Grillo: “Saviano fa godere Berlusconi come un riccio”
(di Beatrice Borromeo - Il Fatto)
Gli attacchi a Roberto Saviano? Ce li si aspetta dal ministro dell’Interno Roberto Maroni – con cui lo scrittore ieri ha fatto pace (invitandolo a leggere un elenco nella puntata di lunedì) – ma non da Beppe Grillo. Appena dieci minuti dopo l’inizio della quarta e ultima tappa romana del suo spettacolo – Beppe Grillo is back – il comico genovese fa ammutolire il suo pubblico: “Saviano? Fa godere il nano come un riccio”.
Eppure c’erano 3.500 persone, al Gran Teatro (tutto esaurito) di Roma, pronte ad applaudire appena si è fatto il nome dello scrittore di Gomorra. E rimaste invece con le mani a mezz’aria. Grillo ha spiegato: “Saviano, che per carità è bravissimo, qualche nome lo deve pur fare, altrimenti si fa solo tirare in mezzo”. Il riferimento è all’ultima puntata di Vieni via con me, quando il racconto delle commistioni tra la ‘ndrangheta e la Lega in Lombardia è rimasto privo di volti e identità note. Ma, complici gli attacchi e le minacce di querela del ministro dell’Interno Roberto Maroni, il pubblico ha accolto con molta freddezza la polemica.
La maggioranza dei presenti, gran parte ragazzi, si è guardata con la faccia stupita, ha bisbigliato “boh”, è tornata a fissare Grillo aspettando una spiegazione. E il rincaro è arrivato subito: “Signori! Italiani! Aprite gli occhi: Vieni via con me lo produce Endemol, e chi è Endemol? È Berlusconi. Il programma fa ascolti altissimi: quindi Berlusconi guadagna un sacco di soldi. Se aggiungiamo che Saviano non fa i nomi dei politici collusi, né in Lombardia né in Parlamento, è chiaro che poi il nano gode come un riccio”. Nessun fischio, nessun applauso. Anche perché il pubblico di Grillo e quello di Saviano spesso coincidono.
Ma se in sala nessuno ha il coraggio di protestare, sul sito beppegrillo.it quasi la totalità dei commenti al post “Il banco Endemol vince sempre” si schiera con lo scrittore. “Ma neanche Saviano va più bene? – scrive Elisabetta – Grillo, io sono tua fan, seguo il blog, ti sovvenziono, e tu stai a guardare quanto guadagna lui? Queste critiche le fanno solo Libero e il Giornale… fate voi”. Scrive Grillo dopo la prima puntata di Vieni via con me: “Saviano e Fazio hanno avuto il 25 per cento di share, con più di 7 milioni di spettatori. Ricordiamo che Mediaset, che è di Berlusconi, ha azioni Endemol, e faccio notare che fra gli azionisti ci sono anche Telecinco e varie scatole cinesi”.
Ma i naviganti non gradiscono: “Anche Benigni non va più guardato, sennò ingrassiamo Berlusconi?”, è il post di Anto. E ancora: “Purtroppo me l’aspettavo questo tipo di commento sul blog, e mi viene voglia di mandare tutti affan…” provoca Pietro. Solo due i post favorevoli, di Riccardo e dell’utente “sono scoraggiato”: “Il dio denaro ha convertito tutti. Non si possono sentire Benigni (Medusa) e Saviano (Mondadori) nella trasmissione (Endemol) parlare di antimafia e antiberlusconismo” e “Viva la coerenza!” [...]
Questa la scarna non-notizia riportata dal Fatto. L'ultima pisciatina fuori dal vaso del cazzaro di Genova. E' una non-notizia il fatto che Grillo attacchi chiunque non sia Grillo, ed è una non-notizia che ogni volta gli ineffabili grillini caschino dal pero, mostrando di non aver ancora capito chi sia Grillo. Eppure non sarebbe difficile... Ma non è di Grillo che voglio parlare. Chi vuole, trova sul Tafanus, nella categoria "Grillo", tutto ciò che gli può servire, e anche di più. Ormai io su costui non ho nulla da aggiungere.
Questo post è destinato a qualcuno un po' più consistente di Grillo: a Marco Travaglio, che da anni sposa, amplifica, esalta qualsiasi minchiata faccia o dica Grillo. Ma che oggi si trova nella scomoda posizione di essere uno dei fondatori e giornalisti di punta dello stesso "Fatto" su cui è apparsa la cronaca impietosa di questa ennesima pisciatina fuori dal vaso di Grillo. Dico BRAVA a Beatrice Borromeo, la quale non può ignorare che questo articolo non può far scoppiare di gioia Marco Travaglio, da tre anni sempre assiso alla destra del padre, con occhi adoranti, articolesse che sono acritiche apologie del cazzaro, e persino una presenza in video fissa, settimanale, sul blog del cazzaro stesso.
