il Prefetto di Brescia, Livia Narcisa Brassesco Pace, con competenza su Adro e sulla Scuola infestata da simboli leghisti, difende la sua inettitudine. In modo penoso.
Non è irrilevante sapere che la Signora ci costa, di solo stipendio annuale, circa 155.000 €, più fringe benefits...
"Abbiamo sempre posto la massima attenzione. Il silenzio non è disinteresse. Ho fatto tutto quello mi compete in accordo con il Ministero" (...in accordo col Ministero??? lei, signora prefetta, deve operare "in accordo con le vigenti leggi, non col Ministero, alias Maroni. E in caso di conflitto fra legge e Maroni, lei deve rispetto alle leggi, e non a Maroni, signoramia... NdR)
Il prefetto si difende. Lo fa con discrezione e, lo si capisce dalle circostanze, quasi controvoglia, messa alle strette dai cronisti durante una visita istituzionale al Comune di Gavardo. Narcisa Brassesco Pace è stata accusata in questi giorni di troppi silenzi davanti a quei 700 simboli del Sole delle Alpi sulla scuola di Adro.
"...non intendo commentare - ha spiegato davanti a chi gli chiedeva un parere sulle richieste di rimozione avanzate dal Pd - ma mi limito a dire che il silenzio non è sempre segno di disattenzione. In questo caso è esattamente il contrario. Ho seguito la questione Adro con grandissimo interesse e sin dal primo momento. Ho fatto tutto quello che mi compete, relazionando ogni aspetto al Ministero dell'Interno..."
Altro, il rappresentante del Governo a Brescia, non dice, se non che "basta conoscere le leggi, e le leggi sono chiare...", lasciando intendere quanto siano angusti i margini di manovre per imporre la rimozione" (...peccato che la prefetta a quattro nomi non ci dica in base a quali leggi il Rappresentate dello Stato debba subire passivamente la prepotenza e le violazioni delle leggi dello Stato, che lei dovrebbe rappresentare, da parte del sindachicchio di un comune di 6.417 abitanti...)
In sua difesa intanto sono intervenuti ieri i parlamentari del Pdl Viviana Beccalossi, Adriano Paroli e Giuseppe Romele: «È un attacco gratuito e strumentale che si commenta da solo. Il Pd le sta tentando proprio tutte per accendere i toni e distogliere l'attenzione del proprio elettorato, dall'assenza di spessore ed argomenti. La nostra posizione a riguardo è la piena solidarietà al Prefetto, che in questi anni ha operato in modo impeccabile, equilibrato ed esemplare». (Cara Viviana Bellagnocca Beccalossi, a me, come abbia operato in quest'anno la prefetta di burro, con frega una minchia. A me interessa sapere come stia operando "hic et nunc", su questa puttanata della scuola di Adro. MdR)
Arriva anche la controreplica di chi ha chiesto a Maroni la rimozione del prefetto, i deputati Paolo Corsini e Pierangelo Ferrari del PD:
«Una replica zelante, evidentemente sollecitata, e del tutto fuori luogo. La loro difesa d'ufficio del prefetto è irricevibile. Dicano da che parte stanno, con Napolitano o con il sindaco di Adro».
Chi toglierà i Soli delle Alpi dalla scuola di Adro e, soprattutto, chi pagherà il conto?
(secondo quanto risulta a Bresciaoggi, la trattativa è in pieno svolgimento. Il sindaco chiede una "razionalizzazione" e non una completa bonifica; il ministero, per bocca della responsabile del dicastero, Maristella Gelmini, preme al contrario per togliere completamente i simboli dalla scuola che non deve avere fregi di partito al suo interno. Il prefetto, dal canto suo, auspica una soluzione rapida e accetta di iniziare a parlare di "razionalizzazione". Come finirà la trattativa?
