Attenti a quei due. Lo dico in senso buono. Presi individualmente, erano in grado di produrre, ognuno di loro, solo lievi danni. Lievissimi.
... la nuova macchina "spargimerda"...
Basti pensare a Feltri che si è coperto di ridicolo dedicando ben 42 titoloni di prima pagina alla mitica casa di Tulliani a Montecarlo (con annessa cucina Scavolini), prontamente smontata dalla Procura di Monaco, che ha prodotto un prezzo di perizia dell'immobile che copre di ridicolo le "stime" sparate dal Geniale. O all'autogol fatto con Dino Boffo, col quale ha docuto scusarsi, una volta accertato il fatto che la "informatica" che aveva in mano Feltri era o un falso apocrifo, o una sòla.
E che dire di Belpietro, e del suo "auto-attentato", con l'attentatore svanito misteriosamente nel nulla, dopo aver schivato decine di telecamere che controllano l'area? Arcivernice?
Già gli esordi della "strana coppia" non erano stati dei migliori. Non poterndo scrivere un editoriale (perchè sospeso dall'ordine dei giornalisti), Feltri ha rimediato a modo suo, imbrogliamdo: una bella intervista firmata Belpietro a Feltri. Belpietro nel ruolo di spalla, e Feltri che scriveva di fatto l'editoriale, facendosi le domande, e dandosi le risposte. Alla Marzullo.
Per l'arrivo delle prime minchiate di questa "macchina spargiletame" non abbiamo dovuto aspettare neanche tanto... pochi giorni, e ne arrivano già due.
La prima arriva non attraverso un trafiletto a pag. 23, con un incipit dal titolo tipo "secondo indiscrezioni non controllate, sarebbe stato in preparazione etc...", ma addirittura con un coso che Belpietro classifica "editoriale", in prima pagina (giorno 27 dicembre). Con questo "editoriale", Belpietro fa ciò che il mitico Bishcardi definirebbe "uno sgupp": C'era in preparazione un attentato a Fini (da ferire lievemente, per carità, altrimenti l'effetto mediatico non favrebbe funzionato...)
Dunque, qualcuno avrebbe detto a qualcuno, che lo avrebbe detto a qualcun altro, che lo avrebbe a sua volta riferito a Belpietro, che qualcuno avrebbe accettato di fare un "piccolo attentato", con "piccola ferita", a Fini, onde poter indicare Berlusconi come mandante. Costo dell'operazione? 200.000 euri. OK, il prezzo è giusto. L'attentato avrebbe dovuto essere compiuto durante la visita già programmata di Fini ad Andria.
L'affidabilità della notizia? Elevata, visto che nel c.d. "editoriale" Belpietro si premura di informarci che si è preoccupato di accertare l'identrità dei "qualcuni", i quali qualcuni avrebbero dato la disponibilità a deporre sulla cosa di fronte agli inquirenti. Naturalmente, un aspirante cronista che stesse facendo praticantato per entrare nell'albo dei giornalisti, avrebbe tirato su il telefono, avrebbe telefonato alla PS di Andria, e/o al portavoce di FLI, per verificare se Fini aveva o meno in programma una visita ad Andria. Andria???? Ma qualcuno di voi è mai stato ad Andria? Io si. Lasciamo perdere... gli andriesi potrebbero prendersela anche con me, e magari programmare un "piccolo attentato".
Belpietro la fa, questa elementare verifica? No, non la fa. Ma c'è di più. Chiamato a raccontare la storia alla DIA, i nomi non li fa. Sparita ogni disponibilità dell'ultimo della catena dei "qualcuni". Insomma, questo sgupp fatto ascoltando una catena di qualcuni, svanisce nella merda da cui erta nato. Si direbbe: una storia de relato/de relato/de relato... Fine della prima figura di merda.
Il secondo sgub arriva a ruota. Alcuni qualcuni riferiscono che un tizio tanto somigliante a Fini da essere Fini sarebbe stato visto due volte (credo in quel di Modena) andare a troie - anzi, a troia - con tale Rachele (di professione troia... pardon, escort è più politically correct), a 1000 euri a botta. Ovviamente Belpietro ha acquisito la vidoeregistrazione della troia. Non ci dice se questa è anche disposta a testimoniare di fronte agli inquirenti. Forse no. Non ci dice perchè la troia sarebbe andata a raccontare questa storia a Belpietro & Feltri; non avanza ipotesi sul perchè Fini dovrebbe scomodarsi ad andare fino a Modena per una scopata.
