Sicurezza stradale, a Firenze parte Il Progetto
58 (cinquantotto) non una di più, non una di meno (per fortuna Renzì ci ha risparmiato i decimali). Davanti ad una cifra così precisa, un ragazzo di campagna come me, non privo di una certa formazione scientifica, non può che immaginare che ci sia già una massa di dati analitici sul problema... E invece no. Non c'è NULLA, se non il solito nome creativo e mediatico. Come Renzi, con una certa quota di disarmante ingenuità, provvede a spiegare più avanti:
"...si comincia mettere insieme i dati dell’incidentalità del Comune (quanti incidenti, dove avvengono, le cause, quali controlli e dove vengono fatti, quanti e quali corsi vengono fatti nelle scuole per la formazione, quale assistenza viene fornita alle famiglie che hanno subito un lutto, qual è lo stato delle strade ecc), per arrivare a un "profilo" degli scontri che avvengono a Firenze e da lì finalizzare un piano che riesca davvero a incidere su questo dramma troppo spesso sottovalutato..."
Proviamo a tradurre: per ora, tranne la parcella alla McKinsey (conosco le parcelle della McKinsey, me ne sono servito negli anni '70), non c'è uno straccio di studio analitico preliminare. C'è solo un bel nome, un acronimo molto "fiorentino" che viene declinato in maniera macchinosissima, ma Renzi, che è, come tutti ormai hanno capito, il miglior sindaco del mondo, sa già che un progetto su cui mancano persino i dati conoscivi di base, produrrà il salvataggio di 58 vite umane (non una di più, non una di meno) nei prossimi dieci anni. Esattamente un morto in meno ogni 62,94 giorni. Come Renzi e la McKinsey siano arrivati a questa cifra, è un mistero. Ma ecco il post completo, apparso oggi sul [sito di Matteo Renzi]
_________________________________________________________________________________________
Si chiama David, come il celebre monumento simbolo della città, ed è il nuovo Piano strategico per la sicurezza stradale che farà di Firenze un caso nazionale perché si propone, come obiettivo principale, quello di salvare 58 vite umane nei prossimi dieci anni. David è stato progettato dall’associazione intitolata a Lorenzo Guarnieri, il giovane morto lo scorso giugno investito da uno scooter guidato da una persona ubriaca, ed è stato subito apprezzato dal Comune di Firenze che l’ha fatto proprio e darà tutto il supporto all’associazione per arrivare presto a risultati. Supporto non solo logistico, ma anche politico: uno dei fini è anche quello di promuovere una proposta di legge di iniziativa popolare per arrivare a una modifica del codice della strada che riesca a contemplare anche il caso di ‘omicidio stradale’.
Il progetto è stato presentato questa mattina a Palazzo Vecchio dal sindaco Matteo Renzi e da Stefano Guarnieri, padre di Lorenzo, accompagnato dalla moglie Stefania. Il progetto prevede un approccio scientifico e integrato. David sta per Dati e analisi; Aderenza alle regole; Vita ed educazione; Ingegneria; Dopo la violenza. In pratica si comincia mettere insieme i dati dell’incidentalità del Comune (quanti incidenti, dove avvengono, le cause, quali controlli e dove vengono fatti, quanti e quali corsi vengono fatti nelle scuole per la formazione, quale assistenza viene fornita alle famiglie che hanno subito un lutto, qual è lo stato delle strade ecc), per arrivare a un ‘profilo’ degli scontri che avvengono a Firenze e da lì finalizzare un piano che riesca davvero a incidere su questo dramma troppo spesso sottovalutato.
“Non dobbiamo occuparci degli incidenti stradali solo sull’onda del dolore e della commozione – ha detto Renzi – ma dobbiamo capire che sono una vera e propria emergenza sociale ed economica”. Alcune cifre, raccolte da una delle principali società di consulenza al mondo quale McKinsey, che collabora con l’associazione, sono lampanti: a livello mondiale gli incidenti incidono per l’1,5% sul Pil, mentre la spesa per la prevenzione continua ad essere irrisoria.
A giugno saranno già pronti i primi risultati del progetto e sarà già possibile delineare la ‘road map’ per la lotta all’incidentalità. Di pari passo andrà avanti la proposta di legge popolare sull’omicidio stradale, fattispecie che al momento non è prevista dal codice italiano ma che è già presente in altri paesi europei. “Sono fiducioso – ha aggiunto Renzi – che questo progetto, unico nel panorama nazionale, potrà rivelarsi molto interessante anche per altri comuni”.
“La morte di nostro figlio non deve essere vana, così come quella di tutti i ragazzi ai quali è stato tolto il diritto alla vita per colpa di chi assume comportamenti criminali alla guida e per la mancanza di una cultura di sicurezza e prevenzione – hanno detto Stefano e Stefania Guarnieri – . Chi governa deve intervenire per combattere e prevenire questi comportamenti. Per questo motivo abbiamo deciso di regalare alla città un Piano per la sicurezza stradale che indicherà al Comune cosa fare e come fare per fermare questa strage. Siamo contenti che il sindaco abbia capito l’importanza di questo progetto e siamo fiduciosi che al Piano, che sarà presentato a giugno, seguiranno i fatti”.
SOCIAL
Follow @Tafanus