Consiglio caldamente, a chiunque consideri i sondaggi (se ben fatti) strumenti su basi scientifiche non deterministiche, ma probabilistiche, di snobbarli sempre o mai, e non solo quando danno risultati che non piacciono. E' capitato anche fra ieri ed oggi. Ai rottamatori di Prossima Italia il sondaggio di Mannheimer per Porta a Porta, che indica Bersani alla guida di una coalizione di centro-sinistra vincente 36 a 29 su una coalizione di centro-destra guidata da Berlusconi, non è piaciuto...
...et pour cause... Quelli che non scorreggiano rumorosamente non sono mai piaciuti. Napolitano è stato per anni "Morfeo", e per alcuni lo è ancora adesso, che ha la fiducia di oltre l'80% degli italiani. Gli Urlatori alla Grillo - che secondo lettori desaparecidos del Tafanus avrebbero stracciato con l'80% dei consensi qualsiasi candidatura alla guida del centro-sinistra, ora guidano mestamente partiti dell'unovirgola...
Alcuni freschi interventori, pur di non ammettere che Bersani, loro malgrado, "tira", rifiutano il fatto, elementare, che volere uno alla guida di una coalizione, è implicitamente una intenzione di voto. Il porcellum non consente di votare né per Bersani, né per Berlusconi, ma per partiti e coalizioni (a meno che la costituzione non sia cambiata, in queste ultime ore, a mia insaputa).
Ma, guarda caso, quando si passa dalle indicazioni di voto ai partiti, disgiunte da alleanze e leadership, dove spesso centro-destra e centro-sinistra sono ormai alla pari, a domande concrete, e cioè "coalizione di chi con chi, guidata da chi", allora si scopre che davanti all'alternativa di una riproposizione del governo e della leadership attuale e del leader bunga-bunga attuale, stravince per 36 a 29 l'ipotesi PD+IdV+SeL guidata da Bersani.
Ma i fedeli officianti di ProssimaItalia non ci stanno. Amano Berlusconi? No! detestano Bersani! In fondo hanno fatto la Leopolda, e qualche Leopoldina periferica in 16mo proprio per rottamare i Bersani, quindi cosa fanno? Cercano di distruggere con risibili distinguo metodologici - che denunciano solo l'ignoranza della materia - il sondaggio di Mannheimer, un uomo al di sotto di ogni sospetto (e quindi, nella fattispecie, altamente affidabile, nel momento in cui produce risultati che non piacciono ai suoi referenti).
Mi scuserete quindi per questo lungo post, che cerca di far luce in quello che sta succedendo ai sondaggi, a partire dal 1° Settembre 2010, fino ad oggi. Il 1° settembre può essere considerato la data d'inizio del post-separazione Fini - Berlusconi, avvenuta di fatto a fine luglio, ma in agosto tutto si è fermato (inclusi i sondaggi). Ed iniziamo dal sondaggio riepilogativo (somma di PdL + Lega, contro somma di PD + IdV + SeL); è inutile immaginare alleanze fantasiose sulle quali già sono stati ampiamente espressi veti incrociati irrisolvibili. La partita è questa, i giocatori sono questi.
Intorno alla prima settimana di dicembre, succedono alcune cose molto significative: nascono ufficialmente i "rottamatori" (che vanno a cena di nascosto da bunga-bunga); Vendola intensifica l'OPA sul PD, e grida sempre più forte alle "primarie di coalizione" per una coalizione che non c'è, per arrivare poi ad indicare al PD chi debba essere il candidato premier del PD, anzichè preoccuparsi di dire a SeL chi debba essere il candidato della SeL; si intensificano le conoscenze del volgo sulle porcherie di Cesare e dei festini.
Sta di fatto che dall'inizio di dicembre il centro-destra non crolla, ma guadagna circa 0,7 punti. Ma l'andamento della curva del centro-destra è frutto di andamenti compositi, che mettono insieme PdL, Lega, e ciò che resta o torna indietro di AN. Proviamo a vedere i singoli addendi:
Com'è evidente, il PdL prima flette e poi riprende in maniera molto più accentuata della coalizione di centro-destra nel suo complesso. Quindi ci dev'essere dell'altro... La Lega non c'entra. Anzi, ha un andamento che a leggere i "politologi de noantri" non ti aspetti. Ci hanno spiegato che la Lega cresceva come un treno, a spese del PdL. Niente di più falso. I ramarri sono in caduta libera, costante e crescente da mesi:
Come si vede, la fola della Lega Inarrestabile è una leggenda metropolitana. Allora? Allora lo strano andamento del PdL deve essere spiegato con altri mezzi... E cioè con la eroica ribellione prima, e col penoso disfacimento poi, dei "fliniani", che hanno trascinato nelle loro vicende anche i propri elettori. Prima passati verso il Centro, ed ora mestamente rientranti nel PdL (...non possono fare la guerra, mentre metà dei fliniani firma già la resa...)
