E' uscito finalmente il sito dei rottamatori, che era dato per funzionante già un mese fa. Si chiama Prossima Fermata Italia (quando si dice la modestia...) Ed è uscito anche il Vocabolario di Firenze", tanto atteso, che racchiude la summa del pensiero emerso dalla "tre giorni" della Leopolda, organizzata dai rottamatori Matteo Renzi e "Pippo" Giuseppe Civati.
Riporto integralmente questo fantastico documento, che racconta meglio di ogni possibile "ragggionamendo" quanto tutti i populisti si rassomiglino. Idee alle quali proprio non si può dire di no, tantissime; raccordo di queste fantastiche idee con concetti noiosi quali "Fattibilità", "Copertura Finanziaria"? prossimo allo zero assoluto.
IL VOCABOLARIO DI FIRENZE
Il Vocabolario è l'elenco dei temi e delle nostre proposte per la Prossima Italia. Ogni voce è il risultato della sintesi di quanto discusso nel corso dei nostri incontri, ed è organizzata secondo lo schema "una parola, uno slogan, una proposta, un'azione, un interprete"
ACQUA - Bene comune, dei comuni e dei cittadini
Ogni sistema territoriale e i Comuni in particolare devono decidere con quali modalità gestire l’acqua, attraverso un percorso di partecipazione dei cittadini. Le società che gestiscono il servizio idrico non debbono essere scalate, né si può trasformare l’acqua in un business, per nessuno. L’acqua del sindaco va promossa tra i cittadini in tutto il territorio nazionale.
AMMORTIZZATORI SOCIALI - Trattamenti uniformi e garantiti, non favori
Nell’attesa di una più ampia riforma, si dovrebbe avviare la progressiva eliminazione della CIG straordinaria e in deroga, ormai largamente abusata. Spesso, la sua concessione finisce col dipendere dal grado di pressione socio-politica che l’impresa riesce ad esercitare nei confronti delle Istituzioni, piuttosto che da una valutazione oggettiva del suo stato di crisi. Meglio, allora, uniformare i criteri di concessione sulla base di parametri predefiniti, con meccanismi autorizzativi il più possibile automatici, estesi a tutte le tipologie di impresa. Con i risparmi eventualmente conseguiti si può sperimentare l’attivazione di un reddito minimo per fasce di popolazione attiva (donne, giovani inoccupati), che costituisca facilitazione e incentivo per un loro ingresso nel mercato del lavoro. Proposta da concertare subito con le parti sociali. (...spunta immediatamente, nei commenti, la solita richiesta del "reddito minimo garantito". Applausi delle folle. Indicazioni circa la copertura: non pervenute - NdR)
ASTENSIONE - Anche chi non vota conta
Il numero dei parlamentari eletti dipende dalla reale partecipazione dei cittadini. Se il numero previsto con un’affluenza dell’80% è 500 parlamentari, in presenza di una diminuzione di partecipanti al voto, diminuiscono anche gli eletti, in proporzione dell’affluenza del territorio che li esprime (...ma va??? e c'era bisogno della Leopolda? NdR)
BENE COMUNE - L’Italia siamo noi
L’idea di bene comune come cornice dell’azione politica della nuova Italia che verrà. La difesa e la promozione del bene comune, inteso come quell’insieme di risorse materiali e immateriali, esauribili e cognitive, sono alla base del nuovo patto sociale che deve essere scritto per il prossimo futuro. Parlare di bene comune è parlare di rispetto, solidarietà, condivisione, crescita: significa riconoscere l’ontologica ed insostituibile necessità di questi beni per tutti, e il loro non essere proprietà esclusiva di nessuno. Energia, acqua, terra, ma anche conoscenza, saperi, lavoro, strutture di comunicazione (il web). Ripartire dall’idea di bene comune per tracciare i binari della “nuova” politica significa arricchire le battaglie politiche e sociali di una dimensione culturale, capace di catalizzare le differenti individualità e identità collettive intorno ad un progetto di attualizzazione e reinvenzione delle pratiche di opposizione e dei processi di definizione delle alternative (...aiuto...)
