Sarebbe bello se per una volta il rogo di quattro bambini servisse almeno a togliere al discorso sui rom le componenti ideologiche e propagandistiche, e ci riportasse ad un necessario pragmatismo. Non credo che ci riusciremo, ma possiamo almeno provarci?
Partiamo da una considerazione: sulla "sicurezza", la xenofobia, il razzismo, Alemanno ci ha vinto le elezioni. Ad Alemanno non frega un cazzo che il 95% dei delitti avvenga all'interno delle mura domestiche di ben ordinate famigliole italiane, in stile "Spic & Span". I guai di Roma sono tutti colpa di immigrati e rom. Alemanno, nel campo della sicurezza, ha fatto miracoli! Chi lo dice? Lo dice Alemanno. Ricordo un osceno manifesto autoprodotto che infestava i muri di Roma, dopo sei mesi dalla elezione del fascista a sindaco: "In sei mesi, abbiamo già diminuito la criminalità del 30%!". Avete capito bene. Meno 30% in 6 mesi. Uno così, oltre a fare il sindaco di Roma, dovrebbe essere nominato almeno vicesindaco in altri 8000 comuni italiani! Alemanno: una risorsa per l'Italia intera!
Alemanno, il sindaco ruspante (da ruspa), ha sempre pensato di poter risolvere il problema dei campi rom abusivi distruggendoli a colpi di ruspa. Del destino di questa gente non si è mai posto il problema. Ad Alemanno interessa essenzialmente finire su giornali come Il Tempo come colui che ha "eliminato" un campo abusivo. Ma poichè non può contestualmente eliminare i rom, nessuno (né il Tempo, né Alemanno) si sono preoccupati di seguire gli "sgomberati" per capire che fine facessero. Attico ai Parioli? Hotel Villa Medici? No, un altro campo abusivo, un po' più precario, un po' più nascosto, un po' più sporco. E loro, i rom, un po' più nascosti, un po' più poveri, un po' più incazzati.
Ci volevano quattro corpicini carbonizzati per rimettere in moto la fertile creatività di Alemanno. Ha trovato la soluzione. Delle belle tendopoli, oppure "bimbi in affido". A chi? Perchè? Il Super Sindaco con scappellamento a destra, come fosse Antani, non spiega. Così come non spiega perchè in circa tre anni di mandato non abbia mai messo in pratica altro che qualche "ruspamento" di piccoli campi, in favore di televisioni, previamente allertate. Alemanno, hai mai sentito l'odore acre della carne umana bruciata? A me è capitato. Una esperienza indimenticabile.
Le "autorità" hanno già individuato i colpevoli del rogo disumano: i genitori dei bambini sono stati denunciati per "abbandono". Avevano "abbandonato" i figli per andare a cercare qualcosa da mangiare. Una domanda cretina... e se non fossero andati a cercare damangiare, sarebbero stati denunciati per qualche reato, certamente previsto dai nostri implacabili codici, per aver lasciato i bambini privi di mezzi di sussistenza?
Leggiamo qualche passo dall'articolo del [Messaggero] di ieri:
"...erano abbracciati, rannicchiati a terra i quattro corpicini dei bambini rom morti carbonizzati ieri sera nel campo abusivo lungo l’Appia nuova. Così, gli agenti della polizia scientifica e i vigili del fuoco hanno trovato il più piccolo di 4 anni che si chiamava Raul, Fernando di cinque anni, Patrizia di otto, e Sabatino di undici. Intorno alla baracca di plastica arsa completamente dal fuoco ci sono cumoli di immondizia, panni stesi, cenere e i giocattoli di quei quattro sfortunati ragazzini. Al campo rom oggi c'è poco voglia di parlare. Alle parole si sono sostituite le lacrime di chi ha perduto i figli. Gli agenti della polizia scientifica sono alla ricerca di qualche indizio per ricostruire l'incidente ma sembra chiaro che l'incendio si è sviluppato da un braciere acceso usato come riscaldamento.
