L'altro giorno, in albergo, non ancora completamente sveglio, sfogliavo i giornali cartacei. L'occhio mi si posa su un titolo, che per un attimo mi fa sentire cittadino europeo: "Via dalla Rai il DG Masi: ha fallito nel suo compito". Caspita, mi sono detto... stiamo ridiventando un paese normale? Masi cacciato per il crollo di share della Rai? per il naufragio dei conti? per l'eccesso di servilismo nei confronti di Berlusconi?
Poi prendo il primo caffè, mi stropiccio gli occhi, leggo il corpo dell'articolo, e di colpo capisco che no, è stato tutto un sogno... Masi (che ha già detto "io non mi dimetto"), dovrebbe essere cacciato, nel corso del prossimo CdA, non già per aver fallito gli obiettivi economici e di servizio della RAI (di cui non frega niente a nessuno), ma per aver mancato l'obiettivo di cacciare, in blocco, Floris, Santoro, Fabio Fazio, e Milena Gabanelli. Sic. Ecco... mi sembrava... No, non siamo tornati in Europa. Stiamo affondando sempre più le radici nel Grande Suk RaiSet.
Si fanno già i nomi dei sostituti.
Uno dei nomi che corrono è quello di Lorenza Lei, da anni capo dello staff della direzione generale. Nominata da Agostino Saccà, all'epoca in cui era direttore, la Lei è stata poi confermata nell'incarico sia da Flavio Cattaneo che da Alfredo Meocci. Una donna per tutte le stagioni, purchè berlusconiane. Precedentemente era stata anche capostruttura di Raiuno e responsabile organizzativa della struttura Rai per il Giubileo. Sono già segnalate, in entrata, fiumi di telefonate di "disinteressato sostegno" da parte delle "gerarchie ecclesiastiche".
L'altro nome che corre è, se possibile, ancora più ignobile. Si tratta di Antonio Verro. Chi era costui? per ricostruire, devo correre con la memoria alla fine degli alli '60, quando Berlusconi completa (e deve vendere) il Centro Residenziale Edilnord di Brugherio. Ottocento appartamenti distribuiti su 18 palazzoni di otto piani, di cui un palazzone del "Condominio dei Cedri" totalmente abusivo, così come abusivi sono tutti i piami attici di TUTTI gli altri palazzoni. In totale, un centinaio di appartamenti di pregio (attici e superattici) totalmente abusivi. Niente paura. Silvio "sana" tutto col comune di Brugherio, regalando al Centro un asilo ed una scuola elementare che sono poco più che dei prefabbricati, per un totale di meno di dieci aule complessive. Valore stimato: non più di 5 di quei cento appartamenti abusivi.
OK, il prezzo è giusto. Paghi 5, sani 100. Nell'Edilnord di allora muovevano i primi passi, accanto a Silvio, l'attuale senatore Comincioli, di cui leggiamo su Wikipedia:
"...Compagno di scuola e poi manager, amico di Silvio Berlusconi, per i suoi rapporti con banda della Magliana venne imputato a Roma, poi assolto. Accusato poi di bancarotta fraudolenta, è stato latitante per alcune settimane. Infine imputato nel processo per le false fatture di Publitalia. È uno dei rappresentanti di Forza Italia al Senato della Repubblica, dove ha attualmente raggiunto i tre mandati..."
Manager??? Comincioli, negli anni '60, faceva il venditore di appartamenti al Centro Edilnord. Ma almeno era qualcuno, con la sua gallonata tenuta da portiere del Negresco... Negli stessi anni muoveva i primi passi, all'interno della Edilnord SaS, questo Antonio Verro, tanto per cambiare siciliano, amico di Dell'Utri. Io ne ricordavo il nome, ma non le funzioni, che evidentemente non avevano lasciato traccia nella mia testa. Così ho chiesto in giro, a gente che con l'Edilnord aveva avuto a che fare più e prima di me. Verro manager? Per piacere!!! a fine anni '60 Verro aveva poco più di vent'anni, e l'unica definizione del suo ruolo professionale che sono riuscito a raccogliere è stata quella di "galoppino" della Edilnord sas.
Poi, come tanti, è rimasto nell'orbita berlusconiana, e quando Silvio è "sceso in campo", per salvare il paese che ama, è finito nel calderone dei venditori Pubblitalia, militarmente inquadrati da Marcello Dell'Utri, finiti nel partito di plastica, traghettati in parlamento, e poi in ruoli di sottogoverno. E' nel 2006, nel corso della sua resistibile ascesa, che Antonio Verro finisce, per meriti di fedeltà al capo, nel CdA della RAI. Dove si distingue per i feroci attacchi a tutti i nemici di Silvio, e per la strenua, ma difficile difesa delle porcherie che hanno riguardato un certo direttore di TG, e l'uso disinvolto delle carte di credito aziendali. Ora, il nome di Antonio Verro è fra i più gettonati come futuro DG della RAI. Se possibile, persino peggio di Saccà, di Cattaneo, di Meocci, di Masi... E' proprio vero che al peggio non c'è mai limite. Pensi di aver toccato il fondo con Masi, ma puoi sempre metterti ad approfondire la buchetta...
Intanto il Direttorissimo Augusto Minzolini, sulla faccenda delle carte di credito, si avvia a mollarci un sonoro "ceffone morale". Ha annunciato che, per farci vedere di che stoffa è fatto, restituirà quanto speso con le carte aziendali. Un uomo tutto d'un pezzo. Non ci spiega perchè abbia speso 11 volte il plafond fissato dall'azienda per i direttori di TG, e sostanzialmente rispettati sempre, da tutti, tranne che da lui. Non ci spiega come facesse, a volte, ad essere in un luogo ma anche in un altro. Non ci spiega come abbia speso 80.000 euro anzichè 7.000... Però ci da una grande lezione morale: precedendo una quasi certa mozione di condanna della Corte dei Conti, ha deciso: ci sbatterà in faccia questi soldi. Così impariamo.
Li restituirà di tasca sua? Dipende... perchè la RAI, in deroga ad una regola osservata SEMPRE, ha autorizzato Minzolini a scrivere editoriali per un giornale esterno alla RAI. Quale? Beh... avete indovinato: per "Panorama", settimanale di "famigghia" del Presidente Bunga Bunga. A quanto ammonti la remunerazione concordata non è dato sapere. I maligni pensano che non si andrà lontani dal vero ipotizzando un compenso complessivo intorno agli 80.000 euri. Per pura combinazione, cifra vicina a qualla che Augusto Minzolini si accinge a sbatterci sdegnosamente sul grugno. Insomma, paga Mondadori. E pagheranno anche gli azionisti privati di Mondadori, visto che stiamo parlando di un'azienda quotata.
L'authority per la comunicazione ha niente da dire? e la Consob, potrebbe emettere un sospiro? E il fatto che qualcuno restituisca (previo un aiutino del premier e degli ignari azionisti Mondadori) l'eventuale maltolto, estingue eventuali reati collegati? Ma vedrete... chiunque verrà dopo Masi, farà senz'altro piena luce sull'oscuro episodio. Amen.
Tafanus
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