Di fronte al Bunga Bunga quasi tutti si sdegnano, alcuni sorridono, ma a pochi interessano le sue origini profonde. Se la sola idea che un uomo,o un gruppo di uomini stupri, o ammazzi di botte una donna è inaccettabile, non è così, infatti, per la prostituzione, presente ad ogni angolo, più o meno oscuro, di ogni città. In teoria ci piace pensare di avere tutti il controllo delle nostre decisioni, e dei nostri comportamenti, e di non poter essere in balia di pulsioni primitive, ma in pratica la realtà è ben diversa.
La nostra cultura è cresciuta lungo due direttrici: quella ebraica e quella greca. La prima, seppur apparentemente solo patriarcale (Sacerdote-Re-Dio), ha sempre valorizzato elementi matriarcali più antichi, quali esistevano nelle cosiddette religioni “telluriche”. Nella storia della Creazione noi troviamo Adamo ancora in uno stato di primitiva unità con il suolo, senza necessità di lavoro. La donna è la più intelligente, attiva e audace dei due e, soltanto dopo il peccato, Dio proclama il principio che l’uomo comanderà sulla donna!
Eppure l’uomo e la donna sono stati creati a “somiglianza di Dio”, e quindi, dovrebbero essere considerati uguali nelle loro capacità di ragionare e di amare. Non voglio pensare che il solo fatto di provenire da una costola di Adamo potesse rendere Eva dipendente da lui, né che Atena fosse meno importante di altre divinità, perché nata dalla testa di Zeus! Nonostante la condizione femminile di “colpa” per il peccato originale, fu però un uomo, Caino, e non una donna, a uccidere il proprio fratello per affermare il suo primato.
E sono sempre stati uomini, nei millenni successivi, a ricorrere alla violenza. Scienza e tecnica continuano a progredire, le donne hanno raggiunto posizioni eccellenti in ogni contesto, ma l’uomo medio, ancora oggi, è capace di regredire in nuove forme di violenza o sfruttamento. La sua obiettività e la sua ragione sono devastate da questa caduta: la donna, ma talvolta anche uno straniero, diventano così esseri inferiori e trattati in modo diverso da come vengono trattati i propri simili, appartenenti allo stesso clan (Mora e Fede ad es.).
La religione cattolica, resasi conto del peso enorme del ”peccato della mela” scaraventato sulle donne, che giustifica nell’inconscio degli uomini le azioni più squalificanti, ha cercato, senza ottenerlo, un superamento di questo “conflitto originale” attraverso il culto della Madonna, la Vergine Madre, che simboleggia la purezza, l’amore ed il perdono…. Purtroppo l’inconscio primitivo di superiorità sulla donna “peccatrice” prevale ancora negli uomini meno colti e sensibili (se non per se stessi) e tutte le donne stuprate, picchiate, o anche solo comperate, lo sono sempre, un po’, anche per queste ragioni profonde... il fatto, poi, che alcune “signore” sfruttino questa regressione primitiva degli uomini a loro vantaggio, è un’altra storia .
Prof.ssa Isabella De Martini
Università di Genova
SOCIAL
Follow @Tafanus