Oggi non ho voglia di scrivere, anche perchè non saprei da dove cominciare. Dal nano che in conferenza stampa dice di aver rispettato gli impegni di ripulire Napoli entro tre giorni, senza che nessun giornalista degno di questo nome gli sbatta in faccia una foto? O da Minzolini che fa slittare il TgUno per non togliere neanche un nanosecondo al nano primo? No, troppa nausea, il giorno della Vigilia di Natale...
Mi limiterò quindi a tre piccoli riferimenti numerici:
-a) nel "milleproroghe vengono tolti alla editoria cooperativa e di partito 50 milioni di €. Molti giornali - e non solo di sinistra - sono condannati a morte. Il Manifesto, Liberazione, Europa, Il Riformista, ma anche La Padania. Tutti i giornali condannati oggi ne parlano, tranne la Padania. I bravi giornalisti patani preferiscono morire in silenzio, piuttosto che ribellarsi al nano o al Senatur. Quando si dice gli eroi celtici...
-b) quanti sono 50 milioni di euro? Esattamente la sessantesima parte di quanto spendiamo in un anno per crepare, ogni tanto, nella impossibile "missione di pace" in Afghanistan. Al rifinanziamento della missione sono stati assehnati un miliardo e mezzo di euro per i prossimi sei mesi. Cioè 6.000 miliardi di lire su base annuale. Un bel pezzo dell'ultima finanziaria.
-c) 50 milioni sono tanti? si, sono tanti, specie se servono a finanziare quella comunicazione che il nano non controlla. Ma sono solo il 40% di quanto Nichi Vendola, il nuovo che avanza, si è impegnato a dare a don Verzè, socio di Berlusconi, per finanziare il "San Raffaele di Puglia".
E' proprio vero, 50 milioni possono essere pochi o tanti. Dipende da come si vedono le cose. Provate a chiederlo ai terremotati de l'Aquila (quelli con l'acqua piovana corrente nelle C.A.S.E, le caldaie del riscaldamento rotte, e la moratoria fiscale che finisce qui. E in questo giorno in cui comincia a grondare la retorica, e forse se ci va di culo potremo rivedere in TV "Tutti insieme appassionatamente", e persino "La Principessa Sissi", non ho molta voglia né di pensarci, né di parlarne.
Buon Natale a tutti quelli che ci credono. Tafanus
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