Non amo, per principio, fare battibecchi “per interposto blog”. Però capita, più spesso di quanto non si pensi, che alcuni siti (in particolare quelli maestri di democrazia), diano lezioni agli altri, mentre ne avrebbero tanto, tanto bisogno. Magari ad iniziare dai “basics” della netiquette. E’ successo anche stavolta, e lo spunto per parlarne mi è stato fornito dall’improvviso entusiasmo di Staino (e non solo), per i “rottamatori democratici”, e la riscoperta – sempre da parte di Staino – di uolter veltroni “en révolutionnaire”.
Andiamo con ordine. Quando è stato aperto il sito dei rottamatori (padri fondatori Renzi & Civati, URL http://www.prossimaitalia.it ), ho iniziato a frequentarlo. Pensavo fosse un dovere, per chi finora ha votato PD, capire come e in che direzione si muovesse questo nuovo sito fondato da persone che siedono sulle loro ben imbottite cadreghe grazie ai voti del PD. Ho osato persino commentare, sia sui posts, che su alcuni punti programmatici. Apriti cielo! Ho scoperto subito due o tre cose interessanti:
# Uno dei padri fondatori (Matteo Renzi), di fatto è SPARITO dal sito. In une mese è entrato non più di tre volte, ma senza mai lasciare un segno della sua presenza. Non una parola, non un commento. Ma non provate a chiedere perchè. La domanda (che qualsiasi “membro” dell’associazione rottamatori” dovrebbe porsi), è di fatto vietata. Se la fai, e non ricevendo risposte osi ripeterla, diventi ipso fatto un indiscreto, un petulante, un provocatore di Forza Italia, e... udite udite... un “troll”. Eppure sarebbe bastato andare su un qualsiasi motore di ricerca per scoprire che il Tafanus avrebbe ben altro da fare che “trolleggiare” su un sito che in media ha online 4,5 volte i lettori che stazionano su “prossimaitalia”. Ma tant’è, non tutti amano separare i fatti dalle pugnette. Il ciwati (unico socio fondatore rimasto) e Paolo Cosseddu (gestore del sito, o qualcosa del genere) danno la linea, e i seguaci seguono...
# Il primo post sul quale ho commentato è un post del 22 dicembre, dal titolo molto altruistico, “Prima gli Elettori”. Magnifico, mi sono detto. Sono registrato, sono un elettore, potrò esprimere la mia opinione, no? E così ho fatto. Grave errore di valutazione. Perchè fra tante voci bianche di rivoluzionari all’amatriciana, che cantavano in coro col ciwati a dettare la linea, ed il Cosseddu a farne il braccio operativo, io ero l’unica voce stonata. Perchè a volte ero d’accordo su qualcosa, a volte no. E, peccato mortalissimo, osavo persino porre domande, nonostante gli inviti alla “moderazione" di Cosseddu, e degli orchestrali a seguire.
# Travolto dall’entusiasmo, e annegato in un mare di Bravo Pippo, Sono con voi, Avanti tutta a dritta (sic!), alle 15,34 del 22 dicembre, un entusiasta Davide Corsi scrive: “...Avanti così, siamo sulla giusta strada. In moltissimi guardano a noi come una delle poche speranze per il PD...” Ma 4 minuti dopo Francesco Nicodemo non vuole restare indietro, ed esagera: “...mi piace questa strategia d’attacco i responsabili della morte del pd a casa è il nostro tempo...”. Avanti popppolo.
# Alle 16,13 Jacopo Scatizzi scolpisce: “scherziamo! le primarie (di coalizione) vanno fatte!” Nessuno, evidentemente, lo ha informato che una coalizionbe non c’è ancora...
# Poteva restar fuori la barca di d’Alema? no, non poteva. E infatti il 23 dicembre alle 9,49, puntuale come la cometa, arriva Claudio Gherardini: “...Io vorrei anche proporre di comprare un dodici metri a D’Alema, mettercelo sopra e vararlo per sempre. Una regata eterna, così si diverte lui e stiamo molto meglio noi, che ne pensate...?”
Io penso che sia una idiozia, avendo D’Alema già un quindici metri (però usato, e in comproprietà con altri due amici). Insomma, l’ex premier, l’ex Ministro degli Esteri, se la passa peggio del sottoscritto, che come ultima barca ha avuto un 10 metri, ma nuovo e tutto suo. Però “Barca” non fa rima con “Pauperismo”. E nessuno chiede a Renzi o a Civati se posseggano una seconda casa a Finale Ligure, magari del valore doppio del terzo di barca di d’Alema.
