Da qualche giorno impazza la polemica su Tedesco e sulla sanità pugliese. Su Facebook, in un thread su Vendola, i vendoliani esultano, perchè finalmente c'è un colpevole di tutte le malefatte della sanità pugliese: il diessino Tedesco. Che mi viene tirato in faccia da molti vendoliani, come fosse mio fratello gemello. Non lo è. Lo è così poco, che nello stesso thread ho scritto:
"...di Tedesco il PD, nella persona del presidente Rosi Bindi, ha già detto che se ci saranno gli elementi il PD voterà per la autorizzazione a procedere. Mi spiace... non sono tutti berluschini. E comunque Tedesco è stato portato in giunta da Vendola quando già era moooolto, ma moooolto chiacchierato [...] Non difendo Tedesco, ma neanche chi lo ha voluto in giunta nonostante il "chiacchiericcio" Vorrei ricordare poi che Vendola ha appena chiuso 2000 posti-letto nella sanità pubblica, per far largo a don Verzé (quello che di Nichi dice "ce ne fossero, come lui!")..."
Mi risponde l'amico Roberto S., vendoliano doc: "...Tafanus, mi sorprendi ! Come se tu non sapessi perfettamente come si fanno le giunte! Il manuale Cencelli non l'ha certo inventato Vendola (comme son nom l'indique) e forse non ti ricordi le pressioni che ebbe Vendola dal PD (rancoroso e vendicativo per aver perso le primarie) per portare a bordo Tedesco (ed altri). Se Vendola voleva governare non poteva certo opporre dei veti al partito di maggioranza relativa no? E non è sempre colpa di Vendola no?..."
Oggi, dopo l'arresto dell'ex assessore alla sanità, a questa generosa difesa d'ufficio di Vendola (sono sicuro, conoscendo Roberto da anni, fatta in perfetta buona fede), ed alle accuse (postume) mosse da Vendola al PD Tedesco, replica il sindaco di Bari Emiliano:
«Caro presidente, le cose non stanno come tu dai qualche volta ad intendere». Michele Emiliano affida a Facebook la propria replica a Nichi Vendola. Al governatore pugliese, che lo accusa di avere, insieme con il Pd, fatto quadrato intorno all´ex assessore della Sanità, Alberto Tedesco, e contro di lui, il sindaco di Bari e presidente regionale dei Democratici replica con un po' di disappunto. «Tedesco è stato da te nominato quando era solo il leader dei Socialisti Autonomisti e non era né della Margherita né dei Ds. Questo non dimenticarlo mai. Solo due anni dopo, nel 2007, Tedesco ha aderito al Pd. Nei primi due anni chi ti aveva suggerito il suo nome?». Proprio nel 2007, ricorda Emiliano, «nel corso del mio primo incontro con il presidente della regione Vendola, gli suggerii di spostare Tedesco ad altra delega diversa da quella della sanità a causa del suo conflitto di interessi. Vendola mi disse che i contraccolpi politici sarebbero stati imprevedibili». Infine, l´affondo: «Dopo qualche mese, Vendola mi disse che era pronto a sostituire Tedesco con il direttore della Asl di Bari Lea Cosentino. Mi dissi perplesso perché era noto a tutti il legame personale tra il presidente e la Cosentino. Vendola ascoltò il mio suggerimento. Col senno di poi, credo che tale prudenza sia stata premiata: anche la Cosentino è stata coinvolta in vicende giudiziarie».
(fonte: controlacrisi.it)
Ma vediamo quest'altra intervista a Vendola, dalla quale si evince che la colpa è sempre e solo degli altri. E sulle domande imbarazzanti fornisce delle fantastiche non-risposte). Traiamo queste perle sparse dall'intervista di [Giuliano Foschini su Repubblica/Bari di ieri]
Presidente, lei voleva cambiare una legge per nominare un uomo di sua fiducia.
"Primo: un giudice e la procura stessa dicono che non c'è alcun rilievo penale nel mio atteggiamento e nemmeno un profilo di malcostume. Secondo: un altro giudice dice che non esiste nessuna cupola, ma singoli fatti che è giusto discutere nei processi. Terzo: se mi si contesta una modifica di legge, sono francamente strabiliato. È il mio mestiere. Io in quell'intercettazione chiedevo al mio assessore di cambiare una vecchia legge che impediva a un galantuomo, Rodolfo Rollo, di diventare direttore generale dopo essere stato commissario straordinario perché dipendente di quella azienda. Noi siamo intervenuti perché sentivamo necessaria garantire la continuità nella gestione di quella Asl. Ricordo che la norma fu approvata in commissione all'unanimità" (...dunque, tutto regolare. Vendola non nega i fatti, li piega alla sua "etica" dell'utilitarismo. E' tutto a posto. Secondo il "penale", forse si. Secondo altri profili, mi piacerebbe approfonondire. NdR)
In un'intercettazione il sindaco Emiliano dice che lei voleva impadronirsi del sottosistema sanitario. Che voleva dire?
