Un famoso psichiatra e sessuologo esamina Berlusconi: nella sua brama erotica, dice, c'è l'ansia di un uomo scontento. E lo mette in guardia
(Colloquio di Enrico Arosio - l'Espresso - con Giorgio Abraham)
Di Berlusconi, questa la tesi, ce ne sono due: un "Silvio della notte" che determina l'agire del "Silvio diurno". Il Silvio intero fatica a concretizzarsi: è un leader di 74 anni più solo di quanto non si creda, che ha un problema "con se stesso e col piacere", e in cui l'attività erotica ha assunto un carattere drammatico. La tesi, severa, è di Giorgio Abraham, psichiatra e sessuologo che da anni insegna e pratica a Ginevra. Al professor Abraham, 83 anni, che ha avuto (come Berlusconi) cinque figli da due mogli, abbiamo chiesto di dare consiglio a Silvio come se fosse un fratello minore.
La prima cosa che gli direbbe?
"Silvio, sii prudente. Mi sembri uno che sta recuperando in età avanzata ciò che non ebbe da giovane. E ti devo dire che, da quel che leggo, il tuo profilo ricorda quello di un soggetto sex addicted".
Sex addiction, dipendenza da sesso?
"Il profilo è quello. Non è così raro. In tanti vanno in clinica a curarsi, anche se in genere sono più giovani. Sua moglie parla di un uomo che ha bisogno di aiuto. La Chiesa di un malato che non si controlla più, forse per salvarlo. Io non la metto sul piano morale, lo scandalo, la vergogna. Io direi: Silvio, tu hai un problema con te stesso. Hai un problema con il piacere. Guardati dentro: lo hai conosciuto o no il piacere vero, profondo, duraturo, legato alla persona?".
Come aiuterebbe un fratello in crisi?
"Gli direi: Silvio, raccontami i tuoi sogni".
Torniamo al Freud del 1900...
"No. Noi studiamo l'erotizzazione dei sogni con la scienza di oggi. E qui c'è un homo diurnus, il Silvio diurno, alle prese con la crisi di governo, Fini, Bossi, il danno all'immagine internazionale dell'Italia. E un homo nocturnus, il Silvio della notte, che solo la notte ha l'appuntamento vero con se stesso. Berlusconi è prigioniero dei suoi sogni; spesso noi eseguiamo di giorno ciò che i sogni ci hanno dettato. Ma nella sua brama erotica c'è l'ansia. C'è l'uomo scontento. A cui si somma il problema della malattia".
La questione si fa delicata.
"Mi attengo ai fatti. Oggi leggo i racconti dei festini, delle ragazze invitate in villa a gruppi. Ma io ricordo bene quando Berlusconi dichiarò che aveva avuto un tumore alla prostata. Quando disse: "Ho vinto il cancro, non solo i miei avversari". Quando annunciò, al San Raffaele: "Insieme vinceremo il cancro". E osservo che in un operato di prostata di 74 anni si possono escludere certe presunte performance sessuali. I problemi erettili sono frequenti. Anche ricorrendo all'ausilio farmacologico, restano inverosimili certi racconti tipo l'harem del sultano".
Domanda inevitabile: come ci è arrivato?
"La sua è la storia di un self made man di grande successo, prima negli affari, poi in politica. Ora in politica è in sofferenza. È un uomo logorato. È in ansia per l'eredità delle sue ricchezze. E allora il successo erotico passa avanti, diventa la meta numero uno. Ma sappiamo bene che, con il tempo, la sessualità diventa banale, meno stimolante. In certi casi si può fare ricorso a droghe o a forme di peversione soft. Il che comporta qualche rischio".
Diceva lo Zarathustra di Nietzsche: "Ogni piacere vuole miele, vuole feccia, vuole mezzanotte ebbra". Ma qui il cercatore di piacere è un Senex che rifiuta la senescenza.
"Nella tradizione conosciamo seduttori compulsivi di varia statura, ma per Don Giovanni la preda più ambita era quella di un certo valore. Prima della conquista c'era la lotta, e solo alla fine la vittoria della penetrazione. Se Silvio fosse mio fratello gli direi: tu vai con la ragazza giovane, ma sei certo che lei desideri te? O desidera la vicinanza al potere? Non le dai l'assegno in mano, magari, ma la paghi indirettamente: è una forma lussuosa di prostituzione. Come può un uomo del tuo successo credere a un'attrazione così fasulla?".
Gli dia un consiglio da sessuologo.
"Cerchi una donna interessante sui 45 anni. È molto più ragionevole".
Berlusconi è una personalità trasgressiva?
"L'anziano è sempre trasgressivo. Io stesso pratico ancora il karate. Non è quello. Mi colpisce di più la contraddizione politica. Non puoi avere fissazioni erotiche, rischiare di perdere il controllo, ed essere alleato della destra cattolica sulla famiglia, la bioetica, o sul caso Eluana. E far pure le battute sui gay. C'è piena confusione tra due Silvio: il conservatore e il libertino".
Il rischio maggiore?
"Quello di autodistruggersi. Penso a Ottaviano Augusto, che restò al potere 44 anni e prima di morire fu tormentato da Tiberio e dalla questione ereditaria: a chi lasciare l'Impero? Silvio ha un problema plurimo: il futuro politico, la successione patrimoniale, e l'eredità morale".
SOCIAL
Follow @Tafanus