Abbandono di minori: per questa ipotesi di reato contro ignoti, la procura della Repubblica di Roma ha aperto un fascicolo d'indagine [...] Intanto nel pomeriggio gli investigatori hanno interrogato i genitori delle quattro vittime e anche una sorella di 18 anni alla quale ieri sera i bambini sarebbero stati affidati. La ragazza si sarebbe allontanata a una certa ora e durante la sua assenza la baracca ha preso fuoco.
Alemanno: chiederà 30 milioni al governo. «Chiederemo al governo complessivamente 30 milioni di euro». Lo ha annunciato il sindaco di Roma Gianni Alemanno, dopo un vertice in Prefettura sull’emergenza nomadi riesplosa ieri nella capitale con la morte di 4 bimbi in un campo abusivo. «Per fronteggiare questa emergenza chiederemo al ministero della Difesa delle strutture: ci sono ad esempio delle caserme dismesse che potranno essere utilizzate», ha aggiunto il sindaco.
Il Sindaco Decisionista e Futurista"a buoi scappati dalla stalla" - «Chiederemo alla Protezione civile di allestire delle tendopoli. Così potremmo sgombrare tutti i microcampi fatti di baracche di morte». Ha spiegato il sindaco. Lo sgombero dei microinsediamenti abusivi «avverrà a giorni». «Le tendopoli ci danno la possibilità di essere più incisivi nelle operazioni di sgombero», ha continuato il sindaco, sostenendo che con questo strumento l'azione dell'amministrazione potrà essere svolta «in maniera massiccia, incisiva e costante». «Non accetteremo veti di Tizio e Caio, faremo le tendopoli dove riterremo opportuno farlo, e non ci saranno presidenti di municipio e comitati civici che tengano».
...Fascistone, ma fino a ieri di quale cazza di città sei stato Sindaco?...
Intanto "le gerarchie ecclesiastiche romane", da sempre benevole verso fascisti e destri di ogni genere, sono "turbate" - Ecco cosa dice il Cardinale Vallini: «È una tragedia che mi ha profondamente turbato». Lo afferma il cardinale vicario di Roma, Agostini Vallini che chiede alle autorità di «assicurare ai nomadi condizioni di vita dignitose e sicure», procedendo a un «graduale inserimento» e al superamento dei campi rom. "Davanti a questo nuovo tragico fatto la comunità cristiana non può rimanere indifferente".
...fantastico! Prima di questa tragedia, invece...
Monsignor Perego: bimbi morti per disinteresse. «Come Migrantes siamo vicini a Mircea ed Elena, il papà e la mamma dei piccoli - dice monsignor Perego, direttore della Fondazione Migrantes - la speranza ci fa chiedere un impegno maggiore per riconoscere i diritti e la cittadinanza a chi vive nelle nostre città, impegnandoci in una cura maggiore perchè il minimo vitale sia garantito a tutti e soprattutto i minori siano tutelati. La causa della morte di questi bambini è il disinteresse».
Alemanno: voglio poteri speciali. «Chiamerò il governo e chiederò urlando poteri speciali per il prefetto, perché si possa realizzare il nostro piano nomadi». Il sindaco attacca «la maledetta burocrazia dei cavilli, i ricorsi al Tar dei Comuni, la Sovrintendenza, tutti coloro che, insomma - spiega - in questi anni di amministrazione, gli hanno impedito di realizzare i «campi regolari, sicuri, autorizzati. Ce ne sono tre a portata di mano e potevano essere già pronti. Via per sempre da Roma i maledetti campi abusivi». (...ma Alemanno non ha avuto tre anni per farlo? NdR)
«Abbiamo indetto il lutto cittadino per mercoledì prossimo, giorno in cui le salme dei bimbi rom rientreranno in Romania». Lo annuncia il sindaco di Roma Gianni Alemanno, uscendo dall'obitorio dell'Istituto di medicina legale, di fronte al cimitero monumentale del Verano, dopo l'incontro con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano giunto per rendere omaggio alle vittime del rog [...] Quanto ai famigliari delle vittime, «ora sono assistiti in una casa di accoglienza. Abbiamo garantito che l'assistenza e le spese per il rientro delle salme in Romania siano a nostro carico per evitare altri drammi a queste persone. Alle famiglie -assicura il sindaco- c'è la massima vicinanza di tutta la cittadinanza di Roma». (...ORA?!?! dopo quattro bimbi arsi vivi? ruspante, non le sembra un po' tardivo, come intervento? ...e che generosità!!!! addirittura il rientro della salme in Romania a carico del Comune!... E non si vergogna, neanche un po'? NdR)
Famiglia cristiana: urlo Alemanno tardivo. «Le urla di Alemanno arrivano dopo il pianto di una madre». «Ora il sindaco di Roma Gianni Alemanno, che è accorso sul luogo della tragedia - si legge sul sito internet - si scaglia contro "i numerosi impedimenti burocratici che hanno rallentato la costruzione dei campi regolari". Alemanno annuncia che chiederà "urlando" al Governo di assegnare poteri speciali al Prefetto per realizzare finalmente tutti gli insediamenti organizzati. Peccato che le urla del sindaco debbano arrivare dopo il pianto straziato di una madre».
