Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, lo ha rimproverato: “Meglio fosse successo in sedi istituzionali. Così si può capire male”.
Male? A cosa si riferisce Bersani? Nel corso della giornata di ieri si sono rincorse le voci – provenienti da ambienti dello stesso Pd che non sono mai stati felici di farsi rottamare – rispetto a un Renzi già in passato più volte ospite del premier a Palazzo Grazioli. E, addirittura, secondo le “malelingue” Renzi sarebbe finito in alcune intercettazioni di Denis Verdini, in cui il coordinatore del Pdl avrebbe espresso apprezzamenti fino a chiedere ai suoi di sostenere Renzi alle primarie per le elezioni del sindaco di Firenze. Insomma, un Renzi convocato dal solito Berlusconi dei dossier pronti all’uso. Ma Palazzo Vecchio, sede del Comune di Firenze, smentisce tutto: “Non salterà mai fuori una fotografia di Renzi a Palazzo Grazioli perché il sindaco non sa neppure dove si trova e di intercettazioni di quel tenore non sappiamo nulla, non esistono”.
Nelle carte note dell’inchiesta sulla ‘Cricca’, nata da quella dell’area Castello di Firenze, il nome di Renzi compare solo in relazione a quel volo promesso da Riccardo Fusi, ex presidente dell’azienda edilizia Btp e grande amico di Verdini, per permettere a Renzi (in quel momento presidente della Provincia) di non far tardi ad una trasmissione televisiva. La promessa venne fatta ad Andrea Bacci, che presiedeva il Cda di Florence Multimedia (società creata da Renzi per la comunicazione della Provincia di Firenze): il 12 dicembre 2008 in un colloquio telefonico Bacci chiede espressamente a Fusi un elicottero per Renzi: “Scusami Riccardo… abbi pazienza… Matteo deve andare di corsa a Milano in trasmissione… alle “Invasioni Barbariche”… dalla Biscardi… i treni sono tutti in ritardo di due ore… due ore e mezzo e non so come… è bloccata… lui ha bisogno di andarci in elicottero… ce l’hai disponibile?”. Riccardo Fusi ribatte che per le condizioni meteorologiche avverse l’elicottero non può decollare. Insomma, il meteo impedisce il volo. Ma il 3 aprile Bacci telefona di nuovo a Fusi alludendo ancora a Renzi: “Lunedì pomeriggio alle 3 e mezzo… io avevo bisogno… dell’elicottero… sempre per la nostra persona… insomma… avre bisogno dell’elicottero alle 3 e mezzo per andare a Milano… e ritornare giù alle 7 e mezzo”. Per Fusi questa volta non ci sono problemi: “Va bene Andrea, non ti preoccupare, ti organizzo io… dove… lo porti a Calenzano te… per partire di qui… o te lo mando a Peretola?”. Renzi smentì tutto a stretto giro di posta: “Mai volato su un aereo di Fusi, non ho mai chiesto a Fusi o ad altri imprenditori l’utilizzo per fini personali o istituzionali di un elicottero, non so perché Andrea, che è un mio amico, lo abbia fatto” (...già, Matteo... vorremmo capirlo anche noi, perchè "...Andrea lo abbia fatto"..." forse per perdere il posto di Presidente di Florence Multimedia? o per una improvvisa botta di follia? Cercheremo di capire... NdR)
Ieri mattina, dopo le uscite di Repubblica e Libero che hanno riferito dell’incontro di Arcore, Renzi ha consegnato a Internet, alla sua pagina Facebook, la sua spiegazione, alla quale a Roma, nel suo partito, i più mostrano di non credere. Così Renzi: “Ho incontrato Silvio Berlusconi, che mi ha gentilmente fissato l’appuntamento che gli avevo chiesto qualche settimana fa. Ho chiesto al presidente del Consiglio di mantenere gli impegni per Firenze che il Pdl si era preso in campagna elettorale, a partire dalla legge speciale. Dieci giorni fa ho corso persino una Maratona per dimostrarlo (e ancora mi fanno male le gambe, ma avevo dato la mia parola). Se il Governo vuole mantenere gli impegni, l’occasione più logica è il decreto mille proroghe che va in votazione a stretto giro: non sarà una legge speciale, ma potrebbe esserci un gesto di attenzione per Firenze”.