A Roma non si trovano troie da 1000 euri a botta? Si deve proprio andare a Modena? ...il posto è piccolo, la gente mormora... Ma tant'è, il "sistema Boffo", altre volte invocato e minacciato da Stracquadanio, ha fatto scuola. Sbatti il puttaniere in prima pagina per un mese, e poi rettifica per un giorno su un mezzo colonnino "nelle pagine interne". Funziona. E' un sistema lurido, al limite del banditismo giornalistico, ma funziona. Ha anche il suo bel trademark, "Metodo Boffo"... Chissà se gli altri giornali, volendo usare questo metodo, possono farlo senza pagare le royalties alla "Premiata Ditta B&F"...
Certo che fa un certo effetto vedere due impiegati del tizio che ha fatto 42 "festini" accertati solo nell'autunno dell'anno scorso, tentare di fare uno sgub-spargimerda su una o due eventuali scopate di Fini, peraltro tutte da provare, con una troia autocertificata e maggiorenne, per di più pagata di tasca propria da Fini, e non retribuita con un seggio da deputatessa, da ministra o da consulente per l'igiene dentale...
Ma questi maghi della comunicazione perchè stuzzicano l'argomeno che dorme? Non basta loro di essere padrone preso l'inventore e "Ambasciatore nel Mondo del Bunga-Bunga", con una certa attitudine preferenziale per il bunga-bunga con minori, per sviluppare un minimo di prudenza? Non sarebbe più intelligente, per questi aspiranti al Premio Pulitzer", tentare di stendere su questi argomenti un "velo peloso"?
P.S.: In questa brutta storiaccia, il mio devoto pensiero corre a Franco Bechis che, dopo aver avuto per qualche tempo il biglietto da visita con su scritto "Direttore" (sia pure di fogli come Il Tempo di Roma e Milano Finanza) si è trovato dapprima a fare il vice di Belpietro a Libbbero, e adesso il "vice", sempre su Libbbero, di ben due direttori. Chissà perchè. mi è venuto in mente il Goldoni, ed il suo "Servitore di due Padroni"... Mi piacerebbe assistere, non visto, ad un "comitato di redazione" di questi tre giganti del giornalismo...
"Dunque, cosa mettiamo in "prima" domani?"
"Io proporrei un bel servizio su uno che sembrava sputato Bersani, scoperto con una suora, in tutto e per tutto somigliante a Rosi Bindi, che entrava nel motel di Limbiate, e ne usciva stravolto in viso, dopo un paio d'ore, con una bottiglia di VoV in mano. Che ne dite"?
Comitato di Redazione
L'Editoriale (di Maurizio Belpietro)
Girano strane voci a proposito di Fini. Non so se abbiano fondamento, se si tratti di invenzioni oppure, peggio, di trappole per trarci in inganno. Se mi limito a riferirle è perché alcune persone di cui ho accertato identità e professione si sono rivolte a me assicurandomi la veridicità di quanto raccontato e, in alcuni casi, dicendosi addirittura pronte a testimoniare di fronte alle autorità competenti. Toccherà quindi ad altri accertare i fatti. La prima storia è ambientata in Puglia, anzi, per la precisione ad Andria, un grosso comune da poco diventato capoluogo della neonata provincia di BAT, Barletta, Andria e Trani.
Qui qualcuno avrebbe progettato un brutto scherzo contro il presidente della Camera. Non so se sia giusto parlare di attentato, sta di fatto che c’è chi vorrebbe colpirlo in una delle sue prossime visite e per questo si sarebbe rivolto a un manovale della criminalità locale, promettendogli 200 mila euro. Secondo la persona che mi ha fatto la soffiata, nel prezzo sarebbe compreso il silenzio sui mandanti, ma anche l’impegno di attribuire l’organizzazione dell’agguato ad ambienti vicini a Berlusconi, così da far ricadere la colpa sul presidente del Consiglio. Per quel che ne ho capito, l’operazione punterebbe al ferimento di Fini e dovrebbe scattare in primavera, in prossimità delle elezioni, così da condizionarne l’esito.
[continua] nella sezione "a pagamento", ma avendo letto il succo altrove, "a gratis", mai e poi mai comprerei il segutio... Tafanus
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