Dopo le violenze di ieri, i fedelissimi del presidente sparano nella notte tra la folla che continua a presidiare piazza Tahrir, luogo simbolo della rivolta. Almeno tredici i morti negli scontri notturni.
Anche oggi il bilancio si aggrava: per Al Jazeera due persone sono state uccise, molti i feriti. E uno straniero sarebbe stato picchiato a morte a piazza Tahrir. Stamane i carri armati dell'esercito tentavano di tenere separate le due fazioni. Diverse le aggressioni ai giornalisti stranieri, nel mirino dei fedelissimi del presidente. Arrestati un deleganto di Human Rights Watch e uno di Amnesty. Il vicepresidente Suleiman cerca un'intesa per la transizione, puntando a un rederendum popolare su un pacchetto di riforme. No anche dai Fratelli musulmani. Il raìs non sembra intenzionato a lasciare immediatamente il potere, malgrado le pressioni internazionali. Obama: "Preghiamo che sorga un giorno migliore in Egitto". La Ue valuta sospensione degli aiuti economici (...continua...)
...e se papi provasse a metterci una buona parola, con lo zio di Ruby?...
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