E' passato un mese da quando abbiamo cominciato ad occuparci, con petulanza, del caso della [Scuola Patana di Adro] Scuola Patana di Adro (BS), senza che né il Prefetto di Brescia, né il Provveditore agli Studi, competenti per territorio, abbiano ritenuto di intervenire, per ristabilire la legalità, se non con esilaranti palleggi di responsabilità, e con - da parte del Prefetto, esilaranti ridefinizioni verso il basso dei propri poteri, e di non meno esilaranti trattative col sindaco di Adro achi spetta il costo della rimozione dei simboli? ci deve essere una rimozione dei simboli o una loro "razionalizzazione"?)
Ora questo indecente muro di gomma istituzionale DEVE essere buttato giù. Se la Signora Prefetta e la Signora Provveditora ritengono di non avere spalle abbastanza forti per intervenire al ristabilimento della legalità, a spese di chi la legalità ha vietato, vadano a casa, a godersi la meritata pensione. Passino la mano ageente più fresca. Nessuno le obbliga al sacrificio di restare a lavorare per noi.
Per aiutarle a decidere se ristabilire la legalità o andarsene, ci accingiamo ad inviare alla Procura della Repubblica di Brescia l'esposto-denuncia che segue, e che rispediremo nuovamente, periodicamente, alla Procura ed alla stampa, corredato dalle firme che riusciremo a raccogliere, finchè non avremo risposte. Quello che segue è il testo dell'esposto:
Alla Procura della Repubblica di Brescia
Via Moretto 78
25121 Brescia (BS)
Esposto e richiesta di accertamento di eventuali reati
I cittadini le cui firme sono visibili [nell'elenco allegato], chiedono che la Procura di Brescia accerti se nella installazione di simboli di partito all'interno della Scuola G.Miglio di Adro (BS), e nella loro mancata rimozione, siano configurabili reati a carico:
-a) del Sindaco di Adro, Oscar Lencini, che ha commissionato e/o permesso l'installazione di simboli di partito in una scuola pubblica, e dei membri della sua giunta;
-b) del Responsabile dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Brescia, Signora Maria Rosa Raimondi, per omessa sorveglianza su una Scuola rientrante nella sua giurisdizione, e per aver omesso di ordinare la rimozione dei simboli di partito;
-c) del Preside della Scuola, per aver permesso la prosecuzione delle lezioni in una scuola con simboli di un partito politico, mortificando il diritto degli alunni, dei genitori e dei docenti alla "apoliticità" della scuola pubblica;
-d) del Prefetto di Brescia, Signora Livia Narcisa Brassesco Pace, per essere venuta meno alla sua funzione istituzionale di far osservare con ogni mezzo, anche coattivo, l'osservanza del divieto di esporre simboli di partito all'interno di una scuola; per aver intavolato col sindaco di Brescia una oscena trattativa in cui si parla non già di pura, semplice e TOTALE rimozione dalla Scuola di Adro di OGNI singolo simbolo di partiti politici, ma di una "razionalizzazione" dei simboli stessi; per aver affermato che in questa sconcia faccenda lei si "relaziona" al Ministro (peraltro senza specificare a QUALE ministro); per non aver afferrato il principio che un Prefetto rappresenta il Potere Esecutivo, e non il potere di un singolo ministero, che è gestito da un particolare ministro, facente riferimento ad un particolare partito politico.
-e) del Ministro degli Interni, per non aver proceduto all'immediato commissariamento di un comune la cui giunta, rifiutandosi di ottemperare alle norme di legge, deve essere immediatamente sciolta.
-f) si chiede inoltre di verificare se i costi per la rimozione dei simboli di partito e del ripristino delle opere eventualmente danneggiate a causa della rimozione debbano essere a carico della collettività, o solo dei responsabili degli illeciti (Sindaco, e membri della giunta che hanno approvato i relativi provvedimenti)
I cittadini firmatari di questo esposto si attendono da questa Procura risposte urgenti, anche al fine di permettere ai genitori degli alunni della Scuola di Adro di chiedere il passaggio dei loro figli ad una scuola in regola con le leggi dello Stato, ed anche al fine di evitare che i genitori degli alunni di questa scuola, esasperati per l'assenza dello Stato e per la mortificazione dei loro diritti, possano pensare di risolvere per conto loro il problema.
Distinti saluti.
(Segue in chiaro la mia firma, i miei dati anagrafici, il mio domicilio)
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Tutti gli amici del tafanus, e tutti coloro che hanno interesse a far cessare questo sconcio, possono dare il loro contributo, in diversi modi:
-1) firmando questa raccolta di firme;
-2) se hanno un blog o un sito, mettendo sulla home-page il logo animato alla raccolta delle firme, il cui codice html potrà essere scaricato [dal sito firmiamo.it];
-3) facendo un "Copia & Incolla" [dell'URL della petizione], oppure di [questo post], e facendolo circolare fra amici, siti che frequentano, giornali accessibili alla posta e/o ai commenti dei lettori. Gli indirizzi dei blogs che linkeranno questa petizione, saranno elencati sul sito di firmiamo.it
-4) Coloro che sono registrati si facebook, possono segnalare con un click questa iniziativa a tutti i loro contatti sia attraverso il link [segnala questa petizione ai tuoi contatti facebook], presente sul sito firmiamo.it, sia condividendo questo post sulla propria pagina facebook, cliccando sul pulsante "share" (in alto, sulla colonna sinistra del Tafanus), e cercando il logo facebook).
-5) inventandosi qualsiasi altra iniziativa venga loro in mente.
Chi volesse rinfrescarsi le idee di chi sia, e come sia fatta la prefetta di Brescia, può leggere questo [Post del Tafanus], a lei dedicato.
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