Le critiche della opposizione raggiungono nella notte Alemanno pochi passi dal rogo dove la presidente del Nono Municipio, Susy Fantino, incalza il primo cittadino, accusandolo di non aver dato ascolto alle segnalazioni provenute dal quartiere.
Un rogo umano annunciato - L’attacco ai cavilli burocratici non convince la presidente del quartiere: «Non credo si possa dire che il problema sono i cavilli. Da due anni a questa parte evidenziamo il livello di degrado di queste baracche. L’ultima segnalazione è stata mandata 15-20 giorni fa». Una circostanza che il sindaco sminuisce: «Non so se ci sia stata una segnalazione. Il punto però non è questo. Il problema è che, se non abbiamo campi regolari, non c’è fisicamente il luogo in cui portare queste persone».
«Non è più possibile tollerare che accadano incidenti così gravi. Le istituzioni devono adoperarsi per trovare alloggi alternativi a chi si trova in queste situazioni, devono mettere in sicurezza i nomadi, specialmente i bambini». È quanto afferma Vannino Chiti, commissario del Pd Lazio e vice presidente del Senato. Nonostante le risorse economiche straordinarie profuse Alemanno ha fallito. Il suo “Piano Nomadi” tanto propagandato, soprattutto in campagna elettorale, si è rivelato inadeguato, sia dal punto di vista dell’integrazione che da quello della sicurezza. Gli incidenti si sono ripetuti nei campi rom fino al culmine della strage di ieri».
ARRIVANO I DURI - «A quanto pare le politiche adottate sono insufficienti, sia sul versante degli sgomberi che su quello dell’assistenza. In altri paesi europei non sarebbe ammissibile consentire il proliferare di baraccopoli - lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, Presidente della Commissione Sicurezza di Roma Capitale - Basta però con la demagogia. L’unica strada per risolvere il problema rimane l’espulsione coatta per chi commette reati o non è in grado di permanere nel territorio nazionale in quanto, non avendo una residenza né un lavoro, occupa abusivamente aree della città. Serve una linea dura». (...un consiglio a Fabrizio Santori: più dura di così? e procedere all'acquisto di qlcune decine di lanciafiamme? potrebbe essere una buona soluzione, no? NdR)
Un discorso di fondo sui rom, da fare senza razzismo, e senza ideologismi
Alemanno ha impostato e vinto la campagna elettorale con l'arma del razzismo travestito da politica della sicurezza. Non ha fatto NULLA, se non abbattere qualche baracca, mandando dei disgraziati in cerca di un altro posto in cui fare una nuova baracca. Oggi chiede più poteri (?) e trenta milioni, per affrontare un problema che non ha MAI affrontato sul serio, se non con qualche fotogenica ruspa, che ha spostato i problemi da un quartiere all'altro. Trenta milioni? Così poco? Mi viene in mente la parentopoli di Alemanno... duemila assunzioni nelle municipalizzate. Ipotizzando un costo lordo di 30.000 euro annuali a "famiglio", basterebbe mandare a casa metà dei famigli assunti inutilmente ed illecitamente, ed ecco trovati trenta milioni. Non una-tantum, ma entrate strutturali, per tutti gli anni a venire... Troppo complicato, per Alé Magno? A licenziare gente illecitamente assunta si perdono voti?