CONCORSI - Talenti non parenti
È severamente vietato assumere parenti nella Pubblica Amministrazione. Il nepotismo all’italiana si deve rovesciare nel suo contrario (...parenti di chi? NESSUNO che abbia un parente nella Pubblica Amministrazione può entrare nella PA? Chi ha un parente professore a Chioggia può fare il postino a Canicattì?)
CONSUMO DI SUOLO - Una volta qui sarà tutta campagna
In ogni comune si privilegino il recupero e il già edificato, evitando il consumo di suolo e strutturando un percorso di compensazione ecologica. Si utilizzi la formula della . Si chieda un vero federalismo demaniale, in cui si passi dalle caserme alle case, in una gamma di soluzioni che consentano di offrire la casa per tutti. Si neghi l’utilizzo degli oneri di urbanizzazione per la spesa corrente (...aiuto! passiamo dalle "caserme" - immagino i palazzoni - alle "case" - immagino ridenti villette a schiera - risparmiando il suolo? Neanche Adriano Celentano...)
COSTO - Ce la possiamo fare da soli
Superamento dell’attuale regime dei rimborsi elettorali, con eliminazione di alcune anomalie. Nessun rimborso ulteriore se la legislatura termina anticipatamente (come invece ora sta accadendo con i rimborsi del 2006, che saranno percepiti dalle forze politiche fino al 2011, anche quelle forze politiche che non ci sono più). Attualmente, solo una minima parte del finanziamento ai partiti è volontario, anche per la scarsa fiducia nei confronti dei partiti. Nella Terza Repubblica, però, i partiti dovranno dimostrare di essere progressivamente capaci di fare da soli, ridimensionando il rimborso elettorale e rendendo pubblici e leggibili i propri bilanci. Chi si candida, si impegni solennemente a seguire questa regola (...qualche idea anche su come "dimostrare" la capacità futura di farcela? Qualche idea sul fatto che la politica sarà così riservata solo a Berlusconi e a Paperon de' Paperoni? Che bisogno c'è, per i candidati, di "impegnarsi", se c'è già una legge da rispettare?...)
CREDITO PUBBLICO - Dalla parte dei promettenti e non dei conoscenti
Si deve dare credito a chi lo merita. La retorica contro il debito serve solo a strangolare energie e a perpetrare un paese in cui può investire solo chi ha soldi o conoscenze. Dobbiamo premiare le competenze con un credito davvero accessibile: mettiamo la burocrazia al servizio di iniziativa e capacità, e cambiamo la giustizia civile. Se questo paese avesse la giustizia civile del Lussemburgo, i mutui costerebbero l’1% in meno all’anno: mille euro risparmiati a famiglia. Poi, lasciamo operare le banche e il mercato del credito: se liberiamo le giuste energie, la crescita del paese si finanzia da sola. Facciamo un’impresa in 30 giorni. Dovunque governiamo noi (...noi chi? con quali strumenti? leggi che cambiano ad ogni cinta daziaria??? Grillo, dove sei?...)
DEBITO PUBBLICO - Il futuro comincia oggi
Non c’è futuro molto diverso dal presente se non si liberano progressivamente le risorse assorbite dal debito pubblico e dalla spesa per i relativi interessi, che tornerà a crescere non appena i tassi risaliranno dai bassi valori imposti dalla crisi. E gli italiani dovranno continuare a risparmiare per garantire la tenuta contabile di un sistema che mantiene tutti (famiglie, imprese, Stato, e anche le banche) in condizione di stallo. Diminuire il debito si deve; quando la proposta della Commissione Europea per il nuovo Patto di Stabilità e di Crescita diventerà operativa, dovremo in ogni caso essere pronti a farlo. Cominciamo con le politiche strutturali: una revisione profonda della spesa dello Stato, che elimini le sacche storiche di spesa inefficiente, incrostatesi nel tempo. E con un programma credibile e sostenibile di rientro dal debito. Chiedere che si faccia fin dalla prossima finanziaria (...grande idea! ridurre il debito "si deve"! e noi che pensavamo che osse un optional! e qualche indicazione sul "come" e "a spese di chi" no?...)