Anche il suo socio-fondatore dei “Rottamatori” Giuseppe Civati ha preso le distanze: “Avrei preferito una sede istituzionale (anche perché Arcore porta parecchia sfortuna, ultimamente) e un momento diverso da questo, con B. che sta per cadere (o, almeno, lo speriamo tutti)”, anche se non rinuncia a pungere Bersani in difesa dell’amico: “Mi pare che qualcuno stia esagerando con la dietrologia, anche perchè lo stesso Bersani, ad Arcore, ci sarebbe andato anche a piedi, ricordate?”. L’incontro di Arcore è stato possibile grazie all’intermediazione di Enrico Marinelli, personaggio noto a Firenze per esser amico di Berlusconi. Renzi ha raccontato: “Abbiamo discusso delle questioni concrete che riguardano Firenze. Qualcuno mi ha detto che non dovevo andare ad Arcore. Io gli incontri istituzionali del Comune li faccio in Palazzo Vecchio. Se il premier invece riceve nella sua abitazione, io vado nella sua abitazione e alla fine ringrazio dell’ospitalità“.
Perché, però, la visita è rimasta segreta? Palazzo Vecchio risponde: “Il nostro sogno era avere la certezza del contributo di scopo, 17 milioni di euro per Firenze. Berlusconi in persona ha chiesto riservatezza, perché sul milleproroghe ci sarà l’assalto alla diligenza”. Un Berlusconi crepuscolare, con la mannaia della sfiducia del 14 dicembre sul collo, chiede riservatezza per regalare i soldi a un sindaco Pd, con un provvedimento approvato da un governo magari dimissionario? L’interrogativo resta aperto.
(di Giampiero Calapà - Il Fatto Quotidiano - 8/12/2010)
PERSONAGGI E INTERPRETI:
Riccardo Fusi:si è dimesso dalla carica di presidente del cda dell'impresa di costruzioni BTP. L'imprenditore è indagato nell'inchiesta fiorentina sui grandi eventi e accusato di corruzione e di associazione per delinquere aggravata dalla finalità mafiosa. Fusi è anche indagato per corruzione in riferimento all'appalto per la scuola dei marescialli dei carabinieri, a Firenze. Nelle numerose telefonate intercettate, uno degli interlocutori dell'imprenditore è il coordinatore del Pdl Denis Verdini, anch'egli indagato per corruzione con riferimento alla nomina di Fabio De Santis a provveditore alle opere pubbliche della Toscana.
Denis Verdini: Coordinatore Nazionale di Forza Italia; Azionista de "Il Foglio"; dimissionato dalla Presidenza del Credito Cooperartivo Fiorentino per lo scandalo della P3; momenti di gloria per aver affermato che lui delle decisioni del Presidente della Repubblica "se ne frega".
Nel febbraio 2010 è stato indagato dalla Procura di Firenze per il reato di concorso in corruzione, riguardo ad alcune irregolarità a lui imputabili su alcuni appalti a Firenze e a La Maddalena, sede in cui si sarebbe dovuto tenere il G8. Nel maggio 2010 è indagato dalla Procura di Roma in un'inchiesta su un presunto comitato d'affari, la cosiddetta "cricca", che avrebbe gestito degli appalti pubblici in maniera illecita.
Nel luglio 2010 vennero arrestati l'imprenditore Flavio Carboni, coinvolto a Roma in un'inchiesta che puntava a scoperchiare una cupola che avrebbe avuto interesse nella gestione degli appalti sull'energia eolica in Sardegna (che vede indagato anche il governatore PDL della Sardegna Ugo Cappellacci), insieme a Pasquale Lombardi, geometra ed ex esponente della Democrazia Cristiana e all'imprenditore Arcangelo Martino, ex assessore comunale di Napoli. Queste persone vennero accusate dalla Procura di Roma di aver esercitato presunte forzature sui giudici della Corte Costituzionale al fine di favorire il giudizio di legittimità costituzionale sul Lodo Alfano, di aver sostenuto la riammissione della lista civica regionale "Per la Lombardia", collegata al candidato di centrodestra alle elezioni regionali del 2010 e successivamente eletto governatore della regione Lombardia Roberto Formigoni e, infine, di aver favorito la nomina a presidente della Corte d'Appello di Milano al pm Alfonso Marra.
Dall'inchiesta è emerso che il 23 settembre 2009 avrebbe avuto luogo un incontro presso l'abitazione di Denis Verdini, a cui avrebbero preso parte l'imprenditore Flavio Carboni, il senatore del Pdl Marcello Dell'Utri e il sottosegretario alla Giustizia, Giacomo Caliendo, i magistrati Antonio Martone e Arcibaldo Miller, oltre ad Arcangelo Martino e Raffaele Lombardi. In questa riunione si sarebbe delineata la strategia di persuasioni indebite da adottare sui giudici della Consulta intorno all'approvazione del lodo che, il 7 ottobre 2009, verrà poi bocciato perché ritenuto incostituzionale (Wikipedia).
Andrea Bacci: creatura di Matteo Renzi, nominato Presidente del CdA di "Florence Multimedia SrL", Società creata dalla Provincia guidata dsa Matteo Renzi nel 2005
Enrico Martinelli: fiorentino, "vicino" al PdL, amico di Berlusconi, elemosiniere dell'incontro per conto di Matteo Renzi
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