Smaniosa vocazione - "La Stampa del 31 dicembre 2010, pubblica la seguente lettera: "Ognuno sia libero di fare le sue scelte, per carità, ma quando in un mondo già sovrappopolato si ha la possibilità di non avere preoccupazioni per la propria moltiplicazione non capisco la smaniosa vocazione per «il figlio a ogni costo» che cattura cantanti maturi come Gianna Nannini ed Elton John. Il travaglio nel parto di canzoni non è stato sufficiente?". Il nome dell'autore è puntato, però c'è da supporre che sia un uomo, giacché di norma sono gli uomini a non capire, e a definire il desiderio di procreare una smania. Forse potrei illuminare coloro che non capiscono, con un'analogia: la Creazione è il frutto dell'amore divino; la procreazione è il frutto dell'amore umano. Precisazione necessaria per coloro che non capiscono: intendo l'amore verso la creatura desiderata, non l'amore che unisce gli sposi. Così, se riguarda una coppia omosessuale, la "smaniosa vocazione" si comprende meglio.
Francesca Ribeiro
Un sogno dopo aver letto il Vangelo - Il Papa come Gesù. Berlusconi come Zaccheo. Non sono un buon cristiano, anzi, forse non sono neppure un cristiano, però mi piace tenere il vangelo sul comodino e leggerne un passo prima di dormire. L'altra sera ho letto ancora: "Or un uomo di nome Zaccheo, che era capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi fosse Gesù, ma non ci riusciva; c'era, infatti, molta gente, ed egli era troppo piccolo di statura. Allora…si arrampicò sopra un sicomoro perché Gesù doveva passare di là. Gesù, quando arrivò in quel punto, alzò gli occhi e gli disse: « Zaccheo scendi in fretta, perché oggi devo fermarmi a casa tua ». Scese subito e lo accolse con gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «E' andato ad alloggiare a casa di un peccatore!». Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Signore, io do ai poveri la metà dei miei beni e se ho rubato a qualcuno gli restituisco il quadruplo » (cf Lc 19 ). Mi sono addormentato ed ho fatto un sogno. Ho sognato Silvio. Sì, proprio il Cavaliere, che voleva vedere il Papa, ma essendo piccolo di statura, non ci riusciva. Allora si arrampica su una transenna. Joseph lo vede, alza gli occhi e gli dice: «Silvio scendi in fretta, perché oggi devo fermarmi a Palazzo Grazioli ». Il Cavaliere scende subito e lo accoglie con gioia. Vedendo ciò, tutti mormorano: «Il Papa è andato ad alloggiare in casa di un peccatore!». Ma mentre sono a tavola, Joseph lo guarda negli occhi e gli dice: «Guai a voi che siete ricchi, perché avete già la vostra consolazione » (Lc 6,24); e poi: « In verità vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli; ancora vi dico: è più facile che una fune entri per la cruna di un ago, che un ricco nel regno di Dio » (Mt 19, 23 -24). E Silvio: «Santità, io do ai poveri la metà dei miei beni e se ho rubato a qualcuno gli restituisco il quadruplo».
Attilio Doni
Un’imperdonabile superficialità - Alfonso Signorini, su Tv Sorrisi e Canzoni n. 2, scrive: "Elton John è diventato papà...a me viene da pensare al piccolo Zachary. Che non potrà contare sulla figura veramente insostituibile per un bambino: quello della madre...Sono d'accordo con Papa Benedetto XVI quando afferma che i bambini devono crescere in una famiglia dove ci sono un papà e una mamma". Ora, quando si fa un'affermazione di tale importanza, non sarebbe intellettualmente onesto avallarla con uno straccio di prova? E' provato scientificamente che l'amore della madre biologica sia insostituibile? E conclude, Alfonso Signorini: "Lasciatemi dire che Elton e David secondo me sono andati un po' oltre i propri «diritti». Pensando probabilmente troppo ai propri desideri e troppo poco alle esigenze di un bambino". Sempre secondo Signorini. Secondo Elisa, però, definire genericamente "desideri" il desiderio di paternità e di maternità, è un'imperdonabile superficialità. Il desiderio meraviglioso di avere un figlio, non può essere messo sullo stesso piano del desiderio di avere una villa al mare, del successo, o di qualsiasi altra cosa. Non si tratta dell'intensità del desiderio, della quantità, bensì della qualità.
Elisa Merlo
Che brutte lettere, su certi quotidiani! - Che brutta abitudine, quella di alcuni giornali, di pubblicare lettere contenenti notizie false, o concetti basati su una falsa morale. Sarebbe giusto cestinarle, oppure pubblicarle, sì, ma necessariamente non prive di commento da parte del giornalista che cura la rubrica. Scrive un lettore, su un noto quotidiano del 5 gennaio: "Nei Paesi dove l’eutanasia è stata legalizzata, non poche persone sole e abbandonate sono state persuase a ricorrere a questo mezzo per disperazione, quando non siano gli stessi parenti a spingere il malato in quella direzione. L’eutanasia dovrebbe essere respinta non solo per motivi religiosi, ma soprattutto per motivi umani". Passa il messaggio che in molti paesi la legge sull'eutanasia è stata così mal concepita da permettere ai delinquenti di ricorrervi per liberarsi del malato scomodo. Non si entra nel merito della giustezza o meno dell'eutanasia in sé, ma nel merito dell'uso improprio che alcuni delinquenti potrebbero farne. Passa il messaggio che esistano giusti motivi religiosi e umani in base ai quali è lecito privare un individuo della libertà di porre fine alla propria esistenza, qualora questa sia diventata per lui inutile e insopportabile.
Miriam Della Croce
Le Roi s’amuse - Le Roi s'amuse. Perché non lasciamo che re Silvio si diverta? Perché non lasciamo che si sollazzi? Potebbe andare da Signorini in Tv, il quale si precipiterà a stendere tappeti, e magari potrebbe cantare, pensando a qualche sua bella: "La donna è mobile Qual piuma al vento Muta d'accento e di pensiero...E' sempre misero Chi a lei si affida...". Lasciamo che il re si diverta, e smettiamola di protestare e pretendere che si dimetta. Se cade il re, l'Italia va in rovina. E chi vuole la rovina dell'Italia? Lasciamo che il re si diverta. Ed anzi, facciamo un'altra legge ad personam: ragazze per il re, pagate dallo Stato, vita natural durante. Lasciamo che il re si diverta. Lasciamo che si sollazzi.
Veronica Tussi
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