Ma veniamo al discorso difficile. Il problema dei rom esiste. Inutile far finta del contrario, e dannoso regalare alla destra il monopolio della gestione mediatica del problema stesso. Inutile negare che un grande insediamento di nomadi in un quartiere genera tensioni, rinfocola il razzismo, deprezza il valore degli immobili, genera fastidi sui mezzi pubblici...
La soluzione non può consistere - come sembra pensare il sindaco ruspante - nel creare 5, 6 mega-campi (nell'ottica dei campi di concentramento). Le popolazioni dei quartieri "vincitori" di questi campi non ci staranno mai. Perchè in un distretto un mega-campo da duemila rom, e in 5, 10 distretti limitrofi, neanche l'ombra? Inoltre, il mega-campo non è la soluzione ideale dal punto di vista dell'integrazione, del controllo di legalità, dell'attenuazione delle pulsioni razziste.
A Roma si calcola che i rom rappresentino grosso modo lo 0,5% della popolazione. Se distribuiti in 100 micro-campi attrezzati, equamente distribuiti sul territorio, nessun quartiere si sentirà discriminato; nei campi da cento persone cresce il controllo reciproco "dall'interno", e cresce la possibilità dei controlli da parte delle forze dell'ordine. Cento persone, di cui solo un terzo o la metà useranno i mezzi pubblici nell'arco della giornata, con creano un'impressione di "occupazione" dei mezzi pubblici da parte dei rom. Aumentano le possibilità di scolarizzazione e di graduale educazione ad una vita "stanziale". Migliorano, soprattutto grazie alle relazioni che nascono a partire dai bambini, le possibilità di instaurare qualche forma di partecipazione dei rom alla vita comunitaria (scuole, asili, oratori), e in prospettiva da amicizie fra bambini potranno nascere contatti cogli adulti.
E' dura, ma non vedo altre strade. Le ruspe sono una soluzione solo se portano al macero non solo le baracche, ma anche i loro abitanti. I mega-campi innescano guerre fra poveri. Un quartiere contro un altro. Davvero Alemanno pensa di risolvere il problema avendo "più poteri"? (dentro o fuori dalle leggi ordinarie? per farne cosa, esattamente?). Davvero Alemanno pensa che bastino 30 milioni, il costo di trenta appartamenti medi? Allora Alemanno è un caso disperato, e la soluzione di qualsiasi problema appare lontana anni luce.
I rom sono sporchi? avete provato voi, ineffabili razzisti, a vivere in una baracca di lamiera, senza cessi e senza acqua corrente? Beh... chiedete di vivere per un mese in uno di questi campi abusivi (così... solo per sperimentare...), in una baracca a carbonella, con l'acqua (fredda) distante un chilometro, e col cesso "en plein air", dietro un cespuglio.
Infine, ancora un doveroso elogio a Giorgio Napolitano, l'unica "autorità" che abbia avvertito il bisogno (ed abbia avuto la capacità) di tendere una mano, di fare una carezza, di chiedere che a questa gente sia offerta una reale prospettiva di vita non animalesca. Il premier non c'era. No figa, no party. Troppo impegnato a pensare ai cazzi suoi: l'incombente richiesta di rinvio a giudizio con rito immediato, la ripresa della oscena battaglia sul processo breve, il quinto videomessaggio fa preparare, la crisi d'astinenza da bunga bunga...
Quanti problemi, povero Silvio... Tafanus
P.S.: Caro (nel senso di costoso) Alemanno, allo scoppio della sua parentopoli, si era impegnato a licenziare tutti coloro che erano stati assunti a chiamata diretta, in maniera e misura disinvolte. Erano centinaia. Potrebbe fornire l'elenco completo dei licenziamenti fin qui effettuati? Grazie, anche a nome dei mie trenta lettori.
[I vigili avevano dato l'allarme già in maggio]
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