Non è che citando questa frase vi viene in mente qualcuno? Per esempio un ministro di questa repubblica delle banane che, impettito, si reca in senato (rigorosamente minuscolo) certificando l’autenticità di documenti provenienti da uno stato estero, anch'esso delle banane?
Atteso che il suddetto ministro di lavoro non fa il notaio, in effetti questo comportamento ha del singolare. Nonostante ciò , l' ex maestro di sci (tutto il rispetto per la categoria, naturalmente) sfidando coraggiosamente il ridicolo procede alla dichiarazione facendo non una ma ben quattro figure barbine in una volta sola:
-1) Certifica una autenticità, comportamento che ovviamente non gli compete affatto, impossibile da dichiarare se non tramite una rogatoria ufficiale da parte di uno stato estero;
-2) Si sostituisce ai magistrati inquirenti che, ammesso che il fatto rappresenti un reato, hanno il compito di richiedere documentazioni tramite rogatorie internazionali relative ai fatti in oggetto (in realtà rese di fatto inutili proprio dal padrone del quaraquaquà in oggetto);
-3) Lo fa saltando a piè pari qualunque logica istituzionale, in quanto si reca a fare questa figuraccia calendarizzata da un altro buffone (il presidente del senato) come se da questo dipendesse il futuro della nazione, e non esclusivamente quello di un incapace che oggi riveste la carica di presidente del consiglio dei ministri;
-4) Suggerisce in maniera subdola che vi siano gravi evidenze che “…sono al vaglio della magistratura...”, fatto ovviamente negato dallo stesso PM che infatti archivia il giorno dopo, sputtanando anche il presidente del senato che definisce "urgente" la questione al punto di calendarizzarla in tutta fretta.
Al ministrucolo Frattini vorremmo ricordare che se immagina di dover imperitura riconoscenza al suo capo, essendo lui un ministro (fra l’altro degli esteri, posizione di una certa importanza) in primis ha giurato di difendere la Repubblica Italiana (questa si maiuscola) cioè tutti noi. Tutti, non solo il nanetto.
Affermare quindi che vi siano informazioni che investono il presidente della camera e che queste siano “..autentiche” (da che punto di vista poi lo si dovrà capire in qualche maniera…) mette sia il quaraquaquà che il governo nella sua interezza a rischio di figuraccia, atteso che (ovviamente, lo capirebbe anche un bambino) la magistratura ha immediatamente comunicato che i documenti in oggetto “non rivestono alcuna rilevanza penale” (Corriere.it)
Che la cosa fosse ovvia deriva da un ragionamento semplice semplice: atteso che anche Fini avesse in qualche maniera favorito il cognato, o in qualche modo lo stesso Tulliani abbia furbescamente approfittato della situazione, resta il fatto che la casa in oggetto è stata pagata trecentomila euro, circa 5500 euro al metro quadro che non è un valore così lontano dagli 8-9.000 richiesti in media per una struttura che oltretutto era da ristrutturare.
In ogni caso se (e dico se) vi sono irregolarità queste certamente sono di tipo civile e non penale: quindi di fatto si tratta di problematiche di contraddittorio fra parti private che per venire gestite da un tribunale necessitano di citazione di parte che non può venire fatta ora, atteso che AN nelle sue figure istituzionali mai ha provveduto a citare nessuno.
Quindi il quaraquaquà ha provveduto ad immolarsi facendo questa figura di guano storica e facendola per identica logica fare alla seconda carica dello stato che ha avallato questa scenetta mediatica.
Tutto questo non già per delle ipotetiche problematiche democratiche ma per favorire la distrazione di massa del nanetto priapista che sta cercando disperatamente una via di uscita, direttamente e per interposta persona dei quaraquaquà Frattini, Schifani e, perché no, Masi, quale direttore RAI che straparla al telefono venendo massacrato da Santoro in diretta TV salvo poi dichiarare al coperto delle solite affermazioni senza contraddittorio “la misura è colma”.
In effetti... vista la capacità di questi buffoni sarebbe proprio ora che si cominciasse a cacciare a pedate qualcuno, atteso che Annozero ha share regolarmente altissime e che il presidente RAI dovrebbe in primis fare gli interessi commerciali dell’azienda che dirige, e non di un politicante criminale che chiaramente ha attenzione solo per le seratine bunga bunga e non per i disastri economici che questo paese sta affrontando.
Ricordatevi: Mubarak, Ben Ali e Berisha hanno fatto il bello ed il cattivo tempo per decenni, ed alla fine sono caduti (o cadranno) rovinosamente quando la gente si stufa di mangiare pane e acqua mentre i buffoni mangiano croissant (o fanno bunga bunga).
Ricordatevi: alla fine della giornata c’è sempre lo spettro di piazzale Loreto. Ed i quaraquaquà sono sempre quelli che, dopo, stanno mascherati in prima fila a sputare sul cadavere, magari dicendo che aveva il culo flaccido.
Vero, signora Minetti ?
Axel
...caro Axel, un solo commento: a me basterebbe anche la piazzetta del Raphael, anzichè Piazzale Loreto. Quest'ultima ha una sua grandiosa tragicità, che mal si addice a Culo Flaccido. Meglio, molto meglio la location del Raphael... Comunque, se non potessi proprio avere il Raphael, mi farei bastare anche Piazzale Loreto... Tafanus
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