DEMOCRAZIA - Il popolo, non i leader
Le primarie come unico strumento di selezione per le candidature alle elezioni politiche ed amministrative. In particolare, le primarie sono necessarie per scegliere i candidati al Parlamento, a maggior ragione in regime di Porcellum (...a maggior ragione?...) I candidati a responsabilità di partito non devono essere eletti su indicazione dei dirigenti in carica ma votati dagli iscritti sulla base di autocandidature (...col Porcellum?...)
EQUITA' - Sono le regole che fanno il mercato
Le regole non possono essere utilizzate per garantire interessi consolidati i cui portatori sono esentati dal confrontarsi sul mercato. È quello che succede in Italia con l’esercizio delle professioni, largamente sotto il controllo degli Ordini: che, naturalmente, si autotutelano, regolando la quantità di nuovi ingressi, con meccanismi di selezione lunghi, costosi e di dubbia efficacia. Il risultato è il blocco pressoché totale di ogni ascensore sociale. L’impossibilità per tanti giovani meritevoli di spendersi in posizioni chiave per lo sviluppo del paese. L’assenza di incentivi a migliorare le prestazioni professionali che si avrebbe in regime di concorrenza. Chiedere di completare subito la liberalizzazione delle società di professionisti.
ETERNITA' - Non per sempre: tre mandati, poi mandati a casa
Rispetto dello Statuto del Pd, del buon senso e di un’idea della politica che abbia il ricambio tra le sue corde. Ricambio non solo e non tanto generazionale, ma di responsabilità. Vale per il Parlamento, per gli incarichi amministrativi e di partito. Divieto di accumulo delle cariche, anche a livello di partito, non solo delle istituzioni (...grandioso! Grillo docet... iniziamo fra poco da Civati, che compie il terzo mandato? Ma si!!! basta vedere le grandi prove dei Lupi, delle Gelmini... "ggiovane è bbello"...)
FISCO - Dall’immobile al mobile, per crescere
Come evitare a questo paese di diventare un villaggio vacanze e tornare ad essere un luogo per chi vuole fare? Mettiamo il fisco al servizio del paese, invece che il paese al servizio del fisco, favorendo le energie represse senza gravare sul debito pubblico. Ogni euro in meno da tasse sui fattori produttivi – i lavoratori e le imprese – viene da tasse sul patrimonio immobiliare. Questo paese tassa meno gli immobili e i grandi patrimoni di Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti Tutto a saldo zero: per chi produce, da chi aspetta. Immobile appunto. Partiamo dalla prossima finanziaria (grande idea! cosa tassiamo, la prima e unica abitazione di chi ci sta ancora pagando un mutuo? Ma c'era già questa cosa... si chiamava ICI...)
IMPRESE - Piccolo è sempre meno bello
Oltre il 90% delle imprese italiane ha meno di dieci dipendenti. Nell’era della globalizzazione avanzata, questo è nanismo. Queste imprese stanno soffrendo molto per la crisi internazionale, per la stagnazione della domanda interna, per le crescenti difficoltà di accesso al credito. L’altro 10%, invece, ha cominciato a riprendersi: e più sono grandi, migliori sono le performance. Allora, basta incentivi a protezione della piccola dimensione delle imprese: sostegno solo a chi investe per crescere, innovare, associarsi. Superando anche il mito del distretto, ormai logorato dalla pressione di una competizione internazionale sempre più vasta. Proposta da concertare subito con le parti sociali (...mi sembra un'idea grandiosa! diamo una bella mazzata a ciò che ha tenuto in piedi l'Italia - la PMI, i distretti - e diamo tutto a ENI, ENEL, Impregilo... senza dimenticare l'ENAV e la Finmeccanica, per piacere...)