Sarebbe per me un gioco da ragazzi, impietoso, ma molto "time-consuming", andare sui siti di Griòllo, di Travaglio, sugli archivi di Carta Canta, r dimostrare che MAI, in tre anni, Travaglio ha osato attaccare Grillo. Eppure in quest'arco di tempo qualche stronzatina sarebbe anche emersa, sul comico. O no? Gico facile, esattamente come è stato gioco facile dimostrare che da quando si era costituita la "compagnia di giro" di Grillo-Travaglio-Pardi-Di Pietro-D'Arcais-Adinolfi, MAI, in tre anni, Travaglio ha trovato un solo argomento da "Carta Canta" ove illustrare le incoerenze di Tonino.
Ora la compagnia di giro si è ridotta. Pancho Pardi si è defilato; Di Pietro ha fondato la sua compagnia "Viola"; Flores d'Arcais attacca Di Pietro (inaudito!), non promuove più il Popoloi Viola ma la FIOM, e non adora più Grillo. E, incredibile ma vero! quando ancora - sempre più raramente e inutilmente - mi tocca parlare di Grillo, non sono più preso d'assalto da grillini turbo-fascisti d'assalto!
Ma anche Grillo ha i suoi "giapponesi nella giungla". Per esempio l'irrilevante Mario Adinolfi, più noto come giocatore di poker che come mens politica, e, ahimé, Marco Travaglio, autentico giapponese rimasto nella giungla, a guardia del bidone di benzina, a guerra finita da anni...
Ecco cosa scrivevano i nostri due giapponesi all'epoca delle primarie del PD, vinte da Bersani: [Fonte: AdnKronos]:
"E' la notizia più divertente del decennio". Commenta così Marco Travaglio la notizia della candidatura di Beppe Grillo alle primarie del Pd, annunciata dal comico sul suo blog. "E' geniale", aggiunge Travaglio, apprendendo della candidatura. "Credo che sicuramente prenderebbe un sacco di voti - prosegue -. Le ultime elezioni europee hanno dimostrato che è sufficiente mettere qualcuno che dica cose vere e forti e la gente ci si attacca e lo vota".
Quanto alle eventuali reazioni degli altri candidati alle primarie, Travaglio aggiunge: "Non so come reagiranno, ma se non ricordo male quando alle primarie si candidarono personaggi come Di Pietro, Furio Colombo e Pannella si trovarono dei geroglifici formali per non farli candidare".
Quelli che l'ineffabile Travaglio chiama graziosamente "geroglifici formali" sono le regole statutarie del PD, che fissano chiaramente i requisiti per la candidatura alle primarie. Per Travaglio le regole sono declassate a "geroglifici formali". Per me, che sono all'antica, le regole sono regole, e finchè non vengono modificate, vanno rispettate. Poi si accoda, in tono minore, l'altro giapponese, Adinolfi:
"...dal canto suo Mario Adinolfi, candidato alla segreteria del Pd e membro della direzione nazionale, commenta: "Se lo fa con serietà, se non è una boutade estiva, se conosce e accetta le regole e si sottopone al vaglio degli iscritti al Pd iscrivendosi lui stesso entro i termini stabiliti, a me viene da dire solo una cosa a Beppe Grillo: benvenuto tra noi".
"Ho paura che tra qualche giorno - aggiunge - scoprirà che le modalità di presentazione al congresso sono complesse e burocratiche, ma deve essere serio e evitare grida qualunquiste. Io faccio fin d'ora appello ai burocrati del Pd affinché non impediscano nei fatti la candidatura di Beppe Grillo: i circoli siano veramente aperti e raccolgano le iscrizioni di tutti, 'grillini' compresi. E' una grande occasione per accogliere all'interno del nostro partito migliaia di persone che, sbagliando, in passato abbiamo confinato nel segmento della cosiddetta 'antipolitica".
Adinolfi, campione di poker e di cerchiobottismo, dall'interno della direzione del PD, di cui fa parte, "auspica" che il PD trovi un éscamotage per permettere al cazzaro di porsi al di sopra delle regole del PD. Allegria! Eugène Ionesco è vivo, è ancora fra di noi. Ed è un campione di poker...