Sinceramente, siamo allibiti di fronte all'idea che su un illecito così palese, qualcuno possa chiedere, e qualcuno possa accettare di trattare, di "razionalizzazione", che non significa niente. Razionalizzazione? se anzichè 700 simboli ne lasciamo 70, 7 o 1 va tutto bene??? Mi ricorda tanto quella mamma che essendosi diffusa nel paesetto la voce che la figlia minorenne fosse incinta, abbia replicato: "...si, è incinta, ma solo un po'...) Passi l'ignoranza istituzionale e civica di questo sindaco da operetta di Adro (terza media inferiore, e stipendiuccio da 1500 euro al mese), ma come si può concepire che alti dirigenti dello stato, da 13.000 euro al mese, possano pensare di imbarcarsi in una discussione sulla "razionalizzazione" del numero dei "soli delle Alpi" con questo evasore fiscale?
Intanto apprendiamo da [blitzquotidianio.it] quanto segue:
"...due parlamentari bresciani del Pd, Paolo Corsini e Pierangelo Ferrari, hanno presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno Roberto Maroni affinché trasferisca il prefetto di Brescia dopo le vicende legate alla scuola di Adro:
”Il ministro Maroni provveda al trasferimento del Prefetto di Brescia, dottoressa Brassesco Pace. Per noi questa è una misura ormai inevitabile dopo la vicenda, ormai universalmente nota, della scuola di Adro dove il sindaco ha dato un oscuro esempio del tipo di regime ‘leghista-padano’ che si intende instaurare nella scuola pubblica. Il Prefetto di Brescia, sempre presente a manifestazioni di rappresentanza, a inaugurazioni e celebrazioni, non ha preso alcuna posizione in questa delicata vicenda, assumendo un atteggiamento pilatesco, facendo finta di non vedere, evitando di dire ciò che era più logico, cioè richiamare pubblicamente il sindaco al rispetto delle norme connesse all’utilizzazione di bandiere e simboli nelle sedi pubbliche. Per questo, riteniamo che sia doveroso un intervento sanzionatorio nei confronti dello stesso Prefetto, che non ha voluto garantire la legalità”.
Noi siamo TOTALMENTE d'accordo con questa richiesta, e da domani inizieremo a sostenerla anche con la creazione di gruppi su facebook, e di una petizione sulla quale raccogliere le firme di tutti i cittadini, di qualsiasi colore politico, desiderosi di restituire decoro e laicità a tutte le scuole pubbliche d'Italia.
P.S.: Sentite cosa è stata capace di dichiarare questa prefetta a quattro ruote motrici, in visita "di rappresentanza" a Brescia Oggi:
"...sarà il direttore di [Brescia Oggi], Maurizio Cattaneo, a pronunciare il nome «proibito», e a dire che «è stato un errore mettere i simboli leghisti in una scuola, perchè l'istruzione si connette a valori profondi e va rispettata». Ed ecco la risposta della ineffabile prefetta 4N:
"Con la riforma del Titolo V della Costituzione la sovraordinazione tra Stato ed enti locali è stata sostituita da una «leale collaborazione», sottolinea il prefetto. «Tra i miei compiti c'è il coordinamento degli enti locali non la potestà su di essi, quindi il mio compito è mediare tra interessi diversi». Così viene alla luce pure la parola della contesa, la «mediazione» che da parte di alcuni è stata vista come un temporeggiamento per non decidere.
Ecco, da oggi sappiamo che il rispetto della legalità, in Provincia di Brescia questa signora a quattro nomi e a 13.000 euri potrà far osservare le leggi, ma solo in caso di accordo col sindaco di Adro, tale Lancini. Altrimenti, partirà un bel mercato delle vacche chiamato "razionalizzazione". Dopo la "contestualizzazione della bestemmia", introdotta da Mons. Fisichella, avremo la "razionalizzazione degli illeciti", introdotta dalla Signora ai quattro formaggi Livia Narcisa Brassesco Pace.
Tafanus
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