Ma allora vediamolo, l'andamento dei "fliniani", che oltretutto ha dato l'imprinting all'andamento di tutto il "tertzo polo" nel suo complesso, trascinandolo prima in salita, e quindi in discesa, e decretandone la probabile irrilevanza politica. Il che potrebbe portare al centro-destra altri potenziali elettori, sia da FLI che dall'UDC:
FLI nasce da zero, come idea, a fine luglio; ad inizio settembre vale un potenziale 4,7,%, sale fino al 6,1% ad inizio dicembre, poi le liti interne e le defezioni consigliano ai potenziali elettori di tornare nella casa madre. Guarda caso, il recupero del PdL è quasi speculare rispetto alla ri-caduta di FLI.
E veniamo ai fatti di casa nostra iniziando dalla sommatoria dei voti di PD, IdV e SEL (l'unica coalizione possibile, allo stato dei fatti). L'andamento di questa sommatoria lo vediamo nel primo grafico (quello di confronto col centro-destra). La coalizione di CSX mostra una tendenza in crescita, lenta ma costante (anzi, meglio: in leggera accelerazione). I sei punti di gap di inizio settembre ora sono ridotti a poco più di un punto. Con buona pace di chi vuole rottamare Bersani, senza dire chi vorrebbe al suo posto: Renzi? Civati? Cosseddu?
Questo andamento complessivo è dovuto alla sommatoria degli andamenti dei tre partiti, che vedremo isolatamente:
Il PD perde un punto e mezzo in tre mesi, e lo riguadagna quasi tutto nei successivi due mesi e mezzo.
I dati di SEL mostrano un partito in forte crescita nei primi tre mesi (3 punti), e in rallentamento nella seconda fase. In particolare, osservando gli ultimi punticini (in alto a destra), si vede una costante flessione, che se continuasse trascinerebbe verso il basso la linea di tendenza. La gente comincia a capire che Vendola vuole delle primarie di una coalizione che non c'è? Oppure ha bocciato l'invasione di campo sulla Bindi? O comincia a farsi delle domande sui teneri legami con don Verzé? ...a saperlo...
Infine, l'IdV, l'altro partito che doveva spaccare mari e monti...
Dunque, l'IdV è, nella composizione dell'andamento del centro-sinistra, il maggior responsabile della velocità di crescita relativamente bassa del centro-sinistra. Vogliamo dirla tutta? Tonino, col suo populismo, e col suo perenne fuoco amico nei confronti del PD, alla fine ha pagato pegno, ma lo ha fatto pagare anche alla coalizione, di cui ha frenato la crescita. Contento lui... Gli elettori sembra che abbiano imparato. Ora speriamo che impari anche Tonino. La linea di tendenza dell'IdV è costantemente rivolta verso il basso, in accelerazione, e pericolosamente vicina alla soglia del 4%. Fuori dal Senato, e se continua così a rischio anche alla Camera.
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E veniamo, per concludere, al sondaggio di Mannheimer per Porta a Porta, di cui abbiamo dato conto [in un nostro post]:
Ora, per completare il quadro, i "rottamatori" dovrebbero commissionare a Mannheimer un sondaggio che metta a confronto, in alternativa a Bersani e/o Bindi, i nomi di Renzi, e/o di Civati, o altri nomi da loro suggeriti. Perchè vedete, cari "rottamatori", la politica non è quella di Ginettaccio Bartali (...gliè tutto sbagliato, gliè tutto da rifare...) ma è quella che prevede assunzioni dirette di responsabilità, spendita della propria faccia.
Avanti, Renzi! Avanti, Civati! Mettetecela, la faccia! Fate come Grillo, che ha capito di valere l'1,5%, o come Rutelli, che ha capito di valere lo zerovirgola. Smettetela di predicare in giro per l'Italia a platee di poche decine di persone, presentate una richiesta di un congresso straordinario, chiedete di sostituire Bersani alla guida del partito (e quindi come candidato alle primarie di coalizione, quando ci sarà una coalizione). Insomma, iniziate a "razzolare". Come diceva Formica, la politica non è fatta da convegnini, ma è fatta da "sangue, sudore e merda". Tafanus
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