ITALIANI - Sì al diritto di suolo, perché l’Italia del futuro è già cominciata
Oggi, in Italia, risiedono 5 milioni di immigrati regolari, ma l’integrazione di italiani e stranieri e la formazione di una nuova (multi)cultura sono ancora lontani. Se vogliamo che la società del futuro non sia formata da isole separate, ma sia coesa in un’armoniosa convivenza, dobbiamo iniziare – da subito – a progettare la cittadinanza del futuro: la nostra. E dobbiamo farlo insieme, Italiani e stranieri, come se già oggi fossimo il futuro che abbiamo in mente. Cittadinanza ai nati in Italia e dopo cinque anni a tutti coloro che ne facciano richiesta, stabilendo un tempo preciso nel quale questa cittadinanza debba essere concessa o rifiutata. Promozione di una campagna di informazione sui dati reali e di una mobilitazione nazionale contro tutte le forme di discriminazione e di razzismo. Spostare la competenza del rilascio dei titoli di soggiorno agli enti locali e non alle questure e riduzione dei tempi di rilascio come (dovrebbe essere) previsto dalla legge. Se si vuole ‘integrare’, come si sente ripetere ogni minuto, bisogna mettere tutti nelle condizioni di farlo, senza perdere tempo. (...gestione dei permessi di soggiorno al sindaco di Adro, a quello di Ponteranica e a quello di Treviso?... Certo, le cose migliorerebbero di colpo. Amico, queste cose le deve regolare una legge nazionale, non un eventuale sindaco scemo. O no?...)
LAVORO - Lavoro incerto, sussidio certo
La dualità del nostro mercato del lavoro si fonda sull’incertezza a cui sono soggetti molti dei lavoratori di questo paese. Incertezza sulla durata del rapporto di lavoro, incertezza sul valore della formazione aziendale e, infine, incertezza sull’assegno di disoccupazione che si riceve quando si perde il lavoro. Bisogna ridurre questa incertezza con un percorso chiaro e unico di entrata nel mercato del lavoro e offrire un assegno di disoccupazione al lavoratore temporaneamente disoccupato. Per un tempo limitato, ma per tutti. Così forse la flessibilità farà anche rima con libertà. Facciamo dei fondi integrativi regionali per la disoccupazione. Dovunque governiamo noi (...se vi cresce del tempo, parliamo anche di coperture, di quantum, di durata?...)
LEALTA’ - Non prendiamoci in giro
La concorrenza sleale non è solo quella con chi produce all’estero. La concorrenza sleale avviene anche tra vicini di casa. Il lavoro nero, oltretutto, richiama immigrazione, alla ricerca di manodopera a basso costo, senza diritti e sicurezza. Non ronde, quindi, ma un battaglione di ispettori del lavoro e un protocollo condiviso con la Guardia di Finanza. Un’aggravante in questo senso per chi ‘assume’ manodopera straniera in nero potrebbe disincentivare questo fenomeno. Presentazione di una proposta di legge in questo senso alle Camere.
MERITO E RICAMBIO - Primarie non primari
Nell’assegnazione degli incarichi la priorità è per chi è in possesso di capacità e competenze specifiche. Si deve inoltre sempre garantire una equa rappresentatività a tutti i livelli di donne, di giovani e di migranti. Applicazione di standard di valutazione sull’operato di eletti e nominati ad incarichi pubblici. Pubblicità dei redditi, con i criteri adottati per poter lavorare alla Casa Bianca (...non ci diresti chi nomina i valiutatori?...)