"Bisogna chiederlo a lui, sono parole in libertà. Quello che emerge è la crisi del rapporto di fiducia tra me e Tedesco e di come il Pd, del quale Emiliano era segretario, fa quadrato attorno a Tedesco, contro di me. Tanto da mettere in discussione la giunta".
Se fosse in parlamento, voterebbe per l'arresto di Tedesco?
"Non sono in parlamento" (...che abisso di etica politica, fra la risposta di Rosi Bindi, e la non risposta di Vendola... NdR)
Ma se vogliamo completare il quadro dell'etica proclamata e di quella praticata da Vendola, possiamo fare riferimento a quest'altro brano, che risale al novembre 2008, intercettato. Il 20 novembre del 2008 il presidente della Regione parla con il suo assessore alla Salute di una nomina per un direttore generale. Scrive il GIP: "Pur di sostenere il suo protetto il Governatore pretende il cambiamento della legge per superare, con una nuova ad usum delphini, gli ostacoli che la norma frapponeva alla nomina"
Tedesco: "Quello che vuoi nominare come Direttore Generale non ha i requisiti di legge"...
Vendola: "O Madonna santa, porca miseria, la legge non la possiamo modificare? Non possiamo modificare la legge in una delle prossime... " [Repubblica del 25 Febbraio]
Afferrata l'etica? se una legge impedisce una nomina che "sta a cuore", si cambia la legge. Come si faceva a Cuneo col livello tollerato di atrazina nella falda freatica...
---------------------------------------------------------------------------------------------
Ma questa domenica infernale, che potrebbe essere titolata "Piccoli Populisti Crescono", offre alla lettura, e spero alla riflessione, un'altra non-notizia: leggo che Vendola disporrebbe di un "sondaggio segretessimo", pubblicato su Affari Italiani", che darebbe i seguenti dati straordinari:
CDX (Pdl 27%, Lega 12%, La Destra 2%): Totale 42%
CENTRO (Udc 6%, Fli 4%): Totale 10%
CSX (Pd 22%, Sel 10%, Idv 7%): Totale 39%
Il sondaggio, attribuito a Demopolis, è "talmente segretissimo" che allo stato non figura sul sito ufficiale dei sondaggi (sondaggipoliticoelettorali.it). L'ultimo sondaggio pubblicato da Demopolis su questo sito è del 16 febbraio, e si occupa di tutt'altro (art- 41 della Costituzione). Andando indietro se ne trova uno del 4 febbraio sul federalismo fiscale, un altro del 3 febbraio sul premier e sul governo, un altro del 27 gennaio sul PD e Veltroni,... Per farla breve, per trovare l'ultimo sondaggio di Demopolis (non "segretissimo" ma pubblico) sulle intenzioni di voto, bisogna risalire fino al 23 dicembre (più di due mesi fa), e racconta un'altra storia:
CDX (Pdl 28%, Lega 12,5%, Destra 1,5%): Totale 42%
CENTRO (Udc 7,3%, Fli 5%): Totale 12,3%
CSX (Pd 25%, Sel 8%, IdV 5,5%): Totale: 38,5%
Insomma, in due mesi il "sondaggio segretissimo" lascia più o meno invariate le posizioni delle coalizioni, ma Vendola, che - sempre secondo Demopolis pubblico - in dicembre valeva il 20,5% della coalizione - si è portato ad una quota, nel centro-sinistra, del 26,0%. Ditemi se non è un risultato formidabile! Tanto formidabile che, anche in termini di "viral marketing", sarebbe il caso di privarlo di questa coltre di segretezza, e pubblicarlo sul sito apposito, e su tutti i giornali italiani. Invece rimane - chissà perchè - "segretissimo", non viene pubblicato sul sito ufficiale, e quindi, per legge, non esiste, e, a rigore, non se ne potrebbe neppure parlare.
Ma lasciamo perdere i sondaggi segretissimi della Spectre, abbandoniamo le pugnette, e passiamo ai fatti. la media di TUTTI i sondaggi "non segretissimi" pubblicati regolarmente su sondaggipoliticoelettorali.it dal 1° febbraio ad oggi raccontano un'altra storia:
CDX (Pdl 29%, Lega 11%): Totale: 40%
CENTRO (Udc 6,3%, Fli 5,1%): Totale: 11,4%
CSX (Pd 26%, SeL 8,2%, IdV 5,7%): Totale 39,9
Ebbene, in questo contesto SEL ha una quota del Centro-Sinistra pari al 20,6%, e non al 26,0%. Peccato veniale. C'è stata solo l'inversione preterintenzionale di due cifre.
