Il sole che sorge riempie di nuova vita le stanze del mio appartamento. Un sole che illumina di primavera, fredda primavera, tutta la piana del Fucino. Quel sole che manca nella politica di questo paese affossatto nella bulimia del consumo del potere e nel narcisismo del godimento del proprio rachitico benessere.
Il dittatore nostrano, di fronte al genocidio del popolo libico, non sa fare altro che "complimentarsi con i giovani che bussano alla porte della modernità"! Pensate! C'è in atto uno sterminio di massa e lui si gingilla in complimenti da mentecatti; nel contempo si mostra preoccupato non di quello che accade ma di quanto potrebbe accadere se subetrasse un movimento legato all'integralismo islamico...!
Il ministro degli Esteri italiano (non il nostro ministro), da parte sua, invece di porsi la domanda urgente del "che fare", si preoccupa per le possibili ripercussioni in termini di sbarchi clandestini!
Nero pesto.
Assente il sole della responsabilità, domina, grigio e impudente, il senso della paura: non la responsabilità per gli altri ma la paura per se stessi! Cosa li differenzia, questi gheddafi caserecci, rimasugli museali dell'australopiteco, dall'impostura sanguinaria del dittatore "puro sangue", loro fratello siamese?
Nero pesto.
Loro vivono nelle lande del tramonto. Il sole sorge dalla parte opposta!
Buona giornata a tutte e tutti.
Aldo
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