PARTECIPAZIONE - L’efficienza è democratica
Nel XXI secolo e in un Paese economicamente e socialmente avanzato, il superamento del conflitto tra capitale e lavoro non si può tradurre con: “il capitale comanda e il lavoro si contenti di mantenere il posto”. Si può, invece, chiamare il lavoro a condividere responsabilità e rischio di gestione, in vista di un consolidamento della posizione lavorativa e di una redditività futura. Perché, ad esempio, invece di abbassare i salari e aumentare i tempi di lavoro, non si chiede ai lavoratori un investimento in tempo di lavoro anticipato in vista di una partecipazione pro quota alla profittabilità prevista? Le forme partecipative sperimentate sono ormai tante, in USA come in Germania, cioè nei salotti buoni dell’economia di mercato: entriamo anche noi nel club. Proposta da concertare subito con le parti sociali (di quali USA parli? di quelli che abbattono la popolarità di Obama reo di aver varato la riforma sanitaria? o di quelli che hanno messo in ginocchio se stessi e il mondo con la più grande crisi finanziaria dal 1929, grazie alla speculazione tollerata e incentivata? o di quella dell'industria dell'auto, che ha ridotto fin oltre il 50% i salari?... No, grazie!)
RICCHEZZA, NON RENDITE - Incoraggiamo il rischio, scoraggiamo la speculazione
Attraverso il mercato finanziario si finanziano le imprese. Lasciamo dunque invariata l’attuale aliquota sui capital gains di chi compra titoli sul mercato primario, quello cioè dove si finanzia il capitale produttivo delle imprese. Aumentiamo invece l’aliquota, portandola al 20% vigente nel resto d’Europa, sui capital gains di chi compra e vende titoli sul mercato secondario, dove si generano solo rendite finanziarie. Chiedere che si faccia subito.
SOBRIETA’ - Più casti, meno casta
Metà parlamentari a metà prezzo, perché un onorevole guadagni come un amministratore (il sindaco di Firenze attualmente percepisce uno stipendio che è un terzo di quello dei parlamentari). Profonda revisione del sistema pensionistico per i parlamentari, a cominciare dalla prossima legislatura. Chi si candida, si impegni solennemente a seguire questa regola (...questa non l'avevo mai sentita prima,,, non che sia sbagliata... semplicemente non c'era bisogno di stare tre giorni alla Leopolda... E perchè mai chi si candida dovrebbe "impegnarsi" a fare qualcosa che è determinato per legge? Oppure ognuno si fissa da solo il suo stipendiuccio? scusa, ma oggi sono lento di comprendonio...)
TRASPARENZA E ONESTA’ - Il mio nome è mai più.
I condannati per reati gravi e/o di corruzione, concussione o d’abuso di posizione pubblica non devono avere più accesso a incarichi pubblici. Ogni eletto o rappresentante politico e istituzionale presenta annualmente il proprio stato patrimoniale alla commissione di garanzia che verifica l’inesistenza di conflitti d’interessi. Per evitare che il controllato nomini il controllore ogni organizzazione politica e sociale si dota di organismi di controllo amministrativo e ispettivo, esterni, autonomi e mai indicati dagli organi esecutivi. L’aspirante candidato parlamentare deve dichiarare in quale misura, se eletto, intende proseguire con il proprio impegno professionale e, in ogni caso, non può esercitare nessuna altra attività nel tempo previsto per l’impegno parlamentare. Negli enti o società gestite dal pubblico vanno nominati esperti e non politici (...caspita! giustissima, l'incandidabilità dei pregiudicati, ma la sento da quarant'anni... Qual'è l'innovazione ggiovanile? e ancora: chi valuta se uno è un esperto o un politico? Veronesi è un esperto o un politico? e Stanca?, e Ignazio Marino?. Chi nomina i valutatori? Vedi com'è complessa la vita, appena si esce dalla Leopolda?)
UNIONE CIVILE, UNIONE EUROPEA - Modello tedesco o modello francese?
L’importante è che l’Italia si doti di una legislazione di standard europeo per le coppie di fatto (...fantastico! questa è proprio una degna chiusura col botto! Queste si che sono proposte concrete e dettagliate! Grillo starà crepando per l'invidia! NdR)
P.S.: se avrò tempo e voglia, farò l'elenco degli attuali parlamentari che riescono ad essere delle autentiche nullità pur essendo ggiovani, e con meno di tre legislature sulle spalle. A cominciare dalla Gelmini... Tafanus
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