Ma il giovane vecchio Travaglio supera se stesso col "Passaparola" del 15 novemnbre, con una ennesima "apologia di cazzaro", che per sfortuna capita a pochi giorni soltanto dalla "pisciatina fuori dal vaso" di Grillo su Saviano. Travaglio scopre che TUTTI i politici (o quasi) stanno attingendo a piene mani alla genialità politica di Grillo, maitre à penser del XXI secolo. Estrapoliamo alcuni passaggi:
Nel Passaparola di lunedì 15 novembre 2010, Marco Travaglio misura i comportamenti pre-elettorali della nuova e vecchia nomenclatura partitica e constata il saccheggio del programma di Beppe Grillo da parte di molti, da Futuro e Liberta’ al PD (...nientemeno...)
[...] mi veniva in mente, vedendo il risultato delle elezioni primarie per le comunali a Milano e vedendo un po’ quello che succede in questi ultimi giorni di Pompei, che qualcuno forse prima o poi dovrebbe chiedere scusa a Beppe Grillo, perché mai come in questo periodo si sentono echeggiare in bocca a politici o politicanti, nonché a commentatori insigni dei giornali, alcune idee che vengono sempre presentate come nuove da chi le tira fuori e che in realtà sono tutte copiate dai due V-day, ai quali personalmente sono orgoglioso di avere partecipato sul palco a Bologna e a Torino.
[...] Questa non è l’unica battaglia grillina che torna in auge all’improvviso in bocche altrui, nelle stesse bocche che avevano vomitato veleno contro i V-day e contro chi li aveva promossi, per esempio mi è capitato di sentire Renzi, il giovane Renzi, il Sindaco di Firenze, il rottamatore della vecchia nomenclatura del PD, proporre a Annozero e nella convention che si è tenuta alla stazione Leopolda di Firenze con tutti i quarantenni del partito, due, massimo tre legislature in Parlamento e poi a casa, ma guarda un po’ che idea geniale! Vi ricordate quando l’abbiamo proposto al V-day? Botte da orbi, terroristi, fascisti, qualunquisti, giustizialisti eversivi, golpisti, camice nere, brune, rosse, ne dissero di tutti i colori, adesso lo propone il Renzi e quindi tutti naturalmente a valutare con largo interesse questa proposta che è copiata anche quella! [...]
...no, caro Travaglio! non so gli altri, ma noi sulla faccenda delle due o tre legislature abbiamo dato in testa al suo grillo, esattamente come a Renzi. Semplicemente perchè è un'idiozia. Semplicemente perchè in qualsiasi lavoro, dopo 10/15 anni di acquisizione di conoscenze, esperienze e professionalità, in genere si è all'apice - e forse non ancora - della professionalità e del rendimento...
Vedi, Travaglio, non è che noi, o i partiti, in questi anni siamo stati attaccati con una flebo a Beppe Grillo per spiare, carpire, succhiare le sue idee geniali. Abbiamo trovato molto più da scrivere sulle sue cazzate, che sulle sue idee geniali. Ma quando si dicono banalità, credimi, è quasi scontato che, in un paese tendenzialmente incolto, qualunquista, acritico (altrimenti non avremmo avuto il "quasi ventennio" berlusconiano) le banalità trovino epigoni. Vorrei essere capito bene: non è il Genio di Grillo, che il Tempo Galantuomo fa finalmente emergere. Le Grandi Verità di Grillo, quando non erano delle minchiate costituzionali o tecnologiche (la incandidabilità dopo una condanna in primo grado, l'auto ad idrogeno, i rifiuti-zero, la washball), erano della banalità assolute.
Vedi, Travaglio, se da alcuni decenni la casalinga di Voghera dice che non c'è più rispetto per gli anziani, il pane non è più quello di una volta, e i ladri devono andare tutti in galera, non è che se oggi le stesse cose le ripete pari pari la casalinga di Grosseto questa abbia vissuto studiando per anni il sapere di Grillo, e adesso lo stia plagiando. Le cazzate e le banalità sono come le spore dei funghi, o come l'alga assassina. Vanno in giro da sole, come le banalità alla Catalano, e nessuno riesce a fermarle.
Ciò che tu giudichi una vittoria e una "rivincita postuma" del "pensiero" di grillo, io ritengo invece che sia la prova della inarrestabile capacità di penetrazione e diffusione delle cazzate e delle "polveri sottili". Ma poichè non ricordo di UN SOLO CASO in cui tu abbia detto, con umiltà, "forse ho sbagliato", anche adesso, temo, ci spiegherai che Saviano è un qualunquista profittatore di Endemol & Berlusconi. Grillo, il Genio del XXI Secolo, ha già iniziato a farlo. L'entendence suivrà. Tafanus
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