# Il mio primo commento è del 26 dicembre, 15,45. Travolto da tanto pressappochismo, scrivo: “...Auspicherei che almeno gli attivissimi tifosi della rottamazione si prendessero la briga dii sparare su Bersani o su chiunque altro DOPO essersi premurati di leggere almeno lo statuto del PD e le parole esatte di Bersani. Chi lo avesse fatto, saprebbe che non c’è bisogno di primarie del PD, perchè ci sono già state, e a termini del cap. IV dello statuto, in caso di primarie DI COALIZIONE il segretario pro-tempore del PD è ipso facto candidato unico del PD alle primarie di coalizione. Se invece stiamo parlando di meccanismi di coalizione, prima di fare delle primarie di coalizione sarebbe bene che si facesse una coalizione. O no? [...]
# Passano poche ore (19,20), ed ho l’onore di una delle pochissime risposte “ad personam” di Paolo Cosseddu, responsabile del sito (nientemeno!). Quale onore! Una risposta sobria, della serie “ragazzino, siediti e ascolta che ti spiego...”
“Antonio, lo Statuto del Pd te lo potrei cantare a memoria. Dovresti presumere che noi lo si sia almeno letto, o non avremmo messo in piedi questa discussione, ma fa lo stesso. La faccenda è un filo, giusto un filo più complessa di come la metti tu. Bersani non si sta candidando alla premiership – come avrebbe diritto e come gli è assegnato dal suo ruolo di segretario eletto – ma ci sta rinunciando per cedere il posto a Casini, dietro accordo: lo ha detto, è su tutti i giornali. Ecco, noi, questa scelta, senza le primarie non la accettiamo. Insomma, qui stiamo parlando di un’altra cosa..."
E’ vero, devo presumerte che se lo siano “almeno letto”. Quanto ad averlo capito, continuo a nutrire seri dubbi. Quanto poi all’analisi che Bersani stia candidando Casini alla premiership di una coalizione nella quale – come i FATTI si stanno incaricando di dimostrare – Casini non ha nessuna voglia di entrare, perchè il suo sterzo tira a destra, stendiamo un velo peloso...
# Passano poche ore, e alle 20,24 ho l’onore – caso più unico che raro – di vedere una risposta addirittura da uno dei due soci fondatori, Pippo Ciwati). Ma... a proposito... che fine ha fatto l’altro? il Matteo Renzi di professione ospite? Ecco lo scritto di ciwati, in puro stile “state zitti voi che non capite un cazzo, parla il Ciwati”:
"...La notizia del giorno è che Tafanus, alias Antonio Crea, alias Pierluigi Bersani, si è iscritto a Prossima Italia. Siamo irresistibili! Grazie per il richiamo statutario, sempre opportuno, ti segnalo che mi pare tu non abbia capito il contenuto delle interviste di Bersani, che spiega altre cose, come Paolo ha già avuto modo di spiegare brevemente. E quanto tu dici, è vero: se Bersani dovesse tradire gli impegni congressuali, sarebbe il caso di chiedere un nuovo Congresso. E vedrai non ci sarà nemmeno bisogno di noi: saranno i suoi elettori a chiedergliene conto. Ultima cosa: i sondaggi li leggiamo. E sono diversi da quelli che avete tu e Bersani. Se vuoi ve li passiamo..."
Sono felice di essere incollato a Bersani, cfhe non conosco, da Ciwati, che lo conosce. Ma tant’è... al Grande Ciwati sfugge anche il fatto che sul Tafanus c’è anche un link costantemente aggiornato a TUTTI i sondaggi ufficiali dal 25 luglio ad oggi... Pazienza, la presunzione acceca coloro che vuole perdere...
# Il 27, alle 0,37, rispondo a P&P (Paolo & Pippo): “...oltre che sparare a zero su chi c’è, avete anche una proposta? Voglio dire: un nome, un’ipotesi di coalizione potenzialmente vincente, qualcosa che esuli dalle battute e si sposti fui fatti e sul pallottoliere? Chiediamo un congresso? chiediamolo. Ma potremmo sapere se c’è già un’idea su cosa chiedere, e, just in case, quale sia, questa idea?...”
# Neanche 20 minuti, e mi risponde Il Gestore, Paolo Cosseddu: “...Hai ragione, Antonio. Contento?...” Non saprei... certo che se fossi stato alla busca di riconferme della presunzione del Cosseddu, non potrei che essere contento. Invece, mi aspettavo e cercavo dell’altro...
# All’1,34 è di nuovo la volta del Ciwati, con una lunghissima risposta (quale onore... ma questi non dormono mai?). Non posso trascrivere in un post tutto il blog dei rottamatori. Chi vuole saggiarne il tasso di democrazia e di profondità, non ha che da visitarlo. E’ un consiglio che dovrebbe essere gradito al gestore. A ruota di P&P, segue una slavina di commenti. Insomma, Pippo ha dettato la linea, Paolo ha impugnato la bacchetta, e i musicanti di fila seguono.
# Per tutto il 27, fino alle 22,00, ci sono solo commenti dei “coristi”, e mie risposte. Però i coristi sono tanti, ed io rispondo, come si sa.