------------------------------------------------------------------------------
Dove si narra di De Cecco che voleva comprare Barilla, e di SeL che voleva comprare il PD
Leggo che ieri Vendola, alla domanda se SeL fosse destinato a confluire nel PD, avrebbe risposto, con la abituale modestia: "Credo che sarà piuttosto il PD a confluire in SEL".
Mi è tornata in mente una storia degli anni '70, quando ero un giovane dirigente della Barilla, appena acquistata dalla Grace. Non credo di tradire un segreto di stato raccontandola, perchè era entrata nella vulgata popolare, e poi sono trascorsi quarant'anni... Dopo tanto tempo, persino dai documenti dei servizi segreti viene "tolto il segreto"...
Dunque, Barilla stava conducendo una politica di acquisizione di piccole marche dal grande nome (per dirne una, Voiello). Nell'ambito di questa politica, ci sarebbe stata una telefonata di Pietro Barilla al Cav. De Cecco, per saggiare la disponibilità ad una acquisizione. Ovviamente era ovvio che si stesse parlando di un eventuale acquisto di De Cecco da parte di Barilla. Ma il Cav. De Cecco, uomo sapido quanto la sua pasta, fingendo si fraintendere, gelò Pietro Barilla rispondendo che era onorato per il contatto, ma che per il momento la De Cecco non aveva intenzione di espandersi, acquisendo altre aziende...
Ecco, la storia di SeL che vuole incorporare il PD mi sembra appartenga allo stesso filone comico paradossale, con una differenza: mentre De Cecco parlava, in tutta evidenza, in maniera ironica, Vendola parla, agisce, opera, in tutta evidenza, in maniera che a lui sembra seria. Lo straparlare da mesi di primarie di una coalizione che non c'è; lo spiegare al PD che la Bindi, e non Bersani, debba essere la candidata premier; il "sondaggio segretissimo" che, di colpo, porta Vendola dal 20,6% al 26,0% di "capitale" all'interno del centro-sinistra, sono tre indizi che viaggiano nella stessa direzione.
Diceva Agatha Christie: "una coincidenza è una coincidenza; due coincidenze sono un indizio; tre coincidenze sono una prova...". Ormai è accertato: Vendola non si crede più De Cecco, ma si crede Barilla. Succede a tutti, prima o poi, di pensare di essere Napoleone.
Matteo Renzi: «Bindi e Bersani non saranno i candidati Pd»
La sera prima da Bruno Vespa a Porta a Porta, la mattina in radio a "Un giorno da Pecora", il pomeriggio al Maxxi di Roma per la presentazione del suo libro ("Fuori" edito da Rizzoli) e la sera in tv a La7. Eppure Matteo Renzi dice che non si candiderà alle prossime primarie per diventare segretario del Pd. «Mi ricandiderò a sindaco di Firenze», dice ma fa anche un altro pronostico che non è un granchè per l'attuale leader. «Non credo che alle primarie i candidati saranno Rosy Bindi e Pierluigi Bersani»...e su Veltroni del Lingotto; «ma non era credibile la foto di gruppo: sempre gli stessi da 30 anni». [dal Sole24Ore del 23 Febbraio]
Oggi, in un altro delirio di nuovismo, ancora per il Sole24Ore, esprime le sue nuovissime idee per rinnovare l'Italia (è o non è un "nuovo-che-avanza"? un rottamatore della vecchia politica, sempre le stesse facce da trent'anni?). Dunque, vado a memoria: abolizione degli ordini professionali, abolizione del valore legale dei titoli di studio, abbattimento del "potere" dei sindacati... Ascoltavo queste cose "innovative", e mi sembrava di essere ripiombato in un filo diretto del secolo scorso di Radio Radicale, quando Pannella non aveva ancora il codino, ed era ancora sotto i settanta... O, in alternativa, sembrava di ascoltare Berlusconi al quale piacevano solo i sindacati della Polverini, di Bonanni, e l'ANPAC...
Ascoltavo, affascinato, il solito pistolotto da capoclasse sulle "vecchie facce", sempre quelle, in politica da trent'anni, e mi veniva in mente che Renzi è politicante dagli anni del liceo (quindi dai primi anni '90; che, finita l'attuale sindacatura (che segue alla presidenza della provincia), intende ricandidarsi come sindaco, e che quindi ipotizza una sua iscrizione d'ufficio al "partito delle vecchie facce, sempre quelle, da trent'anni". Fra il dire (la Leopolda dei rottamatori e di ProssimaItalia) e il fare, ci sono, come sempre, poltrone, culi e SuperAttak.
A questo punto mi sono caduti i coglioni nel caffelatte, e ho deciso che per il resto della Santa (?) Domenica non mi occuperò più di niente di serio (non che le cose di cui abbiamo parlato lo siano, per carità...)
Buona domenica a tutti. Tafanus
SOCIAL
Follow @Tafanus