Pare che gli addetti alla Struttura Delta lo chiamino il "trattamento Mesiano", lo sventurato giudice della sentenza che ha condannato Fininvest a pagare 750 milioni alla Cir per l'affare Mondadori, spiato dalle telecamere di "Mattino 5" e sbeffeggiato per i suoi "calzini celesti". Capolavoro di giornalismo costato una sospensione a Claudio Brachino, direttore delle News Mediaset.
Ora ci risiamo. I "killer politici" del Cavaliere cercano di screditare i magistrati del Rubygate. Hanno cominciato con la Boccassini, poi con le tre toghe selezionate dal Tribunale di Milano per formare il collegio. Titoli dei Tg Rai-Set e dei giornali di famiglia: "Curiosità: tre donne sono state scelte per giudicare Berlusconi su una vicenda che riguarda altre donne". Come dire: la corporazione è "di genere", lo condannerà per forza.
Ora i "guastatori della Libertà" alzano il tiro. Libero di ieri: "Andava in piazza contro Silvio: ora lo giudicherà. Imparziale?". Articolo corrosivo contro Orsola De Cristofaro, che con Carmen D'Elia e Giulia Turri dovrà emettere la sentenza. La sua "colpa": una foto che la ritrae con un cartello su cui è scritto "Costituzione della Repubblica italiana". E' solo l'inizio. Da qui al 6 aprile la macchina del fango ne produrrà a tonnellate.
(Massimo Giannini - Repubblica)
...ci risiamo... le toghe rosse sono incorreggibili. Questa, beccata con una cartello che inneggiava alla Costituzione a Cinque Punte", ora pretenderebbe, ni giudicare (nientemeno) Silvio Berlusconi! Ma quel cartello la condanna. Legittima Suspicione. E come se non bastasse, 12 anni fa ha beccato una multa per divieto di fermata. Si era accostata all'edicola per comperare la Repubblica! Tafanus
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