# Finalmente, all’alba delle 22,03, Il Gestore, Paolo Cosseddu, vede la luce, capisce la verità, e la rivela ai fedeli: “...Ragazzi, Antonio Crea è un troll. Leggetevi i suoi interventi su questo sito e giudicate voi. Fate come volete, ma il consiglio è di ignorarlo, tanto rispondergli è assolutamente inutile...”
# In tre minuti d’orologio (22,06) si associa Francesco Feraci: “...azz ! Paolo… mi hai anticiato sul tempo… stavo scrivendo (giuro): “sento puzza di troll” ahahahahahahahah...”
# Più lento di riflessi il corista Massimo Sernesi., che mi insulta solo alle 11,08: “...Confermo, è sicuramente un Troll (basta vedere il numero di commenti che fa e il fatto che a volte si contraddicono tra di loro). Inoltre segnalo che nella sua pagina di Facebook si dichiara appartenente a Sinistra Democratica...” Notizia ovviamente falsa, come tutti gli amici facebook possono verificare...
Come è nel mio “stile”, al terzo che, per convinzione o per servilismo, mi da del troll, spiego al gruppetto degli insultatori che mi da del troll, non deve prendersela se gli do dell’imbecille. Insulto motivato contro insulti immotivati. Alle voce “troll”, su Wikipedia, il significato PRINCIPALE attribuito al termine “Troll” è il seguente:
“...Troll - nel gergo di Internet, e in particolare delle comunità virtuali come newsgroup, forum, social network, mailing list, chatroom o nei commenti dei blog - è detto un individuo che interagisce con la comunità tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente stupidi, allo scopo di disturbare gli scambi normali e appropriati...”
Come molti lettori del Tafanus possono immaginare, non sono certo disponibile ad accettare insulti unilaterali da un Paolo Cosseddu qualsiasi. Quindi spiego che se io sono un troll, Cosseddu, Sernesi, Feraci sono degli emeriti imbecilli. Perchè sarebbe bastato un minuto d’orologio per capire che faccio un altro mestiere (e, a giudicare dai rapporti di forza fra Tafanus e “prossimaitalia”, sembra che io lo faccia persino abbastanza bene).
Il Gestore Cosseddu non ci sta, e provvede immantinente a cancellare i miei commenti ritenuti “offensivi”, con tanto di nome e cognome dell’offensore (il sottoscritto). Mi telefona per avvertirmi, ma soprattutto per spiegarmi come ci si comporta. Gli spiego che gli invierò un estratto dei commenti “offensivi” dei suoi adepti nei miei confronti, e che mi aspetto che li controlli, e che riservi a costoro (e a se stesso per primo) lo stesso trattamento riservato a me. Gli lascio tutto il tempo che gli serve per verificare e per “rimuovere” i commenti offensivi nei miei confronti. Oggi sono trascorsi oltre dieci giorni, e Cosseddu non ha ancora trovato il modo di individuare offese nei miei confronti. In fondo, per Cosseddu il termine “troll” sembra quasi che sia un complimento (anche se non mi spiega perchè abbia invitato i suoi fedeli a “non rispondere” al troll.
Trascorso questo tempo (che mi sembra sufficiente), mi sento quindi in dovere di parlare di questa storia sul MIO blog, affinchè ognuno si possa fare un’idea del tasso di democrazia che permea questo sito, appena nato e già in calo di peso. Poichè non mi aspetto che tutti abbiano voglia di verificare di persona quanto da me affermato, pubblico un copia & incolla dal sito di C&C:
Antonio Crea ha detto: Il 28 dicembre 2010 - 16:00
COMMENTO RIMOSSO PERCHE’ OFFENSIVO.
Antonio Crea ha detto: Il 28 dicembre 2010 - 14:46
COMMENTO RIMOSSO PERCHE’ OFFENSIVO.
Ecco, questo è più o meno il succo. I “rottamatori” viaggiano compatti verso il nulla, sul loro sito (già in calo), non si possono fare domande, ma qui sul blog del “troll” noto come Tafanus si vive di domande, di risposte, e dibattiti anche accesi, che nessuno si sognerebbe di chiamare “flaming”. Cosseddu non me ne voglia. Dovrebbe aver capito che non ho una grande predisposizione a porgere l’altra guancia. Le domande che non ricevono risposte (se non ironiche... si fa per dire) su questa nuova “agorà de noantri” che sta diventando “Prossimaitalia”, le ripropongo ad una platea molto più vasta, che è quella dei lettori del Tafanus. Intanto altri, su “prossimaitalia”, hanno iniziato a fare le domande che ho fatto io. Per esempio: “dov’è finito Matteo Renzi”? Risponderete?
Il troll Tafanus
L'andamento di "ProssimaItalia" e di "Tafanus negli ultimi 30 giorni
Fonte: alexa.com
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