In realtà con questa frase non si tratta di definire la nuova Canossa a cui noi tutti Italiani siamo costretti da quando ci sono capitati fra le spalle i disastrosi governi Berlusconi (devastanti, dati alla mano, in quanto incapaci di qualunque azione governativa, come certificano del resto tutti gli indicatori economici, i dati della Banca d’Italia e d’Europa, nonché i parametri Europei, regolarmente disattesi) ma di rideterminare quali siano le priorità dell’attuale governo.
Federalismo? Ma certamente, sennonché al primo vero ostacolo la “maggioranza” è andata sotto in commissione tentando un salvataggio in corner con un decreto legge di fatto irricevibile anche dal sonnolento Napolitano che non ha controfirmato un vero e proprio aborto legislativo.
Per la prima volta, aggiungo, ma perlomeno un sussulto di dignità dopo i vari lodi salva chiappe al presidente de consiglio chiaramente anticostituzionali e regolarmente avallati dal presidente della Repubblica
Piani casa? Dal giugno 2008 ne sono stati annunciati 4, di fatto inutili perché pasticciati, legati a recuperi di gettito teorici e difatti nulli ma soprattutto basati sull’idea che chi ha costruito abusivamente senza rischi oggettivi potesse decidere di pagare per regolarizzare posizioni per cui non rischia nulla: la maggioranza sta pensando infatti ad un nuovo condono sostanzialmente tombale che darebbe una ulteriore mazzata allo stato di diritto.
La riforma fiscale? Quale, quella che doveva essere approvata entro il 2010 ed avrebbe dovuto alleggerire il carico fiscale sul lavoro e sui fattori produttivi spostandolo sulle rendite finanziarie o legate agli immobili? Tenuto conto che queste oggi godono di un livello impositivo pari a metà di quello legato alla libera professione o alla produzione senza generare ricadute sul PIL o sull’occupazione, sarebbe stata oggettivamente una scelta intelligente. Beh, non solo la riforma non c'è stata, ma con il decreto sul federalismo comunale che il Governo ha cercato di varare la scorsa settimana nonostante il voto della bicamerale si aumenta il prelievo sulle imprese e sui lavoratori autonomi riducendo ulteriormente le tasse sugli immobili o sulle rendite.
La riforma della pubblica amministrazione? Ma suvvia, avete mai provato a mandare una mail certificata ad un ente pubblico? Oppure avete mai sentito di qualche dipendente che sia stato omaggiato (grazie alla sua efficienza) dei famosi premi di produzione favoleggiati da Brunetta? Se questo non è mai accaduto è perché semplicemente le autorità di valutazione non hanno voluto o potuto operare, obbligando i valutatori a dimettersi schifati.
Del resto, l'accordo appena concluso con Cisl e Uil nega la possibilità stessa che si possano retribuire in modo diverso dirigenti e impiegati: non ci saranno né penalizzazioni, né incrementi retributivi per i più bravi: siamo restati di fatto al palo di una riforma come al solito strombazzata, pubblicizzata a scopi politici ed abbandonata immediatamente dopo il suo uso mediatico.
Liberalizzazione dei mercati? Ma per favore, le authorities non hanno alcun potere sanzionatorio e sono state infarcite non già da tecnici che necessitano di liberalizzazioni per poter lavorare, ma dalla più abbietta politica che piazza nelle posizioni sensibili politicanti trombati che devono tutto ai loro padroni, con il risultato che tutte le politiche di liberalizzazione (dal settore energia alla distribuzione dell’acqua potabile, dal settore farmaceutico, delle assicurazioni, del gas) sono fallite prima di partire, garantendo laute prebende elettorali a tutti i partiti.
Sono state di fatto castrate le autorità di regolazione dei mercati, quelle che combattono i monopoli, massacrate le norme che riducono la concorrenza nel settore, l'Autorità Garante della Concorrenza e dei Mercati, già bloccata dal decreto Alitalia (che garantisce un monopolio sulla tratta Milano-Roma) resa di fatto impotente tramite legislazioni atte a mantenere i monopoli del mercato.
Il “governo del fare”? In questo ambito dovremmo parlare dell’enorme scandalo della protezione civile per cui qualunque accadimento è di fatto divenuto in Italia un’emergenza e quindi affidabile senza gara di appalto a chiunque possa garantire di poter essere concusso, sia con signorine ammiccanti che con beni sonanti? Un modo interessante di buttare la sciocchezza di 12 miliardi di euro in due anni. Sempre ai soliti ignoti.
I rifiuti? Domenica sera abbiamo visto su Presadiretta (complimenti alla trasmissione, a proposito) cosa (non) ha fatto la protezione civile a Napoli e quanti disastri sono stati causati dalla megalomania del presidente del consiglio che oggi tace sulla inadeguatezza oggettiva delle azioni intraprese, tentando di scaricare le colpe su chiunque. Come sua abitudine, del resto, spalancando la porta alla criminalità organizzata che trova posto, del resto, anche nel suo governo (vedi la bella storia Cosentino).
Del resto, a questo proposito, appare emblematica la storia del celeberrimo decreto anticorruzione: aria fritta che al momento di agire contro la famosa “cricca” ha portato alla negazione dell’autorizzazione a procedere nei confronti di tutti gli indagati per corruzione e concussione vedi [decreto anticorruzione]
Semplificazione legislativa? Calderoli non ha ad oggi pubblicato alcuna statistica (e questo è gia molto interessante) ma a quanto pare il numero di leggi è rimasto sostanzialmente identico dal 2008 ad oggi e pari a circa 210.000 mentre (per esempio) in Germania le leggi sono circa 15.000. Ma Brunetta controlla quello che fa Calderoli? E soprattutto, come fa un dentista a semplificare le leggi vigenti ?
Operazione trasparenza? Dal sito www.governo.it si rileva che solo il 4% delle amministrazioni ha provveduto a pubblicare bilanci ed andamento patrimoniale (oltre che costi amministrativi per la politica) come deliberato dalla legge n. 69 del 18 giugno 2009 ("Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile") impone, all'art. 21, comma 1, che tutte le pubbliche amministrazioni debbano rendere note, attraverso i propri siti internet, alcune informazioni relative ai dirigenti (curriculum vitae, retribuzione, recapiti istituzionali) e i tassi di assenza e di presenza del personale, aggregati per ciascun ufficio dirigenziale.
Insomma, lo stesso governo non rispetta le leggi da lui stesso deliberate…
Aumento delle risorse per la sicurezza? Benché sia noto che alle volanti scarseggi la benzina, la diminuzione dei fondi per la pubblica sicurezza sono dell’ordine del 15%, mentre le spese per le missioni all’estero sono aumentate del 50%.
Modernizzare i servizi ai cittadini? Ma qualcuno del governo guarda “striscia la notizia” dove scopriamo che vi sono aree dove non è garantita l’acqua potabile oppure dove gli abitanti non riescono ad uscire di casa per la spazzatura ammucchiata ?
Mi fermo qui per non avere un travaso di bile.
Vi invito solo a leggere [questo documento] redatto dalla banda di incapaci che ci governa per verificare quante siano le azioni davvero riuscite di quelle dichiarate…
Axel
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